Il vero enigma è chi siamo realmente: Enigma, recensione
Enigma, la serie a fumetti di Peter Milligan e Duncan Fegredo, torna in un'elegante e ricca Edizione Definitiva: la nostra recensione.
Advertisement
a cura di Rossana Barbagallo
In sintesi
Nella nuova Edizione Definitiva di Panini Comics, torna Enigma, la visionaria serie a fumetti di Peter Milligan e Duncan Fegredo.
Cosa fareste se scopriste che il vostro personaggio preferito dei fumetti ha preso vita, insieme a tutti i villains che ha combattutto tra la carta e l'inchiostro? Michael Smith ne diviene ossessionato, alla ricerca di una risposta mentre tenta di sopravvivere agli attacchi dei cattivi che gli si parano lungo il cammino: una ricerca della verità (con La Verità personificata che, ironia della sorte, tenta di annientarlo), la soluzione all'Enigma che dà il nome al personaggio a fumetti che Michael ha sempre amato fin da ragazzino, ma che funge anche da titolo alla serie realizzata da Peter Milligan e Duncan Fegredo.
Enigma torna infatti circa trent'anni dopo la sua prima pubblicazione con Vertigo, in un'Edizione Definitiva per Panini Comics attraverso un raffinato volume che racchiude numerosi contenuti aggiuntivi ad opera dei due autori. Dal 1993, la missione di Michael Smith alla ricerca della verità si ripete: una ricerca che, sotto gli strati del tratto nervoso e frenetico di Fegredo nel disegnare le inquietanti e oniriche "avventure" di Michael ed Enigma, rivela una scoperta del sé, della nostra reale identità che tentiamo di reprimere, nascondere, soffocare perché ci spaventa. L'Enigma vero di ciascuno, raccontato da Milligan e Fegredo: chi fingiamo di essere e chi siamo in realtà?
A caccia di Enigma
Da che ha memoria, Michael Smith ha sempre avuto una vita piuttosto mediocre. Ha un lavoro comune, una relazione monotona (con giorni prestabiliti per il sesso) e un'infanzia da dimenticare. In città però gli omicidi ad opera del Divoratore di Cervelli si susseguono senza sosta e, oltre a terrorizzare la popolazione, suscitano l'interesse di Michael. Sembra infatti attratto da tali avvenimenti poiché sente che in qualche modo sono collegati agli strani sogni che fa ogni notte: quelli riguardanti un uomo mascherato, Enigma, il protagonista dei fumetti preferiti di Michael da bambino.
Quando Michael si ritrova faccia a faccia con il Divoratore di Cervelli, un essere mostruoso il cui vero nome è La Testa, fa anche un incontro ravvicinato con la morte e... con Enigma, in carne ed ossa. I suoi sogni e i suoi ricordi d'infanzia prendono allora vita e decide che è giunto il momento di scoprire la verità in merito agli inquietanti avvenimenti che si stanno avvicendando nella sua vita. Chi è in realtà Enigma? Perché un personaggio di alcuni vecchi fumetti mai giunti a conclusione cammina adesso tra gli uomini? E perché con lui si sono manifestati anche i più spaventosi criminali mai visti? Per Michael però un altro enigma campeggia su tutti: chi è lui, realmente?
La Testa, La Verità, la Ragazza Busta ed Enigma
Enigma non è una serie a fumetti di supereroi e supercattivi. Di individui dotati di grandi poteri che agiscono per il bene e criminali che diffondono il caos. Di gran lunga avanti per i suoi tempi, fa parte di quella schiera di precursori che, ispirati probabilmente dal post-Watchmen, hanno saputo sfruttare le gabbie del fumetto per incastonare storie in cui chi indossa maschera e costume nasconde una fallibile e talvolta meschina umanità. L'Enigma di Peter Milligan e Duncan Fegredo però fa anche di più: anticipa di decenni il fumetto LGBTQ+, la ricerca di sé che include anche la scoperta della propria identità sessuale, l'accettazione di quelle che potrebbero essere verità scomode su noi stessi. Raccolta nel volume unico dell'Edizione Definitiva di Panini Comics vi è dunque una serie che, inquietante, grottesca, geniale, precorre sui tempi e parla coraggiosamente a chi sta cercando se stesso in questo mondo incerto.
