Flamer di Mike Curato: la bruciante accettazione di sè
Mike Curato arriva in Italia con Tunuè, che pubblica il suo Flamer: un graphic novel sull'amore e l'accettazione, di cui vi parliamo qui.
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a cura di Rossana Barbagallo
In sintesi
In questo Pride Month, Tunuè porta in Italia Flamer, di Mike Curato: una storia di amore e autoaccettazione che dovrebbe essere letta da tutti.
In questo Pride Month, fa la sua comparsa sugli scaffali un graphic novel che non avrebbe potuto essere più adatto al periodo: Flamer, di Mike Curato, edito in Italia da Tunuè. Titolo e copertina "fiammeggianti", Flamer arriva per parlare dell'accettazione da parte degli altri, ma soprattutto di sè stessi e dell'apparentemente insormontabile difficoltà che questo percorso comporta. Mike Curato parla in particolar modo a un pubblico giovane e tuttavia Flamer racconta una storia che, al di là delle tematiche LGBTQ, farebbe bene all'animo di chiunque, adulti inclusi. Dunque, di cosa parla questo graphic novel? E perché vale la pena leggerlo? Ve lo spieghiamo tra queste righe.
Un'estate ricca di cambiamenti
Aiden Navarro si è lasciato alle spalle le scuole medie e i bulli che lo perseguitavano e sta trascorrendo l'estate al campo scout, prima di tornare tra i banchi di scuola ed essere introdotto alla vita da liceale. Al campo estivo, impara ogni giorno qualcosa di nuovo e interessante, vive avventure entusiasmanti e ha stretto amicizia con alcuni dei ragazzi che condividono con lui questa esperienza. Tuttavia, anche il campo degli scout può diventare un incubo se ci si mettono di mezzo i numerosi cambiamenti che Aiden sta attraversando.
Cresciuto con un'educazione cattolica tanto da svolgere spesso il ruolo di chierichetto durante le funzioni, Aiden ha un'idea molto precisa su quello che dovrebbe essere il perfetto comportamento che una persona credente dovrebbe tenere. E questo include anche la sfera della sessualità. Se tuttavia rifiuta con estrema determinazione di essere gay, Aiden inizia a provare una forte attrazione per il ragazzo con cui divide la tenda, Elias, il cui pensiero riempie anche i sogni del giovane. E benché Aiden creda di non dover più avere a che fare con i bulli, anche al campo estivo vi sono dei ragazzi che lo deridono giornalmente, schernendolo per la sua presunta omosessualità. Mentre anche la sua migliore amica, con cui ha un assiduo scambio di lettere, sembra averlo abbandonato a causa di ciò, il ragazzo è più convinto che non vi sia scampo dall'intolleranza che sembra circondarlo e la paura brucia dentro di lui come un fuoco che lo spinge a gesti estremi.
Flamer: com'è difficile trovare sè stessi!
Autore della serie per i più piccoli Piccolo Elliot, Mike Curato debutta con un graphic novel tutto suo che racconta di un'adolescenza, ma spiana la strada a tante riflessioni anche per i più adulti. Flamer percorre infatti i passi di Aiden Navarro, tredicenne che trascorre un'estate al campo scout prima di dirigersi verso le sorprese che ha in serbo per lui il mondo più "maturo" delle scuole superiori. Come per tutti gli adolescenti, anche nella vita di Aiden si affacciano diversi, spaventosi cambiamenti e Curato parla di essi mostrandoceli uno per uno con tatto ma anche con dovizia di particolari. Il mutamento più importante per il giovane avviene tuttavia dentro di sè e probabilmente è quello più difficile da accettare, poiché riguarda un argomento "tabù": l'orientamento sessuale.
Il giovane Navarro ha origini filippine e gli occhi a mandorla, oltre ad avere qualche chiletto in più rispetto ai coetanei: bastano già questi due fattori per scatenare nei bulletti di turno fiumi di insulti e offese. Come se non bastasse, però, Aiden dimostra suo malgrado degli atteggiamenti che vengono additati come "diversi" dai compagni, che lo sbeffeggiano e lo umiliano. E benchè lui stesso rifiuti con forza di ammetterlo, i suoi comportamenti tradiscono ciò che brucia nel suo animo: una forte attrazione per l'amico Elias e più in generale un interesse fisico nei confronti degli altri ragazzi.
Raccontandoci episodi di intolleranza e bullismo, Flamer affronta le difficili tematiche LGBTQ spingendosi così al cuore del problema: l'accettazione e il rispetto. Utilizzando spesso l'ironia in una narrazione fluida che segue il corso dei pensieri e delle esperienze di Aiden in maniera scorrevole, il graphic novel ci mostra con chiarezza cosa accade quando gli altri non ci accettano, ma soprattutto quando noi stessi rifiutiamo di accettare il nostro essere, nonostante spinga per venire fuori e bruci in noi fino a rischiare di consumarci. Flamer è il difficile percorso di Aiden alla scoperta di sè stesso, tuttavia forse ciò che c'era da scoprire è già chiaro al giovane protagonista di questa storia e resta quindi adesso soltanto da compiere il passo verso il margine opposto di quello che sembra un baratro irto di insidie, saltando verso l'autoaccettazione.
