Di nuovo noi, recensione del corto musicale su Disney+

La recensione de Di nuovo noi, il nuovo corto che parla di musica e amore, disponibile su Disney+ dal 4 giugno.

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a cura di Francesca Sirtori

Che i corti Disney riescano a raccontare in una manciata di minuti una storia densa di emozioni, è un fatto ormai noto ai più, soprattutto a coloro che come noi si stanno appassionando a queste storie che la piattaforma Disney+ ci regala con un ritmo quasi costante, per non dire sostenuto. Ed è proprio di ritmo che si parla, quello del cuore e quello della danza, nel nuovo titolo Di nuovo noi (Us again in originale), disponibile dal 4 giugno in streaming. Abbiamo visto questa breve storia realizzata dal regista e sceneggiatore Zach Parrish, in cui domina soltanto la musica e l'espressività dei protagonisti e dei luoghi. Brad Simonsen, produttore associato di Big Hero 6, Zootropolis e Ralph Spacca Internet, è il produttore, mentre Jennifer Lee, chief creative officer di Walt Disney Animation Studios, è la produttrice esecutiva. Siamo stati spettatori di un racconto pregno di simbolismo che vale la pena di scoprire insieme a noi nella nostra recensione.

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Di nuovo noi, parola alle emozioni

Siamo in una metropoli colorata, vivace e dal ritmo pulsante, ma l'atmosfera sembra essere diversa all'interno delle quattro mura dei due protagonisti de Di nuovo noi. Un uomo anziano e sua moglie, anch'essa non più nel fiore degli anni, sembrano aver perso la gioia di vivere, trascorrendo nella noia soporifera la propria quotidianità, ricordando e rimpiangendo i bei tempi andati, quando ancora sapevano, e potevano, ballare.

Arriva però quasi subito "il miracolo": la pioggia, e in senso più esteso l'acqua, che ancora una volta simboleggia la rinascita e il rinnovo che tanto ci auspichiamo nei momenti più difficili e tristi, proprio come quello vissuto dalla coppia. E così, affacciandosi al balcone di casa, il marito si ritrova ringiovanito e pieno di energie. Accompagnato dalla moglie in questa notte magica e unica, riscoprono la loro passione  giovanile per la vita e l’uno per l’altra, mentre gli anni svaniscono e la gioia di ballare li trasporta attraverso l’emozionante paesaggio urbano della loro giovinezza.

Torna il ricordo d'antan della vita "precedente" e le loro ambizioni, ma nulla dura per sempre, even cold (November) rain, per dirla parafrasando i Guns'n'Roses: cosa succede quando la pioggia scarica il suo scroscio, e i due si ritrovano a vestire i panni della vecchiaia che attende inevitabilmente chiunque riesca a vivere abbastanza a lungo?

Una danza di colori e di discorsi inespressi

Di nuovo noi è un inno breve, ma intenso alla vita, al carpe diem, alla bellezza della gioventù e della nostalgia del ricordo che stringe il cuore in una morsa difficile da sciogliere, e che ricorda a tratti alcune scene dell'acclamato titolo La La Land. Il regista e sceneggiatore Zach Parrish, già capo dell’animazione per Big Hero 6 e regista di Puddles, del programma Corto Circuito di Disney Animation, ha attinto a temi personali, osservazioni familiari e all’amore per la danza, per la realizzazione di questo prodotto. Per riuscire al meglio nell'impresa, ha coinvolto i premiati coreografi e ballerini Keone e Mari Madrid (campioni di World of Dance) e ha chiamato a rapporto anche l’acclamata compositrice Pinar Toprak (già coinvolta nella realizzazione della colonna sonora del film Captain Marvel) per creare questa sperimentale storia fantastica musicale.

https://www.youtube.com/watch?v=ZY4G6iADrA8

Il risultato, come possiamo evincere anche solo dai nomi coinvolti, è davvero ottimale e degno di essere visto da chiunque sia alla ricerca di un'esperienza quasi sensoriale, oseremmo dire, e per restare nel campo delle sperimentazioni non possiamo non citare un altro progetto del 2020 degno della nostra attenzione, Zenimation, dove i cinque sensi facevano da padroni in ciascuna puntata del ciclo di corti. Ricordiamo inoltre quanto Disney stia investendo sempre più nel confezionamento di titoli davvero brevi, uno per tutti Bao o Wind, ma in grado di esprimere sensazioni ed emozioni parecchio intense, raccontando storie dove si dimostra ancora una volta che il dialogo è quasi sopravvalutato. Basta il "non detto".

Infine in Di nuovo noi vengono cavalcate due tendenze molto importanti: la prima è quella introdotta in Soul, ossia l'attenzione alla musica e alla dimensione quasi "extracorporea" in cui chi la ascolta o la suona riesce ad arrivare, viaggiando letteralmente in un mondo parallelo a quello grigio e sottotono che ci appare di fronte agli occhi. La seconda invece è l'attenzione rivolta all'inclusione di personaggi appartenenti a razze ed etnie solitamente poco presenti nei prodotti dell'entertainment a livello mondiale e nelle produzioni di case e compagnie occidentali. Anche in questo caso infatti la coppia è composta da una donna di colore e da un uomo dai tratti asiatici, favorendo e promuovendo la comparsa di personaggi non sempre illuminati dalle luci della ribalta.

In conclusione

Di nuovo noi è un corto che, in soli sei minuti, riesce a condensare parecchie simbologie e altrettanti significati che lo rendono un mix esplosivo degno di essere guardato. Il ritorno ai bei tempi, il viaggio nella fantasia e nelle emozioni, il simbolo del tempo che scorre e cambia la propria corporeità, ma non scalfisce il sentimento e il legame che nel profondo unisce una coppia, nonostante la vecchiaia. Non meno importanti l'alternanza di una città colorata e viva accanto a un salotto polveroso, il tutto raccontato da un susseguirsi di sguardi complici e decisamente espressivi, che rendono questo corto una storia struggente, emozionante e una lezione di vita da portarci a casa anche questa volta.

Non importa quanto tempo sia passato e quanto il nostro fisico riesca a darci il supporto che vorremmo: ciò che conta non è essere giovani nel corpo, ma young at heart, giovani nello spirito e nella mente, sempre alla ricerca della forza di volontà che ci porta a superare ogni ostacolo.

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