"Eccentrica", è la prima definizione che viene in mente nel leggere per la prima volta Enigma. Bizzarra, spaventosa nelle deformità dei mostri che rappresenta e nelle loro macabre azioni, ma acuta e brillante nei significati che racchiude. Tra questi, principalmente, la vera natura dell' "enigma". Il vero enigma non è scoprire cosa sta accadendo nel mondo, ma capire chi siamo: il frutto di abbandoni, scelte sbagliate, passati dolorosi, o ciò che scegliamo di essere, accettandoci completamente includendo quegli aspetti di noi stessi che ci terrorizzano? Ad ostacolare il percorso di Michael Smith in questa missione, vi sono personaggi grotteschi ma sorprendenti, spaventosi ma geniali, che nella loro funzione di allegorie cui assurgono, in un certo senso aiutano il protagonista a comprendere ciò che (gli) sta accadendo. La Testa (sicuramente il più spaventoso e il più aberrante tra gli esseri rappresentati) risucchia i cervelli delle sue vittime attraverso una sorta di cannuccia inserita nel naso. Si appropria dei loro ricordi, delle loro conoscenze, delle loro esperienze e in questo sembra richiamare ciò che fa Michael: vivere "per procura", osservare le vite degli altri per carpirne le dinamiche e confrontarle con la propria, piatta esistenza. Non solo, ma l'incontro diretto tra Michael e La Testa funge per lui da esperienza "pre-morte", determinando la consapevolezza su tutto ciò che avrebbe voluto essere e fare e di cui, giunto alla fine, prende finalmente coscienza.
Nella loro serie a fumetti, Peter Milligan e Duncan Fegredo delineano un altro personaggio disturbante, ma ideato brillantemente: La Verità, una figura scheletrica abbigliata con biancheria intima femminile, quasi una meretrice che attira i suoi ignari avventori con la promessa di una seducente verità, salvo poi nutrirsi della loro disperazione di fronte all'estrema conoscenza di se stessi. È lei la seconda entità che Michael si trova ad affrontare in Enigma, la necessità di sapere, il bisogno di comprendere la propria identità nonostante sia costellata di ombre che spesso fingiamo non esistano. Il trio di villains tanto grotteschi quanto geniali si compone poi anche della Ragazza Busta, una figura femminile vestita come una busta da lettere, che attraverso il proprio antro tre le gonne spedisce letteralmente gli uomini che vi si infilano, mandandoli a finire inerti in luoghi remoti.
Sembra che essa rappresenti quasi il controllo della donna sull'uomo attraverso la seduzione, da cui Michael non è esente a causa della sua relazione insoddisfacente e che per il protagonista di Enigma racchiude un'ulteriore verità su se stesso, su ciò che per lui la figura femminile rappresenta in realtà e sulla propria identità sessuale. L'Enigma "eroe" (benché eroe in realtà non sia) è l'entità principe in questo percorso: misterioso, mascherato, avvolto in una cappa di fascinoso segreto, è al tempo stesso l'arcano che ossessiona Michael e la risposta a tutti i rompicapi che sono sorti nella sua esistenza. Una risposta dolorosa, difficile da accettare, ma al contempo necessaria come una boccata d'aria. È dunque attraverso i villains (difficile non inserire anche Enigma tra essi) che questa narrazione assume i suoi connotati grotteschi e disturbanti ma sempre brillanti, maturi e intelligenti, capaci di guidarci attraverso le esperienze di Michael Smith in un percorso di conoscenza che anticipa di almeno trent'anni il fumetto LGBTQ+: meravigliosamente visionario.
L'evoluzione di Duncan Fegredo: rivelazioni e sketch
Dalle prime tavole fino a circa metà volume di questa Edizione Definitiva di Enigma, un fatto è evidente: il tratto nervoso, agitato, caotico di Duncan Fegredo si attenua proseguendo nella narrazione per farsi più preciso, dettagliato, sicuro. L'introduzione inserita scritta da Milligan e inserita nella nuova edizione della serie a fumetti contiene a questo proposito un curioso aneddoto:
Una volta, a un panel di una convention di fumetti a cui il team di Enigma ha partecipato, mi è stata fatta una domanda a riguardo e mi sono inventato qualcosa al volo. Ho detto che il cambiamento nei disegni di Duncan era stato un espediente narrativo voluto. Mentre a Michael Smith diventava più chiaro chi fosse, con un aumento della fiducia nei propri sentimenti e percezioni, le illustrazioni volevano riflettere questo. È stata una buona risposta (anche se non propriamente vera). Aveva perfettamente senso.
