Complice una lunga assenza dagli schermi cinematografici, preceduta da un una non entusiasmante evoluzione del franchise dopo Predator 2, la saga dei cacciatori alieni resi celebri dal primo Predator sembra aver trovato un degno nuovo capitolo in Prey. Il film distribuito da Disney Plusin questi giorni, infatti, sembra avere recepito al meglio lo spirito autentico della saga, come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione, presentando anche un diverso cacciatore alieno, tanto che ha sorpreso vedere in Prey il Feral Predator.
Com'è nato il Feral Predator, lo Yautja visto in Prey?
A partire dal primo Predator, abbiamo avuto modo di vedere diverse tipologie di Yautja, anche rimanendo nel solo contesto cinematografico, senza scomodare fumetti e videogiochi. Se facciamo un paragone con l’altro grande alieno del cinema di fantascienza, lo xenomorfo di Alien, abbiamo presente che sono presenti diversi esemplari di xeno, per la particolarità della sua gestazione e del suo modo di diffondersi nelal galassia. Per i Predator, invece, complice una mai troppo approfondita caratterizzazione della società e della specie di questi letali cacciatori alieni, non si sono mai ufficialmente canonizzate le differenti specie di Predator.
Gli Yautja sono identificati da una statura imponente e dai tradizionali dreadlocks, e apparentemente sono parte di una società basata sulla caccia e su un’etica che valorizza la propria abilità, a patto di rispettare una serie di comportamenti onorevoli. Oltre che un tratto sociale specifico, la caccia per gli Yautja sembra esser un sistema di evoluzione, visto che cercano soggetti meritevoli di essere braccati, con cui confrontarsi per migliorare le proprie strategie. Motivo per cui i cacciatori alieni sono monitorati durante le loro prove, sapendo che se abbattuti saranno sostituiti da un loro simile, che usando quando appreso dal precedente cacciatore affronterà nuovamente la pericolosa preda, sino al suo abbattimento.
Rimani aggiornato su tutte le nostre news ed articoli. Iscriviti al canale Telegram di CulturaPOP
Le principali apparizioni dei Predator nei film del franchise ci hanno mostrato una specie che non disdegna di utilizzare un’armatura rudimentale che offre poca protezione, ma che compensa questa carenza con un elmo in grado di fornire notevoli supporti tattici e da un arsenale altamente tecnologico. Prima di Prey, avevamo visto quelli che sono stati ribattezzati come Jungle Predator (Predator), City Predator (Predator 2), ma non sono mancati delle varianti genetiche come l’Ultimate Predator di Predators, o il Predalien, nato dall’inseminazione di un Predator da parte di uno xenomorfo.
Per Prey, il regista Dan Trachtenberg ha deciso di sfruttare l’ambientazione storica per dare vita a un diverso Yautja, che il regista ha ribattezzato Feral Predator. Considerato che il film con protagonista la Comanche Naru (Amber Midthunder) è ambientato a nel ‘700, l’idea del regista è stata quella di crea uno Yauja che, pur essendo tecnologicamente più evoluto dei cacciatori Comanche, non fosse dotato di tutto l’arsenale visto nei precedenti film.
"Raccontare una storia ambientata 300 anni nel passato è elettrizzante, ma è anche impegnativo sviluppare una creatura che possa risultare al contempo più datata, ma anche molto più avanzata. Volevo che venisse percepita come una creatura aliena in modo più evidente rispetto al passato, molto più ferina, feroce, primordiale, ma meno armata. Quindi tutta la sua supremazia tecnologica doveva emergere dal suo arsenale, dalle sue armi”
La definizione di Feral Predator si adatta alla perfezione per lo Yautja di Predator, considerato come pur avendo a disposizione un arsenale di tutto rispetto, il suo approccio alla caccia ha un piglio più animale.
Le precedenti versioni dei cacciatori alieni visti negli altri film del franchise, infatti, hanno mostrato una padronanza della tattica più marcata, sfruttando al meglio il loro celebre sistema di occultamento. Contrariamente a questa tecnica, il Feral Predatro sembra preferire un combattimento corpo a corpo, come dimostrato dal suo scontro con l’orso, che dimostra come pur disponendo di armi avanzata, lo Yautja non disdegna di utilizzare armi più semplice.
A sostenere la nascita del Feral Predator di Prey è stato anche un aspetto tecnico. Trachtenberg non voleva realizzare un alieno puramente in CGI, preferendo preservare un aspetto di realismo ricorrendo all’utilizzo di un attore all’interno di un costume, scelta che consente di preservare le movenze naturali di un cacciatore. Questa decisione ha il merito di aver ulteriormente preservato l’aspetto primordiale del Predator di Prey, dando maggior spessore alla rivalità con Naru.