Europa Park ripartirà il 29 Maggio tra mancanze e restrizioni

Europa Park riaprirà il 29 Maggio adottando una corposa serie di precauzioni, dal distanziamento interpersonale alla riduzione di capacità.

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a cura di Giuseppe Genova

A seguito delle decisioni governative sulle riaperture nei vari stati europei, cominciano ad arrivare le prime conferme sulla data di ripartenza direttamente dai parchi interessati. Il paesi che per primi si stanno muovendo sono Germania ed Olanda. Elencare le singole date in questo momento in cui non è possibile né viaggiare né spostarsi troppo da casa propria non è utile. Più interessante è capire come questi parchi riapriranno, in quanto se e quando avverrà anche in Italia, le linee guida adottate saranno le medesime. Prendiamo dunque ad esempio il parco a tema più visitato d'Europa dopo Disneyland Paris -che non aprirà a breve-, ovvero Europa Park.

Europa Park riaprirà il 29 Maggio, con pesantissime restrizioni che penalizzeranno fortemente l'esperienza di visita.

  • La capienza massima passa da 60.000 a 15.000 persone. Una riduzione molto consistente ed al contempo inevitabile per scongiurare il sovraffollamento.
  • Ingresso esclusivamente su prenotazione preacquistando il biglietto a data fissa.
  • Il parco impiegherà il 50% del personale rispetto al normale.
  • Le mascherine saranno obbligatorie ovunque tranne che nelle strade. Questo implica il loro utilizzo all'interno dei luoghi chiusi dai negozi ai ristoranti, nonché su tutte le attrazioni, montagne russe incluse.
  • Tutti gli spettacoli, la parata e gli eventi sono annullati.
  • Apposizione di apposita segnaletica per garantire il rispetto della distanza interpersonale.
  • Attrazioni funzionanti a capacità ridotta con poche persone per veicolo o treno.

Dunque disposizioni e precauzioni molto simili a quelle adottate da Shanghai Disneyland. Anche altri parchi hanno intrapreso la stessa identica strada, quale ad esempio Efteling, altro prestigioso parco europeo Olandese.

Di fronte a simili disposizioni è lecito domandarsi se è il caso di aprire con queste inevitabili condizioni stringenti. La risposta non è scontata. Tuttavia il dato di fatto è che praticamente tutti i parchi europei più importanti premono per una riapertura seguendo la politica del "meglio aprire così che non aprire proprio", qualora chiaramente ciò fosse consentito dalle leggi dei rispettivi stati. Questa scelta risulta assai ragionevole qualora il parco sia in grado di non andare in perdita lavorando a regime ridotto. A parte il fatto che prima o poi si deve ripartire, c'è la volontà di tornare a divertirsi. Ad esempio, in questi primi giorni, risulta davvero difficile riuscire ad acquistare un biglietto per Europa Park, in quanto le persone connesse sono tantissime. Decine di migliaia nei momenti di picco, con attese di ore. Ultimo aspetto da non sottovalutare è la tendenza al rispetto delle regole da parte delle persone. In alcuni stati è scontato, in altri meno, ma non nei momenti di necessità.

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