Dracula! Ediz. Illustrata, a cura di Franco Pezzini ed edito da Mondadori nella collana Oscar Draghi, è un volume di pregio che raccoglie non solo il noto romanzo scritto da Bram Stoker, ma anche tutta una serie di approfondimenti legati alla figura del Conte Dracula e del vampiro più in generale.
Oltre a ciò, Dracula! Ediz. Illustrata è arricchito anche da alcuni stralci di opere di altri autori, che sempre a Dracula si rifanno, e da una serie di illustrazioni particolarmente evocative.
Dracula! Ediz. Illustrata, l’opera
Il corposo volume di Dracula! Ediz. Illustrata si compone di tre parti principali arricchite da una fondamentale introduzione e da delle utilissime appendici; andiamo dunque a esplorare il tomo più nel dettaglio.
Introduzione
A opera dell’ottimo curatore Franco Pezzini, l’introduzione a Dracula! Ediz. Illustrata è a nostro avviso un passaggio fondamentale per approcciarsi all’opera, che andrebbe assolutamente letto anche da chi, per abitudine o pigrizia, di norma salta introduzioni e prefazioni.
Questa si apre con una breve biografia sull’autore di Dracula, l’irlandese Bram Stoker, che mette bene in luce la genesi del romanzo. Segue quindi un prezioso excursus sulla figura del vampiro “classico”, dalla sua nascita nel 1672 fino all’apparizione di colui che nell’immaginario collettivo diventerà il vampiro per antonomasia: Dracula. Excursus introdotto da una frase di Voltaire che nel ‘700 commentò: “Non si sente parlare che di vampiri”, a dimostrazione di come la figura di queste creature della notte abbia da sempre affascinato il pubblico.
Infine, l’introduzione si concentra sull’eredità del Dracula e su come la figura del non-morto succhia sangue si sia protratta nel tempo, modificandosi e rispecchiando la cultura pop del momento, fino a diventare il vampiro buono e glitterato della saga di Twilight. Ma, citando letteralmente il testo:
“… Dracula, lui, dorme - in attesa di svegliarsi. Già, perché - a concedersi un gioco di parole - il twilight del Twilight, Il crepuscolo della moda avviata dalla saga di Meyer non è un definitivo crepuscolo della figura del vampiro. Che, nella sua ambigua plasticità, si può ormai considerare una sorta di supermetafora del fantastico; e finisce con lo svolgere nella fiction popolare una funzione consolidata di medium per giocare i temi della morte, dell’eros e dell’indecidibilità esistenziale sui più diversi sfondi e motivi di genere. […] E il Conte Dracula, la cui saga vede il tema del vampiro declinarsi in chiave storica e metastorica, di provocazione su un’intera società e su una sua possibile fine, tornerà a sollevarsi.”
Parte prima, il romanzo e dintorni
È un racconto davvero interessante da leggere, alla luce di quanto riportato dal curatore nell’introduzione, per comprendere come l’idea originale sia mutata tra lo stadio embrionale dell’opera e il romanzo definitivo e quanto alcune atmosfere fossero già ben salde fin da subito.
Segue poi, ovviamente, il Dracula vero e proprio, uno dei romanzi gotici per eccellenza su cui non staremo a spendere più di tante parole. Siamo certi, infatti, che la sinossi dell’opera sia ben conosciuta pressoché da chiunque, sebbene forse in alcuni casi mediata da alcune pellicole che sono intervenute a volte anche pesantemente sul romanzo originale. Di questa edizione, ci limiteremo a dire che presenta la traduzione del 1979 di Francesco Saba Sardi ed è piacevolmente annotata dal curatore.
Parte seconda, il resto del canone
Nella seconda parte del volume troviamo tutta una serie di approfondimenti legati al romanzo e alla sua genesi, interessantissima lettura per chi volesse affrontare Dracula da un punto di vista più analitico e letterario.
In questa sezione, infatti, si trova una breve panoramica su ciò che è da considerarsi “canone”, tra prime edizioni, edizioni con modifiche (soprattutto quelle edite nelle colonie britanniche), adattamenti teatrali e quant’altro. Punto di partenza per chi volesse intraprendere uno studio approfondito in materia, Franco Pezzini riporta anche tutta una serie di appunti di Bram Stoker sulla trama del romanzo e sulle ricerche effettuate per la sua stesura.
Continuando in questo senso, il curatore presenta anche ciò che il romanzo avrebbe potuto essere, basandosi sui numerosi rimaneggiamenti che l’opera ha subito nei suoi sette anni di gestazione. Segue poi un’interessante analisi dei vari personaggi che si muovono tra le pagine di Dracula, così come dei luoghi che fanno da sfondo alle vicende, passando dalla misteriosa Europa dell’est al civile Occidente. Parimenti importante per chi volesse approfondire l’argomento, è la sezione in cui il Pezzini cita, in una vera e propria bibliografia, le varie fonti che furono di ispirazione per la stesura del romanzo, come si può desumere dalle note dell’autore.
