Ricordate i librogame? Collane dal nome di “Lupo Solitario”, “Alla corte di Re Artù”, “Sortilegio!” e “Blood Sword” e tutti gli altri; libri di avventura per ragazzi sulle cui copertine svettava lo slogan:“il protagonista sei tu!” Ecco una rapida guida alla riscoperta di queste avventure interattive, che di recente hanno avuto un incredibile rinascimento. E l'Italia è capofila di questo fenomeno a livello mondiale!
Non è morto ciò che in eterno può attendere…
Netflix non ha ucciso la televisione generalista. La tv non ha ucciso il cinema. Il cinema non ha ucciso il teatro. Il teatro non ha ucciso la nonna che racconta vecchie storie attorno alla tavola (e meno male per la nonna!).
Quando un nuovo media – o un nuovo modo di fruirne – entra in scena, spesso si corre ai ripari e si teme la fine del mondo che conosciamo.
Quello che invece spesso avviene è che la nuova tecnologia, dopo una partenza fulminante e l'effetto novità e sorpresa, arriva a mostrare i propri limiti e prende ordinatamente posto accanto ai vecchi sistemi e passatempi, che si adattano, si stringono e fanno posto, volenti o nolenti, al nuovo arrivato.
Succede con i video, succede con la musica, succede con i libri... e succede anche con i giochi e i librigioco!
Cos'è un librogioco, o librogame?
I librigioco, anche conosciuti come librogame, romanzi interattivi o avventure in solitario, sono libri di avventura, spesso dedicati a ragazzi o bambini, suddivisi in decine o centinaia di paragrafi. Il lettore non deve leggerli dalla prima pagina all'ultima, ma è chiamato a saltare di paragrafo in paragrafo in base alle scelte che decide di prendere, o al risultato di combattimenti, prove, lanci di dado e simili.
Alcune storie a bivi sono prive di regolamento e il gioco è tutto narrativo: la sfida è quella di scoprire le tante possibili varianti di una storia. Altri titoli, i librogame propriamente detti, hanno delle precise regole da seguire per affrontare l'avventura e le missioni proposte, che li rendono qualcosa a metà tra un lungo racconto e un gioco di ruolo o da tavolo. Insomma, si lanciano i dadi, si confrontano le abilità del personaggio con il grado di difficoltà delle varie prove, si segnano note ed equipaggiamento sulla Scheda e si combattono terribili nemici secondo procedure ben codificate. Un vero e proprio gioco da leggere, con decine di collane sviluppatesi prima che si diffondessero i videogame in tutte le case. E se finora pensavate che il fenomeno appartenesse agli anni '80... be', è il momento di cambiare idea!
Cinquanta e più librogame in un solo anno!
I librogame e i giochi di ruolo cartacei sembravano in via di estinzione a partire dagli anni '90, con l'arrivo in tutte le case italiane di console, pc e videogame. Per un po', queste novità straordinarie l'hanno fatta da padrone, ma alla lunga anche le forme di gioco analogiche sono tornate a respirare e hanno recuperato il loro posto al sole: dopotutto, ciascuna di esse permette esperienze e gameplay che le altre non possono dare.
Questo posto al sole è ora certamente più piccolo (non siamo più negli anni in cui Lupo Solitario e Fighting Fantasy vendevano milioni di copie e Lex Arcana si trovava in tabaccheria), ma di certo esiste ed è in discreta salute.
E oggi il fenomeno è tornato ad espandersi: dopo un quindicennio di quasi totale scomparsa dagli scaffali, i librogame sono tornati in auge e case editrici vecchie e nuove, grandi e piccole, stanno proponendo titoli classici o inediti, in Italia quanto all'estero. Da questo punto di vista la più grande fiera nerd dell'Occidente, Lucca Comics & Games, è stata la cartina di tornasole perfetta, con oltre cinquanta titoli sparsi per i padiglioni dedicati a giochi, fumetti e narrativa, tra cui una ventina di novità apparse per la prima volta proprio in questa edizione della convention. E allora vediamo a che punto siamo con il rinascimento dei librogame!
Dal primo librogame della storia all'ultima novità!
