Dire Film Disney Pixar oggi vuol dire emozione, animazione di alto livello, qualità della storia raccontata: la casa di produzione cinematografica americana ha sostituito la Walt Disney Company in termini di qualità negli ultimi anni, tanto da esser stata acquistata da quest'ultima nel 2006, direttamente dalle mani di Steve Jobs. Fu d'altronde il fondatore della Apple che la rilevò nel 1986 per dieci milioni di dollari, prendendo in gestione quella divisione della Lucasfilm di George Lucas che si stava muovendo esclusivamente verso la CGI, ma solo per software e hardware. In questi 23 anni la fama della società è andata sempre crescendo e provare a realizzare una classifica dei 10 migliori film Disney Pixar è un'opera ostica. Ci abbiamo voluto, però, provare con l'obiettivo soprattutto di aprire un dibattito e discuterne, cercando di capire quanto le opinioni di tutti possano convergere verso un'idea il più oggettiva possibile.
I migliori film Disney Pixar
- Gli Incredibili e Cars
- Cars 2 e Cars 3
- Monsters & Co.
- Alla ricerca di Nemo
- Inside Out
- Coco
- Ratatouille
- Toy Story
- Up
- Toy Story 3
10. Gli Incredibili e Cars
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Al decimo posto della classifica dei migliori film Disney Pixar arriva una doppia nomination per Gli Incredibili e Cars. Quest'ultimo alla sua uscita si presentò un po' anacronistico dal punto di vista della scrittura: dopo sette anni di assenza dal ruolo di regista, John Lasseter, che si era fermato a Toy Story 2, aveva dimostrato una scarsa propensione alla novità, alla scrittura più giovanile, che con Monster & Co. e Alla Ricerca di Nemo aveva ricevuto un'importante svolta: Cars, invece, non faceva nient'altro che trasporre il nostro mondo in quello automobilistico, in maniera sicuramente divertente, ma non con quella stessa euforia che Lasseter aveva avuto con Toy Story, a suo modo anche una trasposizione dei nostri sentimenti nel mondo dei giocattoli.
La trama, però, risultò essere troppo prevedibile, ma resta gradevole il modo in cui il mondo delle automobili venne antropomorfizzato da Pixar, andando a rendere molto emozionale la computer grafica. Con Gli Incredibili, invece, la casa americana riuscì a fornire una primissima alternativa al mondo sempre florido e felice dei supereroi, andando a umanizzarli e a renderle il più vicini possibile a noi persone normali. Lo stereotipo di "supereroe senza problemi" viene smontato e riproposto con "super problemi", inserendo un'intera famiglia in un contesto tutto da ridere.
9. Cars 2 e Cars 3
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Proseguiamo la nostra classifica dei migliori film Disney Pixar al contrario e incappiamo in un'altra doppia nomination, che fa riferimento a Cars 2 e Cars 3. È risaputo, d'altronde, che riuscire a confezionare dei sequel vincenti sia sempre difficile: Disney ne sa qualcosa, mentre Pixar, grazie a Toy Story, aveva dimostrato di avere ben altra verve in questo campo. Purtroppo con Cars le difficoltà si sono notate e Saetta McQueen ha vissuto non pochi problemi nelle sue due successive avventure.
Indubbiamente, però, la comunicazione del terzo capitolo fu illuminata: Pixar decise di pubblicare come teaser un'immagine che lasciasse intuire la morte di McQueen, scuotendo non solo i più giovani appassionati del personaggio e della saga, ma anche i più adulti, incuriositi da quello che sarebbe successo: al di là di questo aspetto, però, Cars nei suoi due sequel non riesce a trasmettere la magia iniziale che pervadeva Saetta, sebbene l'inserimento di tematiche come il razzismo e altre problematiche legate alla quotidianità avevano dimostrato il tentativo di elevazione a qualcosa di più maturo. Per quanto la storia fosse illuminata, quell'anno il film Disney Pixar dovette cedere il passo agli Oscar, con la statuetta di miglior film d'animazione che venne consegnata a Shrek: tra mostri e orchi, insomma, a Los Angeles quell'anno si preferirono gli orchi chiamati a sovvertire l'ordine naturale delle favole.
