Dungeonology: The Expedition è l’ultimo gioco distribuito da Ares Games ed edito da Ludus Magnus Studio, realtà italiana molto attiva (cinque giochi in cinque anni, alcuni dei quali con diverse espansioni) nel campo dei giochi da tavolo e di miniature, con la caratteristica di usare per tutti i suoi progetti Kickstarter come piattaforma di lancio.
"Dungeonology: The Expedition" rappresenta il loro ultimo successo sulla piattaforma di crowndfounding (al momento della stesura dell’articolo mancano solo pochi giorni alla chiusura di un nuovo progetto), avendo raccolto più di mezzo milione di euro a fronte dei 53.000 richiesti, con più di 5.000 partecipanti. Segnaliamo che la recensione in oggetto si riferisce al gioco in lingua inglese ma il prodotto arriverà nel secondo trimestre del 2020 sugli scaffali dei negozi nostrani anche in lingua italiana ad opera di Pendragon Game Studio... se non siete affini alla lingua inglese quindi nessun problema, una piccola attesa e potrete godervi il prodotto localizzato a dovere!
L’ambientazione
Presso l’Università di Rocca Civetta gli studenti lottano strenuamente per presentare la migliore tesi sulle creature che vivono nei dungeon, recandosi impavidi nei più pericolosi della zona, alla ricerca di tutte le informazioni disponibili per scrivere la migliore tesi possibile. Per quanto impavidi, non si addentano da soli nei pericolosi budelli abitati da mostri: sono infatti accompagnati dalle matricole dell’università, fedeli collaboratori da sacrificare alla bisogna (il mondo universitario, si sa, è cinico e crudele). Una volta che saranno state raccolte abbastanza informazioni, sarà possibile sottomettere la tesi all’università e vincere la sfida del Rettore.
Se il concept del gioco è molto semplice e lineare, le meccaniche sono estremamente elaborate e sono stati inseriti moltissimi elementi tesi ad arricchire il gioco, sia in termini di tattica, sia in termini di varietà e di espandibilità (non per niente sono già presenti alcune espansioni).
Meccaniche di Base
Le meccaniche di base di "Dungeonology: The Expedition" prevedono l’esplorazione del dungeon (nel gioco base su tre livelli sotterranei diversi), costruito dinamicamente attraverso l’estrazione casuale di tessere che, affiancate fra di loro, compongono ogni volta un labirinto differente. Ogni stanza del dungeon contiene delle informazioni (sotto forma di cubi) utili per presentare la tesi e può attivare eventi (ad esempio la morte di una matricola, o il movimento di un boss) che influenzano l’andamento della partita. Il compito dei giocatori è studiare gli abitanti del dungeon e raccogliere le informazioni, cercando di non farsi individuare dagli autoctoni (e legittimi abitanti)… e se qualcosa va male, si può sempre sacrificare uno matricola per tentare la fortuna un’altra volta.
Aggiungiamo un po’ di complessità
Diversi sono gli elementi che sono stati utilizzati dagli autori per arricchire la meccanica di base di esplorazione e raccolta informazione in "Dungeonology: The Expedition". In primis tutti i personaggi sono fra loro diversi: ognuno ha un numero diverso di matricole al seguito, un numero diverso di carte a formare la sua mano, una specifica capacità di studio, resistenza alla stanchezza e, soprattutto, abilità speciali uniche. Un’altra caratteristica riguarda la modalità “Exalted”: quando il divario fra i giocatori, in termini di informazioni raccolte, supera un certo limite, i personaggi in svantaggio passano in modalità “Exalted”, acquisendo abilità più potenti e caratteristiche più alte. Questo espediente è particolarmente utile a mantenere l’equilibrio nell’arco della partita.
Le informazioni sono rappresentate da cubi che, sparsi nel dungeon, possono essere raccolti. Esistono diversi tipi di informazione (civiltà, militare, religiosa, ricchezza e struttura sociale) e il loro possesso si traduce direttamente in punti per determinare il vincitore della partita; alcuni cubi sono più rari e quindi più importanti in termini di punteggio. Durante il gioco i cubi possono essere oggetto di diversi effetti e quindi essere persi, regalati, scambiati e rubati da altri giocatori. In alcuni casi è addirittura conveniente mettere in atto tattiche volte non tanto alla raccolta delle informazioni nel dungeon, ma principalmente alla sottrazione dei cubi agli avversari.
