Fino all'ultimo indizio (The Little Things) è un thriller scritto e diretto da John Lee Hancock (Saving Mr. Banks, The Founder) e interpretato da Denzel Washington, Rami Malek, Jared Leto e Natalie Morales. Il film, prodotto da Warner Bros., è stato concepito ben 30 anni fa dallo stesso Hancock, autore della sceneggiatura: la storia esplora la natura complessa e insidiosa del lavoro del detective, che può diventare un'ossessione, un vortice che porta al collasso la vita del poliziotto. Il regista si è dedicato anima e corpo agli aspetti psicologici e umani dei personaggi, osservando come la ricerca della verità possa condurre sull'orlo del precipizio anche gli eroi.
Fino all'ultimo indizio sarà disponibile dal 5 marzo 2021 per l’acquisto e il noleggio premium sulle seguenti piattaforme: Amazon Prime Video, Apple Tv, YouTube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV. Inoltre il film è disponibile per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity.
Fino all'ultimo indizio: a caccia del serial killer
Fino all'ultimo indizio racconta di Joe “Deke” Deacon (Denzel Washington), vice sceriffo della Contea di Kern, e di Jim Baxter (Rami Malek), detective di L.A., alle prese con una caccia a un misterioso serial killer. Deacon, un uomo tormentato ma che un tempo era un detective brillante e capace, è in principio disinteressato all’incarico ma poi deciderà di affiancare il collega più giovane a causa di una serie di indizi in grado di riportare a galla il suo passato. Ciò che i due uomini non sanno è che questa indagine potrebbe svelare segreti in grado di cambiare le loro esistenze per sempre.
Fino all'ultimo indizio è una pellicola che impone allo spettatore i suoi tempi e le sue regole, in cui ogni elemento della storia è dosato in modo matematico. Hancock, che del film ha scritto anche la sceneggiatura, racconta una storia in cui ogni elemento di tensione è percepibile ma mai mostrato palesemente, lasciando lo spettatore in uno stato di perenne suspence. A supportare questa caratteristica fondamentale del film vi sono un uso intelligente della fotografia, del montaggio e una colonna sonora, che come un interruttore è in grado di evocare sensazioni di inquietudine e ansia, evidenziando i momenti salienti della storia.
Uno degli aspetti più affascinanti e meglio riusciti del film è la ricostruzione dei luoghi e del periodo storico in cui è ambientata la storia: Los Angeles nel 1990. Nel ricreare la sua versione della Città degli Angeli, Hancock è stato coadiuvato dal direttore della fotografia John Schwartzman, lo scenografo Michael Corenblith e il costumista Daniel Orlandi: sono stati evitati i luoghi iconici della città, per non incorrere in sensazioni di déjà vu, ma sono stati esplorati i bassifondi e lo squallore della periferia, che fungono da contrappunto perfetto alla narrazione noir, al limite del nichilismo.
Il noir, ma negli anni ‘90
https://youtu.be/52lmCLbUv0Y
In questo senso si può affermare senza timore che il film possa legittimamente essere definito un noir moderno, grazie anche al suo tono disilluso e cinico, alla decadenza della città e al passo narrativo lento ma in costante tensione, che si prende i tempi necessari nello svolgimento dell’arco narrativo in tre atti. A contorno di tutti questi elementi vi è un aspetto che merita di essere menzionato: l’attenzione ai dettagli nel far rivivere le atmosfere retrò del film.
La sceneggiatura di Fino all'ultimo indizio risale agli anni ‘90, per questo motivo Hancock ha ritenuto naturale mantenere tale indicazione cronologica; uno degli aspetti più caratteristici è l’accuratezza nel rappresentare nel film la tecnologia, che 31 anni fa non era che agli albori. Niente procedure forensi moderne, una certa diffidenza e insofferenza verso i personal computer, analisi di laboratorio con tempistiche lunghe e assenza di cellulari, sostituiti da telefoni pubblici e cercapersone. Il lavoro di investigazione, totalmente demandato alle capacità delle persone, è un mix tra intuito e attesa, tra un appostamento e scene del crimine.
In questo senso il film potrebbe risultare in qualche modo “fuori tempo massimo” poiché la sensazione di già visto potrebbe accompagnare gli spettatori amanti di questo genere, nonostante Fino all'ultimo indizio risulti comunque un compito bene eseguito.
Washington, Malek e Leto
Ci sembra doveroso soffermarsi sulle interpretazioni dei tre attori principali e come il loro lavoro abbia incarnato i personaggi di questa vicenda. Washington, Malek e Leto mettono in scena uno scontro di equilibri che si protrae per tutto il film, in cui le gerarchie di potere risultano costantemente precarie. Il continuo gioco del gatto col topo subisce scossoni e sbilanciamenti e fino alla risoluzione finale i tre attori riescono a tenere sulla corda lo spettatore.
Denzel Washington si conferma un solido attore di talento, completamente a suo agio nel ruolo, mentre Rami Malek convince solo fino a un certo punto non riuscendo a fare emergere del tutto alcuni aspetti più contrastati del personaggio. Jared Leto invece si muove per tutto il film con un’intensità e una potenza che sono ormai le sue caratteristiche distintive. I manierismi e i suoi sguardi penetranti sono in grado di mettere a disagio lo spettatore con una semplice occhiata.
Conclusioni
Fino all'ultimo indizio è un thriller che si rifà al genere noir ma lo contestualizza in una finestra temporale sul 1990. La ricostruzione del milieu, ed in particolare di Los Angeles, risulta convincente e accurata, offrendo lo spaccato di una città sporca e pericolosa, distante anni luce dall’immaginario legato alle stelle del cinema.
Nonostante una trama che, per certi versi, risulta un po’ troppo familiare ad altre pellicole di genere, il film rimane una visione tutto sommato godibile che ha tra i suoi punti di forza una regia misurata e un buon cast di interpreti, soprattutto per quel che riguarda le performance di Denzel Washington e Jared Leto.
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