Inizialmente pare infatti che Fegredo provenisse da una lunga esperienza con i pennelli e tornare ad utilizzare le chine dopo molto tempo fosse un po' difficoltoso: doveva, insomma, ri-prendere la mano. I suoi disegni, che nella loro caoticità e nella loro irrequietezza riescono a riflettere come uno specchio il caos e l'irrequietezza dei protagonisti, si trasformano più avanti in chine più decise e realistiche, attraverso le quali l'autore cattura maggiormente i dettagli, la fisicità dei personaggi, il loro incedere più sicuro verso la conclusione. Nonostante la storia raccontata da Milligan, è difficile non credere alle sue parole: Enigma sembra proprio delineare quella consapevolezza di se che Michael acquisisce man mano e che gli permette di trovare le risposte che cerca, attraverso tavole che via via si fanno meno caotiche, mettono i dettagli al proprio posto e diventano più chiare.
L'evoluzione di Duncan Fegredo in Enigma risulta evidente grazie anche ai numerosi sketch finali, dove la composizione delle sceneggiature mostra il graduale sviluppo delle illustrazioni: un'aggiunta più che gradita che dona autenticità alla costruzione di questa serie a fumetti rendendone visibili i progressi e la crescita. A coronare la chiusura del volume, le bellissime, oniriche e psichedeliche copertine delle diverse issues delle pubblicazioni Vertigo. La copertina attuale è sicuramente più minimal, ma resta sempre elegante e raffinata: non è realizzata con un materiale destinato a durare, ma con il consueto "cartone gommato" e morbido che rivela segni e graffi in men che non si dica (soprattutto sulla colorazione bianca scelta), tuttavia rappresenta un'ottima realizzazione grafica, tanto nella scelta dell'illustrazione (caotica ma fine, bizzarra ma evocativa), quanto in quella del font.
Voto Recensione di Enigma
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
- Visionario, precursore della ricerca identitaria legata alla sfera LGBTQ+ in anticipo di almeno trent'anni;
-
- Grottesco, ma brillante. Eccentrico e onirico, ma maturo e acuto: un graphic novel adulto e geniale;
-
- Villains stupefacenti che non vengono dimenticati tanto facilmente...
-
- ...che incarnano allegorie scomode, ma geniali;
-
- Illustrazioni degne di nota che seguono (volontariamente o meno) il percorso evolutivo del protagonista
Contro
-
- Nessuna nota da segnalare
Commento
Enigma non è una serie a fumetti di supereroi e supercattivi. Di individui dotati di grandi poteri che agiscono per il bene e criminali che diffondono il caos. Di gran lunga avanti per i suoi tempi, fa parte di quella schiera di precursori che, ispirati probabilmente dal post-Watchmen, hanno saputo sfruttare le gabbie del fumetto per incastonare storie in cui chi indossa maschera e costume nasconde una fallibile e talvolta meschina umanità. L'Enigma di Peter Milligan e Duncan Fegredo però fa anche di più: anticipa di decenni il fumetto LGBTQ+, la ricerca di sé che include anche la scoperta della propria identità sessuale, l'accettazione di quelle che potrebbero essere verità scomode su noi stessi. Raccolta nel volume unico dell'Edizione Definitiva di Panini Comics vi è dunque una serie che, inquietante, grottesca, geniale, precorre sui tempi e parla coraggiosamente a chi sta cercando se stesso in questo mondo incerto. È attraverso i suoi villains (difficile non inserire anche Enigma tra essi) che questa narrazione assume i suoi connotati grotteschi e disturbanti ma sempre brillanti, maturi e intelligenti, capaci di guidarci attraverso le esperienze di Michael Smith in un percorso di conoscenza che anticipa di almeno trent'anni il fumetto LGBTQ+: meravigliosamente visionario. Pregno di autenticità il percorso evolutivo di Duncan Fegredo ai disegni: nervosi e caotici all'inizio, precisi e sicuri con l'incedere della narrazione.