Mano a mano che la raccolta di cubi procede, aumenta anche l’abilità di raccogliere nuove informazioni, permettendo così di accedere a cubi più rari o in zone più pericolose. La meccanica di raccolta delle informazioni consiste in un confronto fra un valore di “attenzione” della singola stanza in cui si trovano i cubi, maggiorato da valori che dipendono e dall’avanzamento della partita, e la capacità di muoversi nell’ombra dei giocatori; quest’ultimo viene determinato da un loro valore base, bonus derivanti dalle conoscenze pregresse e da bonus derivanti dalle carte giocate. La meccanica prevede che tutti gli altri giocatori possano intervenire nei tentativi al fine di ostacolare il giocatore attivo.
Un elemento fondamentale in "Dungeonology: The Expedition" sono le carte Trucchetto, ben centocinque e divise in sei tipi diversi. Queste possono essere usate in moltissime occasioni, non solo durante il proprio turno, ma anche durante il turno degli avversari. Oltre ad intervenire direttamente nel processo di raccolta informazioni, possono essere usate per fare azioni speciali, pescare carte, aggiungere matricole al proprio seguito e molto molto altro. Le carte possono avere inoltre due o più effetti diversi fra di loro, che possono essere usati in modi e momenti differenti. Il risultato è una varietà di uso estremamente elevata.
Le matricole
Le matricole sono un elemento importante delle meccaniche di "Dungeonology: The Expedition": ogni giocatore avrà un seguito di matricole che potrà usare (sacrificandole) come meglio crede. Le matricole si radunano fuori dall’università intorno ad un fuoco da campo, in attesa di essere chiamati dagli studenti per esplorare i dungeon. L’attività di rendere disponibili le matricole al grande falò è una meccanica importante del gioco e si svolge attraverso la pesca casuale delle stesse da un sacchetto (che rappresenta l’università). Fra le matricole però sono presenti anche gli aderenti alla Confraternita Omega che osteggia i giocatori: quando viene estratta una matricola omega, tutte le altre in attesa al falò scappano e il giocatore di turno ottiene una carta sfiga, che renderà la sua impresa ancora più difficile (è comunque sempre possibile togliere queste carte, ma ovviamente è un processo che rallenta l’avanzamento verso la presentazione della tesi).
Set-up sempre differenti
"Dungeonology: The Expedition"presenta inoltre una serie di altre idee che permettono di rendere ancora più vario il gioco: in particolare in ogni partita possono cambiare (oltre ovviamente alla conformazione del dungeon stesso) altri tre elementi. Il primo è rappresentato dall’argomento della tesi: elemento definito casualmente, è segreto per i giocatori fino a quando non raggiungono specifici requisiti; ogni tesi ha un punteggio minimo in termini di informazioni e cambia il valore dei singoli cubi nella partita in corso, con un impatto rilevante sull’andamento della stessa. Il secondo elemento variabile è la difficoltà, che invece può essere scelta e determina quanto velocemente sale la problematicità della raccolta delle informazioni e la probabilità di imbattersi nella Confraternita Omega. Il terzo ed ultimo elemento (scelto casualmente) è la Carta Panico, che definisce la modalità di chiusura della partita. Nel momento in cui infatti il primo giocatore presenta la tesi, tutti i personaggi rimanenti vanno in panico ed il gioco accelera enormemente: entrano in campo regole aggiuntive tese a portare la partita ad una chiusura rapida e, spesso, dolorosa.
Competizione
Molte delle meccaniche in "Dungeonology: The Expedition" sono tese ad aumentare lo scontro e la competizione fra i giocatori. L’interazione diretta è un fattore indispensabile per la vittoria e alcune delle abilità speciali dei personaggi sono pensate appositamente per svantaggiare gli avversari. Molte carte sono progettate per mettere i bastoni fra le ruote agli altri giocatori; il loro uso diretto per aumentare la difficoltà di raccolta informazioni altrui è solo l’uso più palese.
