Dungeons and Dragons – L’onore dei ladri: il finale spiegato

Qual è il finale di Dungeons and Dragons l'onore dei ladri? Abbiamo spiegato tutto quello che dovete sapere sui personaggi del film.

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a cura di Mabelle Sasso

Il finale di Dungeons and Dragons – L’onore dei ladri lascia la porta aperta a nuove avventure per il gruppo di protagonisti? Nel film seguiamo le rocambolesce avventure di Edgin e Holga, a partire dalla loro improbabile evasione fino al loro arrivo nella città di Neverwinter, per ritrovare Kira, la figlia di Edgin che e il loro ex compagno di scorrerie Forge, che grazie all'aiuto dell'inquietante maga Sofina, ha ottenuto la posizione di Lord della città. Sofina si rivelerà presto una minaccia e il gruppo dovrà trovare un modo per salvare Kira e la popolazione di Neverwinter.

Abbiamo analizzato il finale del film adattamento del gioco di ruolo più famoso del mondo (a proposito, qui potete trovare tutto l'occorrente per giocare) che vede nel suo cast Chris Pine, Michelle Rodriguez, Justice Smith, Regé-Jean Page e Sophia Lillis per capire quali elementi sono stati risolti e quali evoluzioni potrebbero intravedersi nel futuro di Edgin e la sua banda di ladri.

ATTENZIONE ALLERTA SPOILER: trattandosi di un articolo che parla esplicitamente del finale di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri vi invitiamo a interrompere subito la lettura qualora non abbiate ancora visto il film.

Dungeons and Dragons – L’onore dei ladri: il finale spiegato

Il finale del film

Nel finale di L’onore dei ladri, i personaggi riescono a salvare Neverwinter dalle mire di conquista dei Maghi Rossi. Durante lo scontro finale con Sofina, il gruppo riesce ad avere la meglio sulla maga grazie anche a Simon, il quale finalmente sembra aver trovato la giusta disposizione per padroneggiare i suoi poteri stregoneschi. La vittoria però giunge a un caro prezzo, perché durante il combattimento Holga viene ferita mortalmente dalla “Spada dei Maghi Rossi” un potente oggetto magico che impedisce l’utilizzo di qualsiasi incantesimo curativo. Edgin decide quindi di utilizzare la Tavoletta del Risveglio, un altro oggetto incantato, per riportare in vita l’amica.

A conclusione degli eventi ci viene mostrata il risveglio di Dagult Neverember, il lord di Neverwiner precedentemente incapacitato da Sofina, che subito dopo stipula un patto benevolo con l’ Enclave di Smeraldo e insignisce gli erori di un’onoreficienza per aver salvato la città e la sua popolazione. Per quel che riguarda Forge, questi viene assicurato alla giustizia da Xenk, finendo in prigione presso la prigione di Revel’s End, la stessa da cui Edgin e Holga evadono in modo rocambolesco all’inizio del film.

L’epilogo del party

Il finale di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri ci mostra il gruppo di avventurieri in equilibrio e con una nuova consapevolezza di loro stessi e delle rispettive convinzioni. Con la conclusione del film tutti i personaggi non si considerano più individui indipendenti, ma accettano e abbracciano pienamente l'appartenenza a qualcosa che all’inizio della storia non sentono proprio e che serve anche a superare, per ciascuno di loro, un conflitto personale che ne impedisce l'evoluzione.

L’Arco narrativo di Edgin

Per tutto il film il personaggio interpretato da Chris Pine è alla ricerca di un modo di resuscitare sua moglia Zia, morta in seguito alla rappresaglia dei Maghi Rossi. Dopo la morte della consorte l’uomo vive un periodo di miseria, alleviato in parte dalle scorribande compiute con la sua banda di ladri, ma nonostante questo, Edgin, rimane un uomo perseguitato dal rimorso. Le cose cambiano quando il gruppo ha la possibilità di rubare un ricco tesoro ed entrare in possesso anche della Tavoletta del Risveglio, un oggetto magico in grado di riportare in vita le persone.