Il primo librogame propriamente detto è Lo stregone della montagna infuocata, pubblicato in UK nel 1982, portato in Italia poco dopo da una piccola casa editrice oggi scomparsa e capostipite della serie Fighting Fantasy, tradotta in Italia come “Dimensione Avventura” dalla E ELLE di Trieste. Molto di recente questo libro è stato riveduto, corretto e ripubblicato, assieme ai migliori titoli della collana, ed è giunto in Italia grazie a Magazzini Salani.
Allo stesso tempo, a Lucca Comics & Games 2018 è stato presentato in anteprima mondiale l'ultimo capitolo (il 30simo) della fortunatissima saga di Lupo Solitario, alla cui conclusione mancano ormai solo due numeri, che usciranno dopo la scomparsa dell'autore della serie, Joe Dever. Ed ecco quindi che, dopo aver generato giochi di ruolo, boardgame e videogame, i più grandi successi del genere sono tornati freschissimi alla ribalta nella formula originaria: libri da giocare armati di matita, schede e dadi, affrontando i pericoli di mondi fantastici e pericolosi.
Ma se Lupo Solitario e Fighting Fantasy sono “i pezzi da 90” del settore, non mancano tanti ottimi pesi medi: Armenia ha appena tradotto due librogame dedicati a Dungeons & Dragons, il re dei giochi di ruolo, mentre la piccola ma agguerrita Librarsi Edizioni ha riportato in Italia Blood Sword, una serie dove si può giocare in 1-4 persone, e localizzato per la prima volta Terre Leggendarie, il primo librogame open world, che permette di viaggiare avanti e indietro tra più libri e innumerevoli missioni. Non mancano poi le serie horror come Dagon e Choose Cthulhu, che pescano esplicitamente dalle storie di H. P. Lovecraft, la fantascienza di Golgota Blues e Freeway Warrior, il fantasy mediterraneo di Hellas Heroes, e persino i fumettigame: qualcuno ha parlato di Deadpool?
Chicche e sorprese
Quello di Deadpool non è certo l'unico fumettogame in circolazione: l'anno scorso la Sergio Bonelli Editore ha lanciato il suo primo titolo a bivi, A passeggio per Roma, inserito nella collana dedicata a Mercurio Loi, mentre dal 1985 su Topolino non sono mai mancate le storie a bivi, ormai decine, l'ultima delle quali risalente a circa un anno fa. Non sono pochi poi i librogame amatoriali e indie, o quelli destinati unicamente alla versione digitale, come Il consiglio dei topi e Una voce dal passato per Antonio Tombolini Editore, dedicati a un pubblico mainstream.
Discorso a parte per i librigioco app digitali per mobile, da Joe Dever's Lone Wolf, capolavoro dedicato al solito Lupo Solitario, a Tenebra e Abisso, un titolo italianissimo che vanta centinaia di migliaia di download e migliaia di recensioni entusiaste.
Gli appassionati del genere non rimangono neanche senza i crossover con i giochi di ruolo, con le avventure in solitaria create per titoli nostrani come Ultima Forsan, Kata Kumbas e Lex Arcana.
Anche la Mondadori si è lanciata in questa nuova moda, e lo ha fatto non attraverso celebri localizzazioni ma mettendo al lavoro un pool di autori nostrani davvero eccezionali, che firmano così Elementare Watson!, una nuova serie di libri a bivi per ragazzi di genere investigativo, con protagonista il giovane medico che in seguito sarebbe diventato la spalla del celebre Sherlock Holmes. Insomma, una vera e propria invasione di titoli che fanno a gara per farsi notare dagli appassionati, i quali a loro volta sono rimasti estasiati da tutta questa abbondanza.
E per il futuro?
Questo esplosivo ritorno dei librogame non pare fermarsi: le riviste di giochi come IoGioco inseriscono ormai spesso avventure in solitario tra le loro pagine, esistono concorsi piccoli e grandi dedicati ad appassionati e a titoli ufficiali, e sempre più case editrici si lanciano su questi progetti...
Anche la seconda fiera d'Italia dedicata ai giochi, Modena Play, che si terrà ad Aprile, ha già dichiarato il proprio interesse a realizzare un'area dedicata e una serie di attività a tema. Se avevate avuto da ragazzi una passione per questi titoli, ecco questo è il momento adatto per ritornare a coltivarla: i librogame sono tornati e non sono mai stati così belli! Buona lettura e buon gioco!