Questa parte, infine, si conclude con una sezione particolarmente simpatica e golosa. Nel Dracula, Jonathan Harker più volte riporta nel proprio diario un qualche piatto tipico che ha gustato nel suo viaggio verso il castello del Conte o addirittura nel castello stesso, esprimendo il desiderio di ottenere la ricetta per la propria fidanzata Mina. Il curatore di questa edizione, quindi, va in aiuto del protagonista e riporta, per la gioia del lettore che ama sperimentare, tutta una serie di ricette tradizionali dei piatti nominati nel romanzo.
Parte terza, dal canone agli apocrifi
Le appendici
Dracula! Ediz. Illustrata si chiude con due appendici altrettanto interessanti quanto il resto del materiale redatto da Franco Pezzini e di cui abbiamo abbondantemente parlato finora. La prima, Sinfonie d’orrore, è una ricchissima filmografia sulle pellicole, le serie tv e l’animazione incentrate su Dracula e i vampiri in genere, suddivisa per “periodi storici”. È curioso, infatti, come da questo excursus filmografico emerga come i prodotti vampireschi seguano periodi ciclici trentennali di espansione, assestamento e contrazione.
La seconda appendice, I think it better that you should have a key to the library, presenta una corposissima bibliografia sulle edizioni storiche del Dracula, sulle altre opere di Bram Stoker, sulla critica sul romanzo e sulla saggistica riguardante il personaggio del Conte, il Dracula storico e la filmografia.
Dracula! Ediz. Illustrata, editorialmente parlando
Dal punto di vista editoriale, con Dracula! Ediz. Illustrata ci troviamo di fronte a un ottimo prodotto, come generalmente capita con i volumi della collana Oscar Draghi di Mondadori. Il tomo è infatti rilegato con una resistente copertina cartonata rigida e presenta ben cinquecentotrentuno pagine in carta economica di buona grammatura, che non teme di essere sfogliata e colorata di nero sula costa, cosa che rende il volume particolarmente evocativo e lo fa rifulgere.
Anche dal punto di vista estetico, infatti, Dracula! Ediz. Illustrata offre il meglio di sé. La copertina spicca per i colori e il lettering utilizzati e non far rimpiangere la mancanza di un’illustrazione, che anzi avrebbe perfino potuto stonare. Anche l'interno della copertina spicca per bellezza, grazie ai colori usati.
L’utilizzo delle parole nella copertina e il loro andamento irregolare nella sua simmetria sembra quasi riportare un concetto di lucida follia, un po’ come se il lettore si ritrovasse nella mente di Renfield, il personaggio folle “servo” del Conte nel romanzo. Questo utilizzo delle parole ritorna anche in alcune delle illustrazioni in bianco e nero contenute nel volume, dal tratto particolare e molto evocativo che a nostro avviso restituiscono magistralmente l'idea di "follia".
Le immagini a corredo del testo, però, non sono solamente disegni, ma presentano anche un mélange di fotografie d’epoca, stampe, litografie e acqueforti. Tutto ciò restituisce al volume un aspetto ancor più gotico che riesce pienamente a calare il lettore nell’atmosfera del romanzo.
A voler essere estremamente pignoli e a voler cercare un difetto a tutti i costi, possiamo dire che a nostro avviso l’impaginazione non è sempre delle migliori e potrebbe risultare poco piacevole ad alcuni lettori.
Un libro rivolto a…
… A tutti, ovviamente! Se ci fosse ancora qualcuno, là fuori, che non ha letto Dracula, questa è sicuramente l’occasione giusta per rimediare a questa mancanza: scoprirebbe un bellissimo romanzo impreziosito da una più che gustosa serie di contorni.
Azzardiamo a dire che Dracula potrebbe benissimo essere anche una lettura per avvicinare al genere gotico e horror anche un pubblico di lettori piuttosto giovani (chi scrive lo lesse per la prima volta ai tempi della seconda media, un Pocket Longanesi di quando era giovane suo papà); trattandosi di un libro di fine Ottocento, anche le scene più macabre, cruente o pruriginose sono all’acqua di rose se paragonate a ciò a cui i ragazzi sono quotidianamente esposti dai media contemporanei.
Consigliamo Dracula! Ediz. Illustrata anche a chi dovesse aver già letto il romanzo o possederne una copia, i testi del curatore Franco Pezzini offrono una lettura critica che potrebbe essere mancata in precedenza e le varie illustrazioni donano alla lettura quel pizzico di piacere in più che altre edizioni non hanno.
Conclusioni
Da quanto analizzato finora, emerge chiaro come questo Dracula! Ediz. Illustrata sia un volume di più che buona qualità e un acquisto estremamente consigliato. I vari testi di Franco Pezzini a corredo dell’opera sono infatti un valore aggiunto a un già pregevolissimo e iconico romanzo, così come il comparto grafico e artistico che dona al tutto un particolare pregio, degno di nota.
Proprio i testi del curatore potrebbero invogliare il lettore ad approfondire maggiormente l’affascinante tema dei non-morti e fargli scoprire tutta una serie di altre opere letterarie e saggistiche da consultare per poter affermare di sapere proprio tutto sul Conte Dracula e i vampiri e sul perché continuino a esercitare un macabro fascino particolare in tutti noi.