Euphoria 2, la recensione della seconda stagione

Si è conclusa Euphoria 2, la serie evento creata da Sam Levinson con Zendaya, disponibile su Sky e on demand su NOW.

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a cura di Francesca Borrello

Con l’episodio finale andato in onda su Sky e NOW TV il 28 febbraio, si è conclusa Euphoria 2. L’acclamata serie scritta e diretta da Sam Levinson vanta tra i suoi produttori esecutivi anche la stessa Zendaya, interprete della protagonista Rue Bennett.

Composta in totale da sedici episodi (otto a stagione) più due speciali, Euphoria è basata sull’omonima serie istraeliana scritta da Ron Leshem e diretta da Dafna Levin. Nonostante i due show abbiano diversi punti in comune, quella di Sam Levinson si distingue dall’originale soprattutto per le tecniche di ripresa utilizzate, oltre che per il modo crudo e diretto di raccontare le vite dei giovani protagonisti.

La prima stagione è riuscita in brevissimo tempo a catturare un enorme seguito di fan in tutto il mondo, forse anche grazie al nome di Zendaya tra gli attori. Ma la seconda stagione è risultata all’altezza delle aspettative create dal successo precedente? Scopriamolo assieme!

Euphoria 2: il primo episodio

Come vi avevamo già raccontato in questa nostra recensione del primo episodio della seconda stagione di Euphoria, Sam Levinson ha gettato delle basi esplosive per le storie degli adolescenti protagonisti della serie. Se l’inizio della prima puntata ci ha fatto conoscere di più Fezco (Angus Cloud) e suo fratello adottivo Ashtray (Javon Walton) raccontandoci come siano finiti a fare gli spacciatori, il resto è stato solo un crescendo di eventi incredibili.

Abbiamo quindi Cassie (Sydeny Sweeney) e la relazione con Nate (Jacob Elordi), Rue (Zendaya) ed il suo ritorno nella spirale distruttiva della droga assieme al suo nuovo compagno di sostanze stupefacenti Elliot (Dominic Fike), fino al pestaggio violento e rabbioso di Fezco nei confronti di Nate. Di carne al fuoco ne era stata messa fin dai primi momenti e nei successivi episodi sono stati esplorate in parallelo le diverse storie dei personaggi.

In questa stagione, che risulta più lenta della prima narrativamente parlando, vengono seguite diverse relazioni che coinvolgono i vari protagonisti. Una delle principali è quella tra Nate e Maddy (Aleza Demie): tra loro non è ancora del tutto finita, ma la situazione è diventata molto complicata sia per il video di Cal (Eric Dane) con Jules sottratto da Maddy, sia a causa della tresca segreta che Nate ha intrapreso con Cassie.

Di pari passo vediamo in modo più approfondito anche la relazione che Cassie e la sorella Lexi (Maude Apatow) hanno tra di loro e con il loro ormai scomparso padre. Non solo però: Lexi in questa stagione riesce a prendersi lo spazio che le era stato negato finora, acquisendo una sicurezza di sé che non si era mai vista prima e che le consentirà di portare in scena la sua prima opera teatrale.

Questa sarà anche la scusante per entrare più a fondo nel rapporto che Rue ha con le droghe. La sua dipendenza oltre a rovinarle le relazioni con la propria famiglia, l’ha anche spinta a toccare il punto più basso della propria vita, oltrepassando un limite ben pericoloso. Nel cercare di mantenere segreto il suo uso di stupefacenti, anche con l’aiuto di Elliot, Rue mette a rischio tutto quello che ha, facendo anche ingelosire Jules (Hunter Schafer) che non vede di buon occhio la sua nuova amicizia con il ragazzo.

Tra colpi di scena eclatanti, sotterfugi rischiosi e il crollo totale di alcuni dei protagonisti, questa nuova stagione di Euphoria sconvolge ogni equilibrio possibile. Riuscirà il gruppetto di adolescenti a sopravvivere a tutte le sfide che gli vengono messe di fronte?

Euphoria 2: una stagione in calando

Nonostante la maggior parte degli episodi di questa seconda stagione siano stati ricchi di avvenimenti e plot twist, il ritmo di narrazione si è rivelato alquanto lento. Probabilmente questa sensazione è dovuta anche ai numerosi flashback utilizzati per esplorare più a fondo diversi retroscena per aiutare gli spettatori a comprendere maggiormente i suoi protagonisti preferiti.

