
Un'interessantissima variazione sul tema della mutazione è rappresentata da Tetsuo, film del 1988 realizzato dal regista nipponico Shinya Tsukamoto, che nel 1992 ha proposto il remake Tetsuo 2: Body Hammer e nel 2009 il seguito, Tetsuo: The Bullet Man, due film che, nonostante il budget molto più alto, non aggiungono nulla all'originale e anzi ne diluiscono il dirompente messaggio.
Il mediometraggio del 1988 invece, girato tutto in bianco e nero e basato sul binomio immagini-musica più che sui dialoghi, è un possente e disturbante affresco di sapore cyberpunk sull'alienazione dell'uomo nella civiltà contemporanea e sulla sua trasformazione, letterale nel film, in enorme macchina di desiderio, distruzione e morte.
Non sappiamo se sia un caso dovuto magari alla diffusione del nome in Giappone o se si tratti davvero di omaggio, ma 2 anni dopo, Tetsuo sarà anche il nome dell'antagonista nel manga di Katsuhiro Otomo, Akira, che nel finale si trasforma appunto in un'enorme mostro bio-meccanico.
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