Eroine da action movie: spie, avventuriere e donne del futuro

Spie, avventuriere, sopravvissute: ecco le grandi eroine da action movie

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a cura di Manuel Enrico

Cacciatrici, spie altamente addestrate o avventuriere del lontano futuro. Sono le grandi eroine da action movie, figure che, dopo anni di dominio incontrastato di eroi dal bicipite ipertrofico e dal machismo dominante, sono riuscite a ritagliarsi sempre maggior spazio all’interno di un genere, quello action, solitamente propenso a riservare loro il ruolo di damsel in mistress. Se l’origine di questo canone cinematografico motiva in parte questa impostazione tradizionale, figlia di un periodo in cui la donna era ancora vista come fisicamente inferiore al più roccioso fisico maschile, una maggior consapevolezza di diversi concetti di ‘forza’ maturati nei decenni successivi agli anni ’80 ha spinto registi e sceneggiatori a volgere il proprio sguardo anche verso il gentil sesso, capace di mostrare un lato di adamantina tempra prima mai veramente valorizzato.

Se negli anni ’80 il cinema action era appannaggio di eroi maschili, con il passare degli anni abbiamo assistito a un fiorire di pellicole che hanno mostrate modelli femminili forti, capaci di tenere testa ai loro corrispettivi maschili. Una rivoluzione avviata anche grazie alla presenza di una maggior presenza femminile dietro lo schermo, con registe e sceneggiatrici che hanno aggiunto una prospettiva e un'emotività diversa e più mirata, perfetta per mostrare un diverso approccio anche al cinema action. Un percorso di cambiamento ancora in itinere, che può essere perfettamente riassunto dalle parole con cui la sceneggiatrice di She-Hulk: Attorney at Law ha ritratto l'approccio con cui è stata realizzata la serei del Marvel Cinematic Universe, in cui un personaggio femminile atipico come She-Hulk viene ritratto sia come eroina action che come donna:

"Sarò davvero entusiasta il giorno in cui questo non sarà un grande evento. Non siamo ancora a quel punto, ma spero che questo spettacolo contribuisca al movimento, dove sia accettato che alcuni show siano prettamente guidati da donne perché è come gira il mondo. E’ un argomento di cui abbiamo parlato molto, curando l’inclusività e assicurandoci che la storia fosse vista tramite un’ottica femminile. I fumetti, tradizionalmente, sono presentati da un punto di vista maschile; quindi, c’è stata parecchia discussione su quale fosse una prospettiva femminile e come potessimo creare la storia dal nostro punto di vista. Una delle cose su cui continuavo a tornare era realizzare il desiderio di vederla camminare in un vicolo buio , con qualcuno che prova a infastidirla, ma lei si rivela capace di reagire. È un qualcosa che ogni donna può recepire, qualunque donna di qualunque età. Quanto sarebbe piacevole poter tornare a casa al buio e non dover essere in ansia? She-Hulk è in grado di tornare a casa, anche con indossando le cuffie, senza preoccuparsi, perché ha il potere di non sentirsi fisicamente vulnerabile. E credo sia un aspetto unico che solo un gruppo di donne potrebbe provare."

Ci sono molti modi per essere un’eroina, non è solo una questione di aggressività e prodezza marziale, si tratta di tenacia e accettazione delle proprie debolezze trasformandole in punti di forza su cui costruire il proprio essere, contro tutto e contro tutti.

Chi sono le migliori eroine da action movie?

Naru

Dopo decenni di muscolosi soldati, poliziotti dagli improbabili look e avventurieri assortiti, il compito di affrontare uno Yautja, i letali cacciatori alieni resi celebri da Predator, è toccata a una donna: Naru, protagonista di Prey. Donna di medicina Comanche, Naru (Amber Midthunder) vorrebbe essere una cacciatrice come il fratello, ma le regole della sua gente non contemplano questa possibilità. A darle una chance è la presenza di un misterioso predatore che decima la sua gente, dando vita a una letale ma incredibilmente appassionante caccia all'uomo. Nell'economica del franchise di Predator, Naru si rivela essere perfettamente in grado di gestire la minaccia dello Yautja, non contando solamente sulla forza bruta, ma mostrando una tempra e un acume che la rendono più che paritaria con i suoi compagni cacciatori, finanche superiore per le sue intuizioni e la sua capacità di essere una leader.