Ancora una volta però, Euphoria e i suoi partecipanti sono riusciti a creare delle scene evocative e ben strutturate anche in questa stagione. Basti pensare al momento in cui Rue ha un’allucinazione dovuta all’assunzione di droghe in camera sua, in cui si ritrova in una chiesa gremita assieme ad un uomo (il cantante Labrynth) e a suo padre. Questo momento diventato virale tra i fan, ha fatto si che il cantautore rilasciasse la canzone dell'episodio in anticipo rispetto alla tabella di marcia prefissata.

E di nuovo, nel quarto episodio abbiamo un’incredibile celebrazione dell’amore tra Rue e Jules con la ricreazione di relazioni famose (e in un certo senso complicate) con le immagini che le rappresentano: la foto di Yoko Ono e John Lennon immortalati da Annie Leibovitz, le varie scene iconiche da diversi film come Ghost, Titanic, Biancaneve e Brockback Mountain. Insomma, un vero e proprio inno all’amore puro, passionale e profondo, per definire ancora meglio ciò che lega Rue e Jules.

Purtroppo però, nonostante i primi episodi fossero in linea con la prima stagione, hanno creato numerose aspettative che non sono state incontrate dalle ultime puntate. La sensazione piuttosto condivisa tra tutti i fan è che ci sia stato qualcosa fuori posto e questa seconda stagione non abbia soddisfatto a pieno l’audience. Alcuni punti fondamentali non sono stati risolti e sembrano essere stati lasciati in un momento di stasi, sospesi nel tempo in attesa della nuova stagione.

I retroscena del set

Oltre a queste critiche e a tutti i commenti positivi che comunque hanno accompagnato la nuova stagione di Euphoria, sono stati sollevati anche alcuni dubbi a proposito della scrittura dello show e sulla professionalità tenuta sul set. Uno dei punti più importanti è indubbiamente quello che riguarda Sam Levinson: considerato da molti un genio, diverse attrici tra cui Sydney Sweeney e Minka Kelly (che interpreta la madre del bambino curato da Maddy) hanno affermato che originariamente nelle loro scene erano presenti momenti di nudo ritenuti totalmente futili per lo svolgimento della storia.

Come confermato però anche dall’attrice di Cassie, una volta fatto notare il loro disagio a riguardo, Sam Levinson non ha esitato ad assecondarle tagliando totalmente la scena o modificandola senza indugio in qualcosa di ritenuto più consono. Tuttavia, sembra una pratica alquanto ripetuta quella del creatore di Euphoria, inserendo scene VM18 senza un reale bisogno di averle.

Diversa però è la polemica che coinvolge Levinson e Barbie Ferreira: i fan hanno notato che le sue scene sono state estremamente ridotte rispetto alla prima stagione, oltre ad aver avuto la sensazione che la sua parte in Euphoria sia stata conclusa in maniera alquanto frettolosa. Alcune voci dicono che la motivazione di questo cambio di rotta sia stato un duro scontro sul set che l’attrice ha avuto con Sam Levinson, il quale ha quindi deciso di ridimensionare il suo ruolo.

Euphoria 2: la riconferma della serie

Nonostante tutte le critiche sollevate anche per gli orari estenuanti a cui gli addetti ai lavori erano sottoposti, non si può dire che il successo di Euphoria non li abbia ripagati. Gli spettatori continuano ad acclamarla come una delle loro serie preferite degli ultimi tempi, sia per recitazione che per tecniche di ripresa. Iconici il make up ed alcune scene che hanno preso a spopolare nei social, nel tentativo di ricreare alcuni momenti della seconda stagione.

Pur perdendo qualche colpo nel ritmo della narrazione, Euphoria quindi continua ad attirare fan, tanto da far decidere ad HBO di rinnovare la serie per una terza stagione. Nella speranza quindi di trovare le risposte alle molteplici domande che sono ancora in sospeso, non ci resta che ascoltare l’incredibile colonna sonora creata da Labrynth e consigliarvi di guardare Euphoria disponibile con tutti e otto gli episodi della seconda stagione su Sky e NOW TV.

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