Proprio in concomitanza con l’uscita, dal 30 gennaio, di Underwater, con Kristen Stewart, Vincent Cassel e TJ Miller, ci siamo chiesti quali fossero i migliori film di lotta tra Uomo e creature degli abissi, da rivedere tutti nel pieno inverno. Lontani da mare, spiaggia e ombrelloni, quali pellicole sono in grado di regalarci un brivido diverso, da quello freddo che ci colpisce ogni mattina, uscendo di casa? E perché hanno tutte a che fare con gli squali?
Lo Squalo
Sharknado
Non sono tanto brividi di paura, quelli causati dalla saga di Sharknado (sei titoli dal 2013, compreso il geniale Sharknado 2 – A volte ripiovono), ma brividi di piacere, guilty pleasures forniti da un paio d’ore a cervello spento. Anche perché, accettate ciecamente le premesse, il divertimento non si lascia attendere. Intorno al terzo o quarto capitolo, incomincerete a pensare che l’incrocio tra shark e disaster movie non è affatto male come idea…
Paradise Beach – Dentro l’incubo
Il problema, chi l’avrebbe mai detto, è che uno squalo si frappone tra lei e la riva, confinandola su uno scoglio al calare della sera. Il giorno successivo, l’acqua alta permetterà alla bestia pinnata di raggiungerla e divorarla, a meno che lei trovi un modo di chiamare aiuto… o scappare da sola.
Il film somiglia molto al coetaneo Mine (produzione americana, scrittura e regia italianissime), solo che in quello il ruolo dello squalo è rivestito da una mina, siamo nel deserto, e al posto di Blake Lively c’è un militaresco Armie Hammer. Entrambe le opere svolgono egregiamente il proprio lavoro, e Mine esplora di più il passato e l’anima del suo protagonista, ma uno squalo è insostituibile.
47 metri
È quel che succede in 47 metri: due sorelle si immergono in una gabbia per osservare gli squali. La fune di metallo si spezza, la gabbia precipita sul fondo dell’oceano. Le due sorelle possono solo contare su loro stesse per fuggire da quella trappola e soprattutto dagli squali, decisamente poco intenzionati a rimanere meri osservatori della vicenda. Film abbastanza canonico, quasi del tutto innocuo, non fosse per una buona intuizione, sul finale. Si guarda volentieri, con poco impegno, e lascia un buon sapore.
Blu profondo
In seguito a una serie di incidenti, di laboratorio e non, gli scienziati finiscono sott’acqua, prede di squali che, grazie agli esperimenti, hanno l’intelligenza di esseri umani e la cattiveria, beh, di squali. In tutto ciò, c’è anche Samuel Lee Jackson, che quando si tratta di sfidare il mondo animale non si tira mai indietro (vedi Kong: Skull Island).
Curiosità: è stato realizzato anche un sequel, Blu profondo 2, destinato tuttavia al solo mercato home video. E, purtroppo, senza Samuel Lee Jackson.
Shark – Il primo squalo
Ci piacerebbe dire che basta un Jason Statham in pilota automatico per rendere il film divertente. Purtroppo, non è così. Ma, almeno fortunosamente, The Meg finisce nella categoria di film trash di cui fa parte, volontariamente, Sharknado. Poco importa che sia prevedibile nella trama e zoppicante nel ritmo, c’è uno squalo gigante che prende le barche a morsi. Oltre, c’è solo Godzilla.