Potete trovare Cars2 e Cars3 su Amazon:
8. Monster & Co.
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All'ottavo posto Monster & Co., il film che ha dato vita agli iconici personaggi di Mike Wasowski e Sulley. Alla Monster, Ink. si raccolgono grida di bambini per rifornire di energie pulita tutti gli abitanti di Mostropoli, universo parallelo che entra in contatto con il nostro esclusivamente grazie all'utilizzo di porte dimensionali che sfociano negli armadi delle stanze da letto dei nostri bambini. Tutto procede perfettamente, finché un giorno una bambina non entra in contatto con la città dei Mostri, scatenando il panico in tutto il mondo.
Toccherà a Mike e Sulley riportarla a casa e farla sfuggire dalle grinfie del terribile Randall Boggs. Monster & Co. si regge fortissimamente sul messaggio ambientalista, quello dell'energia pulita, che se oggi è attualità, nel 2001 era un concetto non ancora di grande quotidianità. Non mancano la comicità, affidata per lo più all'Abominevole Uomo delle Nevi in cerca di compagnia e abbandonato da tutti perché ritenuto essere pericolosissimo, così come il ritmo molto forte dell'intera storia. I personaggi, anche in questo caso, riescono a entrare nell'immaginario collettivo e costruirsi un'identità di tutto rispetto, a partire da Mike Wasowski, il classico arrogante che finisce per mostrare il suo cuore tenero sotto una scorza apparentemente dura.
7. Alla ricerca di Nemo
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Settimo posto della classifica dei migliori film Disney Pixar per Alla ricerca di Nemo, una storia di disabilità e di inclusione: Nemo è un pesce pagliaccio nato con una pinna atrofica, quindi impossibilitato a nuotare in maniera retta, aiutandosi con entrambe le pinne. Tra l'altro Nemo è l'ultimo sopravvissuto dei figli di Marlin e Coral, vittime dell'attacco di un barracuda che oltre ad aver divorato lei ha anche mangiato tutte le uova deposte nell'anemone sulla grande barriera corallina. Il rapporto tra il padre e il figlio vive tra l'ansia e il terrore di poter perdere anche Nemo, l'ultimo ricordo ancora vivo del rapporto che ha avuto con Coral. Purtroppo il piccolo pesce pagliaccio viene catturato da un subacqueo e presto portato in un acquario collocato in uno studio dentistico, lontano dalla barriera corallina. Da qui partirà la ricerca del padre Marlin, supportato da Dory, un pesce chirurgo femmina che soffre di perdite di memoria a breve termine, poi protagonista anche del sequel del film.
L'intero universo ricreato da Pixar ci porta in un mondo totalmente nuovo, in pieno Oceano Pacifico, dando vita a un ecosistema che non avremmo mai immaginato: ancora una volta, quindi, Pixar porta in vita qualcosa che solo nel nostro immaginario potrebbe esistere, ossia il rapporto tra i vari abitanti dell'oceano, dagli squali agli altri pesci. La crescita e l'importanza della fiducia fanno da fulcro dell'intera narrazione, così come tutti i personaggi sono caratterizzati in maniera precisa e profonda, a partire da Dory, smemorata ma capace di decisioni che aiutano Marlin più di quanto avrebbe fatto lui per ritrovare Nemo.
