Forelsket, la recensione del graphic novel Jundo Original
Le più celebri fiabe di Hans Christian Andersen compongono una nuova storia a tinte dark in Forelsket, di Matteo Filippi e Lorenzo Ridolfi.
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a cura di Rossana Barbagallo
In sintesi
Un nuovo graphic novel Jundo Original arriva sugli scaffali: Forelsket, di Matteo Filippi e Lorenzo Ridolfi, di cui vi parliamo qui.
Chi non conosce La Sirenetta, La Regina delle Nevi o Il Soldatino di Stagno? Fiabe scritte dall'autore danese Hans Christian Andersen, trovano una nuova forma nel graphic novel Forelsket di Matteo Filippi e Lorenzo Ridolfi, edito da Jundo. Legate in maniera inestricabile e ricombinate in una lettura più dark, le più celebri opere di Andersen compongono una nuova avventura a tinte horror, che ci dice un po’ di più su un autore passato agli onori della cronaca più per le trasposizioni “edulcorate” delle sue fiabe, che per la sua sofferta biografia. E ci conduce in un viaggio intrigante che parla di amore e sacrificio, e di come spesso uno sia parte indissolubile dell’altro.
Forelsket
Il termine che dà il titolo al graphic novel di Filippi e Ridolfi è norvegese e in italiano non trova una traduzione puntuale. Forelsket identifica infatti più uno spettro di sentimenti, che un concetto in senso stretto, e si riferisce al rincorrersi delle sensazioni di euforia e languore, l’eccitato turbamento dell’animo che si prova nella fase dell’innamoramento. Di primo acchito, l’incipit di Forelsket non sembra suggerire un tale stato d’animo, quanto piuttosto un forte struggimento con derive depressive, ma proseguendo nella lettura appare chiara la scelta del titolo.
Il graphic novel prende l’abbrivio proprio dalla figura di Hans Christian Andersen, che ormai anziano sta scrivendo le sue memorie relative a un viaggio compiuto in gioventù, nel 1834. L’autore, nella realtà, è sempre stato solito viaggiare visitando le mete più disparate, ma in Forelsket racconta di come abbia preso il mare alla volta di Fionia per tornare in patria e allontanarsi da una cocente delusione amorosa. Inesprimibili i suoi sentimenti per Edvard, che non ricambierà mai il suo amore, Andersen è segnato infatti all'epoca da una depressione tale da gettarlo in uno stato di apatia e cinismo verso gli altri e se stesso.
Qui l’autore racconta del suo incontro con il soldato Kay, reduce di guerra dalla gamba di stagno, e con le creature infernali che hanno invaso l’isola di Fionia e le sue acque, come sirene divoratrici di uomini o non morti. Legioni di esseri orribili inviate dalla Regina delle Nevi, donna spietata che ha rapito Gerta, l’amata di Kay, imprigionandola nel suo castello. Uno mosso dal desiderio di ritrovare una scintilla di vita in sé stesso, l’altro dalla volontà di salvare la donna amata ad ogni costo, Andersen e Kay partono alla ricerca della Regina delle Nevi, per distruggerla e spezzare la maledizione.
Andersen si tinge di dark
Tra le proposte della piattaforma di webcomics Jundo, arriva tra gli scaffali anche l’edizione cartacea di Forelsket, graphic novel scritto da Matteo Filippi e illustrato da Lorenzo Ridolfi. Un rimaneggiamento delle opere di Hans Christian Andersen in una chiave dark e eerie, con derive orrorifiche che, raccogliendo alcune delle fiabe più famose dell’autore danese, ne compone una nuova, matura e spaventosa. Un ottimo lavoro, quello compiuto dai due autori, che non si limitano a riscrivere semplicemente tali fiabe, ma ne uniscono le tessere come in un puzzle che, una volta completo, mostra un quadro narrante una storia di doloroso struggimento e spaventose quanto coinvolgenti avventure. Fino al compimento finale della missione di questo improvvisato e insospettabile “anti-eroe”.
Andersen, lacerato da una profonda depressione, sconfitto nell'animo da un’apatia che lo rende insensibile a tutto, potrebbe essere considerato al pari di un moderno anti-eroe, che nel cercare di portare a termine i propri obiettivi lascia trasparire le idiosincrasie della sua umanità. Il suo cinismo è in netta contrapposizione all'eroismo puro del soldato Kay, ma entrambi sembrano essere piuttosto due volti della stessa medaglia. Forelsket funge così da avventura dark che mette faccia a faccia i due volti di un uomo, le sue lotte interne contro il proprio dolore e il desiderio di giustizia, il raggiungimento della propria felicità personale anche a discapito degli altri e il senso di responsabilità e dovere.