Quante regole...
Come è facile intuire "Dungeonology: The Expedition" è estremamente articolato e pieno meccaniche che hanno lo scopo di arricchire le partite e renderle sempre differenti. Il fatto che il manuale sia di ben trentun pagine, sottolinea ulteriormente questo aspetto (nell’articolo sono stati citati solo gli aspetti principali). Questo è sicuramente il punto debole del gioco che, pur non essendo complesso per sé, presenta moltissimi elementi cui prestare attenzione e che possono cambiare nel tempo (a seconda delle condizioni dei personaggi, della partita, della Confraternita, della carta panico e della tesi). Se da una parte il fatto che ogni carta abbia almeno un paio di usi, aumenta la profondità strategica del gioco, dall’altro può creare confusione nel giocatore. Il risultato è che alcune regole si sovrappongono in maniera poco chiara alle altre e la consultazione del regolamento (ed alle FAQ che si trovano online) può continuare anche dopo due o tre partite.
Conclusioni
Dungeonology è un gioco che affascina: il materiale di altissima qualità, la ricchezza di elementi e l’atmosfera ironica e surreale creano un interesse ed un’aspettativa altissima. Il regolamento articolato, lungo e che varia nell’arco della partita smorza sicuramente lo slancio iniziale, lasciando un po’ dubbiosi sul fatto che in effetti tutti quegli elementi servano realmente nell'economia del gioco. L'esperienza si fa più fluida ad ogni partita, ma sicuramente la curva di apprendimento è piuttosto ardua e sono necessarie almeno tre o quattro partite prima di poter giocare in maniera sicura, senza intoppi e senza dover ricorrere al manuale. Le meccaniche di interazione e competizione sono ben studiate e, per gli amanti del genere, rendono la partita decisamente interessante e divertente. Una versione semplificata del regolamento, da affiancare a quella completa, potrebbe ridurre la barriera all’entrata per i giocatori meno esperti, sacrificando solo pochi degli elementi inseriti nel gioco.
Materiali
I materiali di Dungeonology sono fra i migliori possibili: ogni elemento è curato nei minimi dettagli, sia in termini di grafica ed estetica (i disegni, le figure, le icone… tutto è bellissimo), sia in termini di qualità fisica (manuale e scatola patinati, miniature curate e di ottimo materiale). Tutte le plance sono ottenute dalla sovrapposizione di più pezzi di cartone, sagomati in modo da ottenere gli spazi ad incastro necessari per i vari elementi. L’interno della scatola è pieno zeppo di elementi e per ognuno di essi è stato previsto uno spazio apposito dimensionato correttamente. La cura per ogni dettaglio è evidente in ogni singolo elemento del gioco, dando vita ad un gioco che non si può non definire di lusso.
Gioco indicato per
Dungeonology è adatto a giocatori esperti, che non si spaventano di fronte a regolamenti con complessità medio-alta ma soprattutto che necessitano di molta attenzione per via delle continue variazioni nelle meccaniche. E’ anche un gioco estremamente competitivo, che trova la sua giusta dose di passione e divertimento non solo nella definizione di una strategia individuale, ma soprattutto nell’arricchimento della stessa con tattiche di guerriglia atte a bloccare, frenare e sabotare gli avversari. Gli amanti di giochi collaborativi o individuali farebbero fatica a dare il giusto valore al gioco e a tutte le scelte fatte dagli autori nel design delle meccaniche.
In arrivo in lingua italiana
Se non siete a vostro agio con l'inglese ma Dungeonology vi attira e vorreste averlo nella vostra collezione ed intavolarlo con gli amici nessun problema; Pendragon Game Studio ha localizzato al 100% il gioco e l'arrivo nei negozi fisici ed online è previsto per il secondo trimestre del 2020. Una piccola attesa quindi e potrete mettere le mani anche su tutti i componenti in lingua italiana!