6. Inside Out
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Procedendo verso la vetta e il podio, al sesto posto della classifica dei 10 migliori film Disney Pixar collochiamo Inside Out. Pete Docter e Ronnie del Carmen nel 2015 vanno oltre quanto fatto fino a quel momento da Pixar: invece di risvegliare i nostri sentimenti, decidono di dar loro vita sul grande schermo. All'interno del cervello della ragazzina protagonista prende forma un'enorme stanza dei bottoni, con archiviati numerosissimi ricordi destinati a sparire e un universo fatto di dispiaceri, divertimenti, tristezza e gioia, tutti magistralmente gestiti come un'enorme azienda con un impianto logistico al pari quasi di Amazon.
Gli eventi, con l'avanzare degli anni, si fanno sempre più complessi e riuscire a gestire l'equilibrio del cervello della ragazzina si fa gradualmente più difficile, fino ai classici momenti strappalacrime che, quasi nella stessa modalità utilizzata da Toy Story, va a toccare le corde della nostalgia e dei nostri primi anni di vita. L'esplorazione della mente umana era a tutti gli effetti un evento mai considerato fino a quel momento e soprattutto Inside Out rappresentò un'evoluzione della concretizzazione dei processi cognitivi già mostrata in Monster & Co. Di rimando, però, la trama risultò essere abbastanza complessa per i più giovani, finendo per parlare esclusivamente agli adulti, con i più piccoli incapaci di razionalizzare i processi che vivono nella loro testa.
5. Coco
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Quinto posto nella classifica dei 10 migliori film Pixar per Coco, vincitore di due premi Oscar, tra cui quello per la miglior canzone per Remember Me, scritta da Robert Lopez e Kristen Anderson-Lopez. D'altronde Coco è stato un film che ha fatto della musica la sua forza, nonostante le numerose critiche che avevano accompagnato la produzione per aver, secondo i tradizionalisti messicani, deturpato un aspetto folkloristico legato alla festività del Giorno dei morti. L'intera vicenda segue la storia di Miguel Rivera, un giovane ragazzo desideroso di imparare a suonare la chitarra come il suo antenato Ernesto de la Cruz: l'intera famiglia però è contraria, soprattutto la nonna, che distrugge la chitarra dinanzi ai suoi occhi.
La motivazione nascosta dietro tale reazione aprirà, come in tutte le storie Pixar, una voragine nell'esplorazione dei sentimenti che appartengono agli uomini, spingendo il giovane Miguel in un viaggio nell'Aldilà alla scoperta del passato, per migliorare il proprio futuro. La storia di Coco è profonda e toccante, come tutti i film Disney Pixar , ma stavolta manca quell'invenzione che è tipica delle precedenti narrazioni, a causa di una vicinanza eccessiva a The Book of Life di J. R. Gutierrez e alle ambientazioni fortemente simili a Grim Fandango. Ciò nonostante è indubbio che il successo sia indiscutibile, con una più che piacevole riproduzione di molti dei capisaldi della cultura messicana.
4. Ratatouille
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Al quarto posto, proprio ai piedi del podio della classifica dei migliori film Disney Pixar , troviamo Ratatouille. Pubblicato nel 2007, la pellicola battente il tricolore francese raccontava la curiosa alleanza tra un provetto cuoco e un topo dalle grandissime doti culinarie, ma impossibilitato al presentarsi in una cucina umana. Il fulcro dell'intera vicenda è rappresentato dal concetto del ritrovarsi in un luogo nel quale non si è chiaramente benvenuti, nello specifico la cucina di un ristorante stellato.
Al di là di quella che è una storia appassionante e che sposa in pieno il mantra di Walt Disney "se puoi sognarlo puoi farlo", Ratatouille si fregiava di uno dei lavori più di fino di Michael Giacchino, compositore di lunga data che ha legato il suo nome a Pixar, così come anche la capacità, da parte degli animatori, di farci percepire il gusto del cibo preparato da Remy, il piccolo topo che stravolgerà completamente la cucina e la vita di Alfredo Linguini, il maldestro ragazzo destinato a condurre il ristorante del notissimo chef Auguste Gusteau.
