
Nel 2009 dal Sudafrica arriva inatteso District 9, realizzato da Neill Blomkamp.
In questo caso le mutazioni del corpo servono a trasportare in un contesto fantascientifico argomenti quali la xenofobia e la segregazione razziale, applicata dagli umani ad una popolazione di profughi alieni.
Se però lo spunto è simile a quello di Alien Nation, lo svolgimento è molto più radicale. Il film infatti ci narra la lenta presa di coscienza di un funzionario governativo che, a causa di una contaminazione, si trasformerà anch'egli in un alieno, sperimentando in prima persona cosa significhi essere trattato da mostro e discriminato.
Prodotto con l'aiuto di Peter Jackson, District 9 è interessante anche per il linguaggio adottato, che fonde riprese con camera a mano, tradizionale, a circuito chiuso e amatoriale, mostrando così anche un'altra ibridazione, quella del cinema contemporaneo, che non riconosce più alla macchina da presa classica una centralità nel linguaggio audiovisivo.
![]() | District 9 |