Fate - The Winx Saga Stagione 2, recensione: una seconda stagione imperdibile

Fate - The Winx Saga Stagione 2: ritorniamo ad Alfea tra intrighi e una nuova minaccia che vuole il potere di Fuoco del Drago di Bloom.

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a cura di Nicholas Mercurio

Fate - The Winx Saga Stagione 2, recuperate la nostra recensione della prima stagione, è disponibile da oggi su Netflix con la sua attesa seconda stagione composta da sette episodi. Ritorniamo ad Alfea nel live action ispirato al cartone animato di Iginio Straffi diretto da Brian Young (The Vampire Diaries), tra intrighi, lotte personali e una nuova minaccia pronta a tutto per impossessarsi del potere di Fuoco del Drago di Bloom (Abigail Cowen).

Nella precedente stagione avevamo lasciato Alfea in un momento di transizione con l’arrivo di una nuova direttrice, la perfida Rosalind, un personaggio freddo e calcolatore allora interpretato da Lesly Sharp, e ora rappresentato da Miranda Richardson (Sleepy Hollow). Non è il solo personaggio a cambiare interprete, perché anche Ben Harvey, impersonato nella prima stagione da Alex McQueen, è stato sostituito da Daniel Betts (Instrument of War).

Fate - The Winx Saga Stagione 2: ritorno a scuola

Per le nostre Winx è tempo di lasciarsi indietro le cose accadute in passato per ricominciare e vivere finalmente in tranquillità, prendendo parte alle lezioni e alle solite feste all’ultimo grido che sanno sempre come divertire. O forse no. Alfea, l’istituto scolastico dedicato allo studio della magia e alla formazione degli Specialisti, è in totale subbuglio a causa della nuova direttrice, tenuta nascosta nei sotterranei fino alla sua liberazione da Farah (ex direttrice di Alfea, intrepretata da Eva Best).

Le forze armate di Solaria, giunte sul posto per ordine della regina (Kate Fletwood), ora controllano ogni area del castello e lo proteggono, rovinando però le esistenze di tutti gli studenti, in particolare quelle di Bloom, Terra, Musa, Stella e Aisha, costrette a doversi costantemente guardare le spalle da spie come Beatrix (Sadie Soverall) e dalla spietata Rosalind, che adesso ha esteso la sua mano su ogni singolo studente di Alfea. Dopo misteriose sparizioni, morti e strane presenze, si ritrova ancora una volta in pericolo, e questa volta non ci sono creature orribili simili a Vecna di Stranger Things, bensì ben altre minacce che però non possiamo rivelare per non rovinarvi la sorpresa.

Fate - The Winx Saga Stagione 2 ruota attorno a questo canovaccio narrativo, che ci è apparso molto più brillante rispetto a quello della prima, perché approfondisce ogni personaggio, esaltando debolezze, paure e sentimenti di natura intima. Ci riferiamo in particolare a Bloom, la protagonista, turbata dagli avvenimenti del suo primo anno ad Alfea e dalla consapevolezza di avere dentro di sé un potere che, se scatenato, potrebbe condannare l’intero Oltremondo.

A guidarla, come se non bastassero le sue insicurezze, c’è proprio Rosalind che, nel frattempo, insegna agli studenti a scatenare il loro potere e non a contenerlo, come aveva fatto Farah per tutto l’arco della prima stagione. Gli allievi si affrontano, facendosi male, mentre studiano nuove formule per rafforzarsi e diventare più potenti in vista delle lotte future, di cui Rosalind parla in maniera criptica. Miranda Richardson, la nuova Rosalind, ha interpretato questo personaggio dai metodi brutali in maniera convincente e godibile, dandole un notevole spessore durante tutta la durata della seconda stagione. È un personaggio distaccato ma che si avvicina a Bloom perché si rivede molto in lei, impartendole preziosi insegnamenti sul sacrificio.

Spaventata dal suo stesso potere, comincia a darle ascolto, imparando dalla preside molto più di quanto si sarebbe aspettata e preparandosi agli scontri che adesso minacciano Alfea. Avevamo lasciato Bloom con Sky (Danny Griffin), uno Specialista cresciuto da Silva (Robert James-Collier), ora imprigionato per mano di Andreas, il padre di Sky (Ken Duken), ricomparso dal mondo dei morti, che ha riottenuto il suo ruolo, addestrando nuovamente gli Specialisti.