3. Toy Story
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Il primo Toy Story è storia del cinema. Lo è perché fu un miracolo della settima arte, con John Lasseter che realizzò il primo film d'animazione interamente in computer grafica, mentre pochi anni dopo Hironobu Sakaguchi realizzò il primo lungometraggio interamente in CG (Final Fantasy: The Sprith Within). Lasseter nel 1995 raccontò una storia dalle proporzioni inaspettate e inattese, dando vita a dei giocattoli, mostrandoci che in nostra assenza il resto del mondo si muove, si agita, realizza eventi che non possiamo nemmeno ipotizzare.
Una storia nella storia, perché gli stessi giocattoli, nonostante sia ben chiara la loro missione di essere di supporto di aiuto eterno al proprio bambino, soffrono dei sentimenti negativi che coinvolgono gli umani: dall'invidia di Woody verso Buzz Lightyear, il nuovo giocattolo scintillante e che ha sostituito la cordicella ai pulsanti per parlare, fino all'aggregazione di una compagnia che sa di doversi fare forza a vicenda per riuscire a vincere le problematiche quotidiane. Toy Story fu il primo film di Disney Pixar, un debutto roboante, non vergine di problematiche legate alle richieste di Disney, che avrebbe desiderato un plot più maturo: il risultato, a onor del vero, possiamo dire che ci piace e aver avuto un Toy Story così come ce lo ricordiamo, ci va solo che bene.
2. UP
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Ritrovarsi a dover decidere un podio finale della classifica dei migliori film Disney Pixar è sempre difficile, ve l'assicuro, ma al secondo posto ho deciso che fosse necessario far salire Up. Arrivato al cinema nel 2009, nei suoi primi dieci minuti Up riesce a catapultarci in una serie di eventi tragicomici che tra un sorriso e una risata ci conducono inevitabilmente al contraccolpo emotivo: tutta la vicenda sempre esser stata raccontata in quei primi dieci minuti, portandoci a domandare cosa potrebbe mai arrivare dopo, cos'altro potrebbe mai raccontare Pixar dopo una un prologo così emotivamente conturbante.
Eppure dinanzi a noi poi si dipana un lungometraggio di altissima intensità, forse leggermente lacunoso dal punto di vista dei suoi protagonisti, almeno rispetto a chi sul podio si siede un posto più sopra, ma affascinante e indimenticabile per tutto il resto. La scalata di Carl, Kevin e Dug verso i cieli più lontani, facendo volare l'abitazione che era stata di Carl ed Ellie, è un sogno che prende forma dinanzi ai nostri occhi, conducendo noi stessi sopra le nuvole e abbracciandoci in una delle storie più romantiche che Pixar abbia mai raccontato.
1. Toy Story 3
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Eccoci quindi al primo posto della classifica dei migliori film Disney Pixar . Quello che per noi è il miglior film Disney Pixar mai realizzato altri non è che Toy Story 3. La sfida con il primo capitolo era davvero serrata, ma eleggere il terzo capitolo, quello che avrebbe dovuto chiudere l'intera trilogia, era d'obbligo per numerosi aspetti: innanzitutto la capacità di Pixar di scatenare le lacrime e di far accusare il peso della vicenda che sta coinvolgendo dei giocattoli, ma allo stesso tempo l'abilità nel chiudere un percorso focalizzato sull'eterno rapporto d'affetto tra Woody e Andy.
L'arrivo al cinema di Toy Story 4 non varia la sostanza degli eventi, perché l'ultimo capitolo della saga ideata da John Lasseter non fa altro che chiudere il percorso di crescita di Woody, protagonista indiscusso dell'intera storia, senza però intaccare quel finale perfetto offertoci con il terzo capitolo. Dalla filippica dello sceriffo nei confronti dei suoi compagni di viaggio, desiderosi di una nuova avventura, fino alla scena nell'inceneritore, Toy Story 3 è un scali-scendi di pathos e di emozioni impossibili da cancellare, persino nove anni dopo la sua release.