Dr. Stone, il nuovo "granitico" successo del panorama manga!

L'umanità è collassata, intrappolata da un guscio di pietra frutto di un misterioso fenomeno mondiale, e toccherà a Senku e Taiju, due liceali risvegliatisi dopo un sonno di oltre 3000 anni, riportare la vita sulla terra. 

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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Per parlare di Dr. Stone è importante una premessa, onde scongiurare l'idea che si tratti dell'ennesimo shonen che prende spunto dai grandi classici del presente e del passato, da One Piece a Shaman King, sino ovviamente a sua Maestà Dragon Ball.

Questo non è l'ennesimo shonen tutte botte a cui siamo, di solito, abituati. Non ha la volontà di essere una pubblicazione “di mezzo”, ovvero quell'inserto tutto sommato minore che si frappone tra le uscite più blasonate. Dr. Stone è un progetto a tutto tondo, concepito da chi ha smesso di essere esordiente da un bel po', e per altro con ottimi risultati.

Si tratta infatti del frutto di una collaborazione sfiziosa ed intrigante, tra Mujin Park, in arte Boichi, ovvero l'estatico disegnatore arrivato al successo con Sun Ken Rock, e di Riichiro Inagaki, il cui Eyeshield 21 ha esplorato con successo un campo dello sport raramente toccato dal panorama manga (e pertanto rischiosissimo), ovvero quello del football americano.

Dr. Stone, dunque, nasce già come un progetto di razza, ed infatti non ci ha messo poi molto (meno di 7 numeri) a conquistarsi in Giappone una fama sufficiente da giustificare l'inizio dei lavori per una trasposizione anime che, di norma – ma non sempre s'intende – è indice comunque di una certa qualità.

La storia è quanto mai particolare, e difficilmente si potrebbe intuire qualcosa guardando la copertina del primo albo. Su tutto il mondo, di punto in bianco, si abbatte una strana calamità. Una luce intensa, come successiva ad un'esplosione, investe tutto il globo, e praticamente ogni essere umano del mondo finisce per essere trasformato in una statua di pietra. Il racconto a questo punto passa direttamente all'anno 5738, dove un ragazzo giapponese, Ooki Taiju riesce a svegliarsi dal suo involucro di pietra, scoprendo che il mondo è andato avanti, come prevedibile, senza gli esseri umani. I rimasugli della civiltà passata sono pochissimi, e ovunque ci sono “statue”, spesso in pezzi, degli altri esseri umani coinvolti dalla calamità. Taiju, di buon cuore ma non certo una cima, si imbatte ben presto in Senku, suo compagno di liceo, risvegliatosi sei mesi prima, e dalla brillante mente scientifica. Senku non è un uomo d'azione, ma è un vero e proprio genio scientifico, e disponendo ora della caparbietà e della forma fisica atletica di Taiju, decide di attuare insieme a questo un piano per ripopolare il mondo cercando, innanzitutto, un metodo per risvegliare gli esseri umani dal loro sonno di pietra.

Questa è in sintesi la trama di Dr. Stone, almeno nella sua premessa del numero 1, coronato per altro dallo stile artistico di Boichi, capace di rendere intrigante anche la tavola più banale sebbene, specifichiamolo, si parla di un artista che ha un mordente invidiabile nella costruzione delle inquadrature e, soprattutto, delle scene d'azione.

Dr. Stone è dunque la storia di un'umanità ormai allo sbaraglio, praticamente estinta, la cui storia si sviluppa di pari passo alle conquiste scientifiche che il duo, specie grazie all'ingegno di Senku, riusciranno a conquistare nonostante ci si trovi praticamente ad una nuova età della pietra.

I mezzi limitati del duo, uniti ad una natura quanto mai selvaggia e primitiva, creano situazioni interessanti, complice la sostanziale inadeguatezza dell'uomo comune dinanzi alla violenza della natura, che richiederà a Senku e Taiju di cacciare, pescare, ma anche di ripartire dalle basi della civiltà umana, sintetizzando componenti chimiche da elementi naturali.

La bravura di Inagaki ai testi è dunque quella di non rendere le situazioni realistiche, per quanto sia sempre presente una componente a dir poco fantastica, le scoperte di Senkuu sono sempre riconducibili a spiegazioni scentifiche concrete, artificiose sì, ma effettivamente realistiche.

Questa particolarità conferisce a Dr. Stone, a differenza anche di punti di riferimento illustri come One Piece, un carattere del tutto inedito, fondandosi non tanto sul tipico artificio narrativo del “nemico più forte” ma più che altro sulla scienza, sul rapporto complicato tra uomo, natura e sopravvivenza, e su questioni morali solo apparentemente banali. I due, per dire, avranno come progetto quello di risvegliare tutta l'umanità sopravvissuta sotto la scorza di pietra, ponendosi il problema di cosa succederà quando gli uomini cominceranno a tornare alle vecchie abitudini di sovranità e sottomissione dei deboli.

Non solo, a differenza di molti shonen concentrati più che altro sullo scontro fisico, o sulla prospettiva di raggiungere un obiettivo di carattere emotivo (vincere un campionato, diventare il più forte del mondo, ecc), Dr. Stone mette al centro di tutto l'uomo e la sua fragilità, che può essere superata solo attraverso il ragionamento e la collaborazione.

Già solo con il primo volume, e con l'introduzione di due comprimari molto distanti tra loro (ma non facciamo spoiler) Dr. Stone getta le basi di una trama intrigante e stratificata, in cui alla base di tutto resta la scienza, lo sforzo scientifico ai fini della sopravvivenza e, in ultima istanza, la necessità dei due protagonisti principali di farsi forza a vicenda come possono, onde non soccombere alla natura, straordinaria protagonista del racconto e delle tavole di Boichi che, seppur lontano dallo stato di grazia di Sun Ken Rock, si dimostra come sempre un autentico fuoriclasse del disegno, complice il suo particolarissimo stile che sintetizza, forse ora più che mai, il tratto tipico e quasi spigoloso del manhwa koreano, con le rotondità più tipiche del manga giapponese.

Dr. Stone 1 è da poco in fumetteria, e su Amazon è ancora possibile reperire la sua variant edition da collezione, un piccolo sovrapprezzo per un'edizione comprensiva anche di poster!
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