In tal senso, vediamo Sky diviso tra la devozione verso Silva e l’amore non ricambiato per suo padre, distaccato, poco incline al dialogo e sempre pronto a recriminargli qualunque cosa. Il loro rapporto, che rimane infatti piatto, ci fa capire quanto chi cresce i figli sia il vero genitore. Sky, combattuto tra il suo passato e il suo presente, è un personaggio secondario che ci ha convinto grazie all’interpretazione di Danny Griffin, riconfermando le sue qualità attoriale anche nella seconda stagione.

E cosa dire delle Winx e del contesto? A loro si aggiunge una nuova ragazza, la cugina di Terra (Eliott Salt), chiamata Flora (Paulina Chàvez), una fata dei fiori che ha la capacità di curare attraverso la magia qualunque pianta avesse bisogno di lei, ma non solo: è anche in grado di combattere e, in più di un’occasione, dimostra di essere pronta a tutto pur di affrontare le minacce che stanno per abbattersi su Alfea.

La narrazione ruota attorno alla vita di tutti i giorni e, in secondo luogo, alle dinamiche politiche dietro a tutto quanto. Rispetto alla serie d’animazione, il racconto di Fate - The Winx Saga Stagione 2 è più brutale e dark, ma questo era già noto nella prima stagione. La seconda stagione, tuttavia, lo è ancora di più: vediamo sangue, lotte di ogni tipo, sofferenze e privazioni che vedono Bloom Peters sempre al centro dello sviluppo del racconto. Soffre in silenzio, mentre pensa a chi è e cosa le nasconde Rosalind sul suo passato, ormai sempre più insistente. Bloom, da ragazza spensierata, si isola fino a restare da sola per un certo periodo della seconda stagione. L’interpretazione di Abigail Cowen, che ancora una volta convince, accentua ogni emozione della ragazza, divisa tra un passato che non conosce e un senso del dovere che sta diventando sempre più difficile da sostenere da sola.

Nonostante non lo sia affatto, è convinta che sia così, nonostante Rosalind, Sky, Stella e Aisha, che le stanno vicina e la supportano, cercando di proteggerla dalla fiamma iridescente dentro di lei pronta a scoppiare ancora una volta, proprio come è accaduto nella prima stagione, dove ha quasi distrutto Alfea. Bloom, che per la prima volta si trova a casa, ha paura di perdere il controllo, e detesta sé stessa per non essere riuscita a controllarsi nella sua prima trasformazione. Assistiamo all’esplorazione interiore di una protagonista che ora si ritrova a chiedersi se sia lei il vero pericolo.

Le tematiche della produzione, già note nel cartone animato, tornano anche nel live action e in maniera più marcata in questa seconda stagione, che non rinuncia al suo taglio maturo. Terra scopre di amare una ragazza, mentre l’amicizia delle Winx si rafforza sempre di più anche senza Tecna, che non è comparsa in questa seconda stagione ma immaginiamo potrebbe esserci più avanti. Di sicuro, il messaggio finale di questa seconda stagione è non arrendersi mai ed accettare il proprio fato che, per quanto brutale e ingombrante, potrebbe farci sentire vivi.

Cosa aspettarsi dal futuro di Fate - The Winx Saga?

Fate - The Winx Saga Stagione 2 è una stagione godibile, scritta con attenzione e passione. Le scene coinvolgono poiché vengono approfonditi i rapporti delle Winx e quelli più intimi (Bloom e Sky, per esempio), mentre una minaccia brutale arriva da lontano pronta a rovinare le loro esistenze, anche se le Fate e gli Specialisti sono pronti a tutti per combattere assieme.

Il finale getta le basi per una terza stagione, che potrebbe già essere in lavorazione, perché lascia altre domande aperte sul passato di Bloom. Questo è solo il suo secondo anno ad Alfea, e gliene restano solo altri quattro. Inutile dirvelo, potrebbe accaderle di tutto in futuro.

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