Ellen Ripley

Non si può che iniziare da lei, la prima eroina del cinema contemporaneo: Ellen Ripley. Comparsa per la prima volta in Alien (1979), l’intrepida astronauta interpretata da Sigourney Weaver è divenuta un simbolo del cinema di fantascienza, capace di ribaltare il concetto di damsel in mistress mostrando una grinta unica. Dalla sopravvivenza del primo film alla sua energica lotta contro gli xenomorfi in Aliens - Scontro Finale, Ellen Ripley è una vera eroina da action movie, capace non solo di imbracciare con piglio inconfondibile un fucile a impulsi ma anche di mostrare tutta la sua femminilità nel flirtare con il caporale Hicks. La bellezza di Sigourney Weaver e il suo volto unico hanno consacrato Ripley come una dei simboli della sci-fi cinematografica.

Lorraine Broughton

Rimanendo in ambito spionistico, e fumetttistico, spetta a Lorraine Borughton tenere alto il vessillo delle eroine da action movie. Sullo sfondo di una Berlino alle prese con il crollo del Muro, Lorraine viene coinvolta in un intrigo spionistico ad altro tasso adrenalinico, che Charlize Theron interpreta magnificamente in Atomica Bionda, alternando combattimenti acrobatici e inseguimenti. La bellezza della Theron viene lievemente offuscata dai lividi e dai segni dei colpi incassati, un ulteriore strumento con cui definire la tenacia di questa eroina cinica e disincantata, la cui femminilità viene rispettata nel mostrarne un’emotività sopita sotto il suo ruolo di spia, ma che si lascia intravedere mostrandone lo spirito emotivo e avvincente di una donna forte e tenace.

Furiosa

In un futuro devastato dalla guerra nucleare, essere donne non è certo facile, soprattutto se si finisce per essere elette come fattrici di un odioso despota. Furiosa, dopo avere sopportato angherie da Immortal Joe, decide di scappare salvando le altre sfortunate come lei, venendo aiutata da un eroe involontario, Mad Max. in Mad Max: Fury Road Charlize Theron nuovamente interpreta un ruolo da eroina, indurita da una vita difficile e mossa dalla disperazione, una bellezza sciupata ma ancora manifesta. Ad affascinare è la sua tenacia, la sua rabbia e quella grinta che ne motiva il nome, capace di esplodere in un urlo straziante di fronte all’infrangersi del suo piano ma anche di alimentare la sua indomita determinazione.

Nikita

Quando nel 1990 Luc Besson cucì su Anne Parillaud il suo Nikita, probabilmente non immaginava che avrebbe creato un archetipo narrativo. La giovane tossicomane trasformata in killer dai servizi segreti francesi, infatti, diventa il canovaccio su cui sono modellate la maggior parte delle successive eroine da action movie. Besson trasforma la femminilità suadente di Nikita in un’arma, vuole illuderci che siano un mero strumento, ma l’anima della ribelle delle banlieu non viene soffocata, e Nikita diventa il prototipo di donna fragile che trova nelle sue debolezze e nella sua ricerca di sé la forza per non abbassare la testa ma lottare senza sosta.

Lara Croft

Un nome che non ha certo bisogno di presentazioni, quello di Lara Croft. Da protagonista di una rivoluzionaria serie di videogiochi, l’archeologa avventuriera approda al cinema come altri celebri eroi in pixel, ma grazie all’interpretazione di Angelina Jolie trova una visione moderna e avventurosa, in cui il suo lato avventuroso diviene esaltazione di una femminilità atipica ma persistente, giocata sulla bellezza della Jolie ma mai banale e strumentale.

Doppia vita per la bella Lara, interpretata anche da Alicia Vikander, che fedele al reboot videoludico offre una versione più adolescenziale e meno stereotipata, in cui le difficoltà e le sue imprese assumono maggior connotazione, lasciando emergere la sua tenacia e il suo spirito indomito. La Lara Croft della Vikander è più eroica della versione della Jolie perché più realistica, meno personaggio imbattibile e più eroina tenace e sofferente, una caratterizzazione che ne valorizza tempra ed emotività, consacrandola come una delle grandi eroine da action movie.

Beatrix Kiddo

La Sposa di Kill Bill può non essere mossa da intenti positivi, animata dalla sua sete di vendetta, ma è una delle eroine da action movie più amate e iconiche del cinema contemporaneaìo. Uma Thurman, diretta da Quentin Tarantino, intepreta una donna tornata dalla morte, capace di affrontare sfide sovrumane spinta sola dalla sua ostinazione e dalla sua incrollabile sete di vendetta. Beatrix è apparentemente una macchina assassina, ma è nel contrasto con la sua voglia di una vita normale, infranta dalla strage nella chiesa durante le sue nozze, che emerge la sua anima, che brama una vendetta contro coloro che le hanno impedito di essere una donna normale, in un mondo normale.

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