Purtroppo il colpo fallisce ed Edgin finisce in prigione per due anni insieme ad Holga, una persona con cui non solo condividerà tutte le peripezie che si ritroverà ad affrontare per tutto il film, ma anche con cui condivide uno stretto legame affettivo e con cui ha cresciuto la figlia.

Utilizzando la tavoletta su Holga alla fine del film, Edgin non solo dimostra di essere venuto a patti con il suo lutto, ma comprende anche quanto Holga sia importante per lui e soprattutto per la figlia, che vede in lei quanto di più prossimo alla figura materna. L’evoluzione del personaggio ci viene mostrata anche grazie all’apparizione di una libellula azzurra, che compare in diverse scene del film che hanno lo scopo di mostrare l’elaborazione del lutto da parte del bardo.

L’evoluzione di Simon

Uno dei personaggi di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri più significativi, in termini di lore del gioco di ruolo, è lo stregone Simon Aumar. Per un appassionato di D&D basta riconoscere il suo cognome per trasalire, perché si tratta di un elemento che Simon condivide con Elminster Aumar, l’incantatore più potente di tutto il Faerun. Potremmo quindi considerare Simon alla stregua di un “figlio d’arte” vittima di una grandissima sindrome dell’impostore, proprio in relazione di questa illustrissima parentela.

Per capire la risoluzione del suo arco narrativo bisogna spiegare perché la scena della sintonizzazione con l’Elmo della Disgiunzione è così importante. Inizialmente Simon non è in grado di far funzionare l'elmo perché durante il processo di sintonizzazione le sue stesse paure e insicurezze si manifestavano sotto forma di Elminster, ma Simon non riesce a capirlo e pensa che ciò che si para davanti ai suoi occhi sia proprio il suo antenato.

Il punto di svolta però avviene nel mezzo di una situazione disperata, da cui dipende la sua vita e quella dei suoi compagni. Posto davanti a una situazione di vita o di morte il giovane stregone riesce a trovare la forza per contrastare le sue paure, realizzando che ciò che lo bloccava non era la visione del suo antenato, bensì la personificazione delle sue stesse insicurezze. Forte della sua conquistata sicurezza Simon non solo riesce ad essere uno stregone potente in grado di duellare alla pari con Sofina, ma riesce anche a flirtare Doric, che alla fine dell’avventura decide di concedergli un secondo appuntamento.

Doric Holga e Forge

Le due ragazze del party hanno un arco narrativo più lineare e che viene risolto in modo abbastanza didascalico. Holga riesce a risolvere il suo conflitto personale, trovando nel gruppo un rinnovato senso di appartenenza. Doric, dopo aver ottenuto la pace per l’Enclave di Smeraldo, riconosce e supera il suo pregiudizio verso gli umani.

Il finale di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri ci lascia con il tentativo fallito di evasione di Forge. Si può quindi supporre che nel prossimo futuro del truffatore, spogliato di tutti i suoi tesori e il suo potere, vi saranno diversi anni dietro le sbarre. Si potrebbe archiviare qui la questione, tuttavia se il film di Dungeons & Dragons dovesse rivelarsi un successo al punto da ricevere un sequel un suo ritorno potrebbe non essere un’eventualità da scartare totalmente.

Ci sarà un sequel di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri

Posto che al momento Paramount non ha ancora dichiarato se il film riceverà un sequel, questo dipenderà molto dalla resa al botteghino; al momento i riscontri del pubblico e i ricavi del film sono al di sopra delle stime, tuttavia il film è ben lontano dal recuperare i 150 millioni di dollari del budget. Fatta questa premessa, l’ipotesi di un seguito potrebbe aprire la porta a nuovi nemici: Forgotten Realms è un’ambientazione così vasta e ricca di storia e personaggi illustri, che le possibilità sono davvero tante e non si limitano solo al Thay e ai Maghi rossi.

Ovviamente un sequel potrebbe giocare sul sicuro e portare avanti la trama dei Maghi Rossi, con un coinvolgimento ancora più significativo di Szass Tam, ma da conoscitori del gioco ci piacerebbe vedere in Dungeons & Dragons 2 nuove città, come Waterdeeep, Barldur’s Gate o Candlekeep (per citarne tre molto care ai giocatori) e l’introduzione di forze come gli Zhentarim o la Gilda degli Xanathar.

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