Come una fenice
Flamer è denso di dettagli, tanto quelli "pratici" come le attività da scout che solo chi ha vissuto una tale esperienza può conoscere, quanto quelli più introspettivi, come i pensieri che attraversano la mente di un giovane che desidera comprendere chi è realmente e non avere paura di esserlo. D'altra parte, se Mike Curato è riuscito a realizzare un graphic novel tanto particolareggiato con tanto rispetto e una tale sensibilità è perché in fin dei conti si tratta, come emerge dalle sue stesse parole, di una storia autobiografica giunta dalla sua personale adolescenza:
Volevo che il mio dolore cessasse. Volevo che le mie paure svanissero. Ero terrorizzato all'idea di dover andare al liceo e credevo di non farcela. Ma la cosa peggiore è che mi odiavo.
L'autore utilizza però ancora una volta anche tanta autoironia e, pescando certamente dalle proprie passioni fumettistiche, fa sì che il suo Aiden si identifichi più di una volta con la Fenice Jean Grey, personaggio caro ai lettori degli X-Men. Questo non fa solo in modo di strappare un sorriso in chi legge, ma conduce verso una più ampia visione che il giovane protagonista vorrebbe avere di sè. Vulnerabile, impaurito, vittima non solo delle sue paure ma anche di quelle degli altri che fanno dell'omofobia la loro forza, cerca in sè quel grande coraggio che solo un'eroina come Jean Grey riesce a dimostrare.
Il fuoco, il rosso vivo delle fiamme che salta fuori dalle pagine di Flamer è allora quello della lotta tra la sfiducia e la sicurezza in sè stessi, tra la paura e il coraggio, tra il rifiuto e la determinazione ad affrontare ciò che alberga nel nostro animo. È quel contrasto che ci brucia da dentro e rischia di farci ardere e consumare fino a ridurci in cenere, come Aiden nel momento in cui intende rinunciare a tutto, ma se sapremo dominare questo fuoco sapremo anche rinascere dalle nostre stesse ceneri come una fenice. La lettura di Flamer è a nostro avviso, quindi, molto importante: una storia solo in apparenza dedicata ai più giovani, agli adolescenti, ma capace di educare anche le persone che dovrebbero essere tendenzialmente più mature ad accettare gli altri e accettare sè stesse nonostante innumerevoli anni trascorsi detestandosi. Un graphic novel che andrebbe letto a scuola e che di certo farebbe del bene all'animo di molti.
Bianco, nero e rosso Flamer
Mike Curato utilizza un approccio scorrevole, le sue tavole mutano al mutare delle riflessioni di Aiden e leggere Flamer significa sfogliare una sorta di diario adolescenziale, con tutte le considerazioni più divertenti, ma anche con tutte le paure e il dolore che questa età conduce con sè (se qualcuno ricorda ancora i libri Le Ragazzine di Mondadori che sbucavano fuori dagli scaffali delle librerie negli anni '90, avrà sicuramente un riferimento di ciò e potrà ancora trovarli disponibili qui). Anche il suo stile riflette una sorta di illustrazione teen, un disegno giovane e senza troppi fronzoli, che sembra portarci dritti in una storia illustrata direttamente dallo stesso Aiden. Si tradisce, Curato, nell'abile utilizzo degli acquerelli e delle ombreggiature, che rivelano un talento ancora in divenire ma già ricco di esperienza.
"Bruciano" poi di ardenti dettagli i disegni dell'autore, che realizza un graphic novel in bianco e nero ma lo arricchisce qua e là del rosso e dell'arancione vivi, parlando ora di amore, ora di passione, ora di bruciante paura o di fiammeggiante coraggio. Rossi sono poi i ricordi più tristi e violenti di Aiden, rosso è il sangue di un dente rotto e i pensieri opprimenti che non lasciano dormire il giovane, ma rosso è anche l'ago della bussola che può fare orientare il protagonista nella selva delle sue emozioni. Il fuoco di Flamer è così anche il nostro coraggioso istinto, che valicando la paura insita in noi o instillata dagli altri, riuscirà alla fine a condurci nel luogo giusto: verso noi stessi e ciò che siamo realmente.
Voto Recensione di Flamer
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Una storia sul coraggio e l'autoaccettazione emozionante;
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- Tematiche LGBTQ affrontate con tanta sensibilità, parlando di amore e rispetto;
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- Non manca l'ironia in questa storia adolescenziale che tuttavia dovrebbe essere letta anche dagli adulti;
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- Uno stile semplice, teen, che però non dimenticherete facilmente
Contro
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- Nessuna nota da segnalare
Commento
Affrontare argomenti adolescenziali non è semplice come potrebbe sembrare, specialmente se di mezzo vi sono tematiche LGBTQ: Mike Curato riesce in entrambe le imprese, raccontandoci addirittura una storia che giunge direttamente dal suo passato personale. Una storia di paura, omofobia, bullismo, ma anche di esperienze nuove ed entusiasmanti, amore, accettazione di sè e degli altri. Con Flamer, Curato ci dà le istruzioni in poche, semplici pagine, su come dominare la bruciante paura che arde in noi per trasformarla in fiammeggiante coraggio e giungere finalmente ad accettarci per come siamo. Un graphic novel che andrebbe letto da tutti.