Con terzo atto decisamente prorompente e ben due scene post-crediti ecco tutte le risposte che cercate sul finale di Shazam! Furia degli Dei. Il secondo capitolo delle avventure dell'eroe DC, interpretato da Zachary Levi e diretto da Andy F. Sandberg, è attualmente in tutte le sale - recuperate la nostra recensione QUI. Attenzione ovviamente agli SPOILER!
Non sapete chi sia Shazam? Recuperate il nostro articolo: Da Captain Marvel a Shazam: la storia dell’eroe bambino DC
Il finale di Shazam! Furia degli Dei e le scene post crediti spiegati
- Il finale di Shazam! Furia degli Dei spiegato
- Shazam! Furia degli Dei: la scena post crediti 1
- Shazam! Furia degli Dei: la scena post crediti 2
Il finale di Shazam! Furia degli Dei spiegato
Hespera, Kalypso e Anthea, le tre figlie di Atlante, erano rimaste imprigionate nella dimensione degli dei quando il Mago aveva privato fra gli altri anche loro padre dei suoi poteri per donarli al suo campione Shazam. Le tre dee riescono ad "evadere" e raggiungere la nostra dimensione proprio a causa dell'eroe che, nel primo film, aveva rotto il bastone del Mago. Recuperato il potente artefatto magico in un museo di Atene, Hespera e Kalypso chiedono al Mago, prigioniero nella loro dimensione, di riparare il bastone spezzato a metà, mentre Anthea attira l'attenzione di Freddie ovvero l'esca per attirare allo scoperto Shazam.
Il piano delle tre dee tuttavia è più complesso. Per ripristinare completamente la loro dimensione, bisogna far rifiorire l'Albero della Vita e per farlo è necessario sia il bastone che un seme. Hespera quindi si fa volutamente catturare per recuperare l'ultimo frutto dell'Albero, una mela d'oro, custodito all'interno della Roccia dell'Eternità. La frattura fra le tre figlie di Atlante tuttavia inizia a farsi sempre più profonda e infatti Kalypso decide di piantare il seme non nella dimensione degli dei bensì in quella dell'uomo al centro del campo da baseball di Philadelphia. Per farlo tradisce prima Hespera, colpita a morte da Ladon, il drago di legno custode del giardino dell'Albero della Vita, e poi priva Anthea dei suoi poteri.
Piantato nella dimensione dell'uomo però l'Albero della Vita è una forza distruttrice che genera empie creature come arpie, minotauri e manticore e racchiude la cella in una enorme cupola. Ispirato da un episodio accorso poche sere prima, quando la lampada al plasma nella sua camera era improvvisamente esplosa, Shazam dapprima ruba il Bastone a Kalypso e poi chiede alla morente Hespera di restringere la cupola al solo stadio del baseball intrappolandovi all'interno così l'Albero, Kalypso stessa e il drago.
Shazam vuole sostanzialmente utilizzare il Bastone come una grossa batteria e per sovraccaricarla inizia così ad usare i suoi poteri all'interno della cupola fino a sferrare il colpo finale ovvero una gigantesca esplosione alimentata anche dall'attacco incontrollato di Ladon con le sue fiamme. Shazam sacrificandosi riesce così a spezzare l'incantesimo dell'Albero sulla città e con esso svaniscono le creature magiche ma anche Ladon, Hespera e Kalypso, mentre si salva Anthea precedentemente privata dei suoi poteri.
Nella dimensione degli dei, la Shazam Family piange quindi l'eroe e il Mago conferma che il Bastone è ormai privo di magia e non ci sono dei in grado di infoderne altra e quindi riportare in vita Billy Batson è impossibile. Tuttavia non serve non dio, basta una semidea: Wonder Woman infatti compare giusto in tempo per ricaricare il Bastone che riporta la vita nella arida dimensione degli dei e fa resuscitare Shazam e con lui tutti i membri della Shazam Family riottengono i poteri compresa Anthea che però, come vediamo nella scena finale, decide di esplorare il mondo dei mortali rimanendo con Freddie.