I rimandi alle fiabe di Hans Christian Andersen intrecciano così in Forelsket un’avvincente narrazione che espone gli eventi in maniera rapida e fluida, cinematografica. Ci sono La Sirenetta, il Brutto Anatroccolo, la Piccola Fiammiferaia, Mignolina, e poi ovviamente il Soldatino di Stagno e la Regina delle Nevi, che concorrono tutti alla scrittura di una trama dall'azione senza quartiere, a tinte horror e angosciante, ma sicuramente per questo in grado di muovere nel lettore il desiderio di scoprire quanto ha da offrire questa avventura dark che non si risparmia in scene violente. La scelta di inserire alcune tra tali sequenze risulta in certi punti più gratuita che funzionale alla trama, in un eccesso forse di cinismo, tuttavia l’impatto di Forelsket è tendenzialmente notevole e potrebbe funzionare egregiamente, ad esempio, in una trasposizione cinematografica.
Livido come un mare maledetto
Se strutturalmente Forelsket si presenta come un titolo innovativo, con un setting originale nonostante quanto trattato provenga dal materiale noto prodotto da Hans Christian Andersen, le illustrazioni e i colori di Lorenzo Ridolfi non sono da meno. Le tavole seguono la stessa struttura ritmica dal taglio filmico che si percepisce anche attraverso la narrazione e sta al passo con la dinamicità fluida dell’azione che scorre pagina dopo pagina.
Le figure peccano della mancanza di varietà espressiva, benché questo elemento sembri essere parte integrante della linea stilistica adottata, certamente originale e grottesca al punto giusto da adattarsi alla materia trattata. Le proporzioni sono infatti esagerate, le prospettive sono caricate, concorrendo alla creazione di un’atmosfera eerie, inquietante poiché paradossale. Forelsket sa essere dunque dark e horror anche grazie a un ottimo lavoro artistico, che non si risparmia certo nemmeno nelle colorazioni.
La palette è livida, dal forte grado di saturazione, con colori contrastanti che rappresentano un’altro motivo per ritenere Forelsket originale: l’arancio in contrasto con il viola, il giallo con il blu, il magenta con il verde, accentuano l’idea di un’ambientazione orrorifica, quasi appartenente a un Ade popolato da creature spaventose. Nonostante questa atmosfera costantemente densa di inquietudine, Forelsket però non poteva essere titolo più adatto: non intendiamo fare spoiler del finale, ma appare chiara la rilettura che gli autori hanno voluto dare del termine scandinavo in relazione a quanto il protagonista di questo graphic novel realizza infine, riuscendo a raccontarci una nuova versione su come Hans Christian Andersen abbia deciso di iniziare a produrre le sue opere più significative. Un graphic novel Jundo Original che sentiamo di consigliare.
Voto Recensione di Forelsket
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Una rilettura dark e orrorifica delle opere e della vita di Andersen;
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- Atmosfere inquietanti e grottesche al punto giusto...
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- ...in una storia che parla di amore e sacrificio;
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- Andersen diventa un insospettabile anti-eroe;
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- Illustrazioni grottesche dai colori lividi e saturi: perfette per queste atmosfere
Contro
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- Scene crude e ciniche spesso gratuite;
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- I personaggi soffrono una mancanza di varietà espressiva
Commento
La proposta cartacea di Jundo si arricchisce di un graphic novel sicuramente originale. Utilizzando le più celebri fiabe di Hans Christian Andersen come tessere di un puzzle, Matteo Filippi e Lorenzo Ridolfi compongono un nuovo quadro, dark, eerie, horror: una narrazione matura e intrigante, che al di là della materia trattata, ci parla di amore e sacrificio. Non sempre le sequenze di morte e violenza sono funzionali alla narrazione e risultano piuttosto gratuite, ma non si può negare l'impatto di questo graphic novel, che con le sue atmosfere grottesche è in grado di segnare il lettore. In questo, gioca un ruolo di rilievo anche il comparto artistico: figure sproporzionate e grottesche, dai colori lividi, saturi e contrastanti, lasciano il giusto senso di inquietudine e straniamento e rendono Forelsket un libro originale. Una nuova chiave di lettura di Andersen.
Informazioni sul prodotto
Forelsket