Tiziano Sclavi, il papà dell’Indagatore dell’incubo, è da sempre un amante dei video game, tanto da aver definito più volte i videogiochi come dei veri e proprio capolavori che richiedono intelligenza e abilità manuale. Un amore che l’ha portato, tra le altre cose, nel dicembre del 1997, a rendere omaggio “Myst”, il suo video game grafico preferito, nella storia breve “Il mistero dell’isola d’Yd”, pubblicata sul sesto Albo Gigante di Dylan Dog.
Anche inquilino di Craven Road 7, il suo personaggio più celebre, è stato negli anni protagonista di alcuni videogiochi.
Dylan Dog – Le notti della luna piena.
Pubblicato nel 1988 dalla Systems Editoriale, la casa editrice di Commodore Computer Club, la storica rivista sui computer Commodore, fu ispirato al terzo e omonimo numero della Serie Regolare dell’Indagatore dell’Incubo. “Le notti della luna piena” fu la prima e ultima avventura a base testuale per Commodore 64 dedicata a Dylan Dog, in cui i giocatori avevano il compito di scegliere tra diverse scelte e osservare quindi la storia proseguire in un modo o nell’altro, come accade nei bivi dei libro game. Questo videogioco, a differenza di altre produzioni di questo genere per l’indimenticabile home computer degli anni ‘80, vantava la presenza di alcune vignette tratte proprio dal fumetto a cui voleva rendere omaggio, per scandire la progressione della storia.
Il pacchetto includeva inoltre un secondo video gioco intitolato “Dylan Dog e il castello delle illusioni”, un semplice action game con elementi platform che fu realizzato utilizzando il celebre SEUCK (Shoot’Em-Up Construction Kit).
Dylan Dog – Gli Uccisori.
Primo di una serie di titoli realizzati dalla bolognese Simulmondo nel 1992, per Commodore 64, Amiga e PC MS-DOS, anche “Gli Uccisori” si basava su un albo dylaniato, il numero 5 del febbraio 1987. Pregevole dal punto di vista grafico, in particolar modo nelle versioni per PC e Amiga, il gioco era un’avventura dinamica sulla falsa riga di “Another World” e “Prince of Persia”, con in più enigmi ambientali, un inventario per la gestione di oggetti e armi e un grado di difficoltà tutt’altro che mediocre. Rinchiuso in una casa con un gruppo di persone impazzite, l’Indagatore dell’incubo doveva, infatti, combattere a mani nude, con coltelli e la fidata pistola Bodeo modello 1889, i cui proiettili erano però difficili da trovare, per sopravvivere agli spietati nemici. Pubblicato anche in altri paesi europei, ebbe un ottimo successo di vendite, vendendo circa 50.000 copie.
Dylan Dog – Attraverso lo specchio
Secondo titolo prodotto dalla Simulmondo, sempre nel 1992, era, come la prima, un’avventura grafica per PC e Amiga dedicata a Dylan Dog. A differenza dei precedenti la trama del gioco aveva poco a che fare con l’omonimo albo del luglio 1997, e vedeva l’inquilino di Craven Road 7 incaricato di far luce sull’assassinio dell’antropologo Geoffrey Foulkes. L’interfaccia riprendeva le meccaniche classiche del genere, con un puntatore con cui si poteva interagire in diversi modi con gli scenari fino a quando non si entrava in contatto con un elemento determinate per il gioco che era aggiunto all’inventario, dove sulla destra erano elencati tutti i luoghi che era possibile visitare e sulla sinistra tutte le persone coinvolte. Pur non essendo il massimo dal punto di vista grafico, questo videogioco riuscì a fornire un’interpretazione molto fedele di Dylan Dog e dei vari comprimari che appaiono nel gioco, creando a una storia molto appassionante che ebbe un discreto successo anche fuori dai confini italiani.
Le avventure a episodi.
Gli ultimi video game dedicati a Dylan Dog della Simulmondo crearono a una lunga avventura a episodi per PC e Amiga, pubblicati in diciassette capitoli tra il 1992 e il 1993, venduti direttamente nelle edicole. Tutte le uscite, ad eccezione dell’avventura “Il cimitero dimenticato”, nonostante che all’interno dei video giochi non ci fossero riferimenti narrativi agli omonimi albi, riprendevo i titoli di alcune avventure della Serie Regolare. I vari episodi erano strutturati sempre allo stesso modo, con un platform con assest grafici principali e un sistema di combattimento mutato da Dylan Dog. Purtroppo la qualità del progetto non fu delle migliori e non diede i riscontri sperati, ponendo la parola “fine” alla collaborazione tra la Sergio Bonelli Editore e la Simulmondo.
Dylan Dog – Horror Luna Park
Infine, nel 1999, la Rizzoli New Media, NewMediaAround e Bedroom Studio Entertainment, hanno prodotto “Horror Luna Park”, un nuovo video gioco per PC dedicato all’Indagatore dell’Incubo. Caratteristica principale di questo progetto è che non si rifaceva, come accaduto in precedenza, a un albo della collana mensile di Dylan, ma era basato su una sceneggiatura originale di Tiziano Sclavi. Inoltre, sfruttando tecnologie più moderne, gli sviluppatori avevano inserito alcune sequenze tridimensionali e dato, per la prima volta, voce all’inquilino di Craven Road 7 e ai vari comprimari, da Groucho a Bloch, da Morgana a Lord Wells, apparsi nel gioco. La trama vedeva Dylan Dog risvegliarsi in un misterioso Luna Park e senza ricordarsi nulla di come ci fosse finito, andare alla ricerca di una via di fuga. Questo video game, non certo privo di difetti, per l’originalità di alcune soluzioni, tra cui l’alternanza di esplorazioni a base di click e sequenze d’azione, viene a tutt’oggi considerato la miglior produzione video ludica dedicata al nostro Old Boy.
Il mondo di Dylan Dog si è prestato negli anni a numerose produzioni e contaminazioni nel mondo dei gadget.. sono nati orologi, scatole porta oggetti, accendini e centinaia di altri prodotti dedicati all'indagatore dell'incubo pronti ad accompagnare l'appassionato in ogni momento della sua giornata!