Il regista Andy F. Sandberg ha confermato che proprio la scena finale, a differenza delle altre sequenze in cui si intravede l'eroina interpretata da una controfigura, è stata girata direttamente da Gal Gadot e non è stata impiegata nessuna tecnologia digitale. L'idea del cammeo è nata per prendere in giro quello di Superman con la testa mozzata del primo film ed era presente sin dalla prima stesura della sceneggiatura evolvendosi poi come parte integrante della risoluzione del racconto della pellicola e con Gal Gadot in persona che è riuscita a raggiungere il set per le riprese.
Shazam! Furia degli Dei: la scena post crediti 1
Nella prima scena post crediti di Shazam! Furia degli Dei vediamo l'eroe intento ad esercitarsi, in una località isolata, con i suoi poteri elettrici. Lì viene raggiunto da Emilia Harcourt (Jennifer Holland) e John Economos (Steve Agee) già visti in The Suicide Squad e nella serie TV Peacemaker e, come sappiamo, fanno parte dell'entourage della Task Force X di Amanda Waller. I due conoscono la vera identità di Shazam e sono lì per fargli una offerta che non potrà rifiutare ma l'eroe preso dall'entusiasmo è convinto che l'offerta riguardi entrare a far parte della Justice League insieme a Wonder Woman. La Harcourt invece gli propone di entrare a far parte della Justice Society, la stessa squadra che abbiamo già visto in azione in Black Adam, con grande disappunto dell'eroe che parte quindi con una filippica sul fatto che avere due gruppi con all'interno del nome la parola Justice potrebbe essere confusionario e propone quindi alcune alternative fra cui il poco sensato Avengers Society, chiara frecciatina al gruppo di eroi della concorrenza.
Rispetto a Wonder Woman, c'è, fumettisticamente, storia pregressa fra Shazam e la Justice Society of America. L'eroe infatti ha fatto parte della storica squadra di eroi nella sua incarnazione pubblicata a cavallo fra la fine degli anni 90 e la prima metà degli anni 2000 e scritta da Geoff Johns. L'idea inoltre di avere Shazam nella JSA ha senso visto che la squadra composta da Hawkman, Cylcone, Atom Smasher ha perso, proprio nella battaglia contro Black Adam, Doctor Fate. Le ultime voci sostengono che questa scena fosse stata originariamente pensata proprio per Black Adam ma con protagonista Hawkman (Aldis Hodge) e successivamente rimaneggiata.
Shazam! Furia degli Dei: la scena post crediti 2
La seconda scena post crediti invece si ricollega a quella vista nel primo film. Ritroviamo infatti il Doctor Sivana (Mark Strong) ricevere in carcere una nuova visita di Mister Mind, il millepiedi dotato di pericolose capacità telepatiche e non solo. Mind (doppiato in originale dallo stesso regista David F. Sandberg) avverte Sivana che la loro alleanza è ancora in piedi ma che a causa delle sue dimensioni ha difficoltà a mettere in moto tutti i suoi piani e quindi di portare pazienza perché tornerà per liberarlo. Sivana giustamente protesta lamentandosi del fatto che è rinchiuso in carcere da ben 2 anni!
Lo stesso regista ha confermato che nella prima bozza della sceneggiatura del sequel, il film avrebbe dovuto capitalizzare sull'introduzione di Mister Mind alla fine delle prima pellicola. Sarebbero infatti dovuti essere lui e Sivana a riportare le Figlie di Atlante nel nostro mondo. Nel processo di rimaneggiamento della sceneggiatura tuttavia poi si è optato per un altro percorso narrativo, legato al bastone del Mago, che lasciasse più spazio proprio alle tre dee e che ha portato quindi Mister Mind a continuare alacremente i suoi piani di cui però ad oggi non sappiamo ancora nulla! Il regista Andy F. Sandberg ha inoltre confermato che inizialmente erano previsti diversi altri cammei fra cui quelli di Flash, Superman e Batman ma il lancio dei DC Studios di James Gunn ha frenato i piani.