Demon Slayer: perché è così popolare?

Una teoria vuole spiegare perché Demon Slayer è così popolare in Giappone e non solo.

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a cura di Beatrice Villa

Il manga di Demon Slayer di Koyoharu Gotōge, edito in Italia da Edizioni Star Comics, come ben sappiamo, ha avuto un successo incredibile fin dalla sua prima uscita, successo che è aumento con la messa in onda della prima stagione dell’anime ed è salito alle stelle con il suo primo lungometraggio Demon Slayer: Mugen Train.Uscito nelle sale cinematografiche giapponesi lo scorso anno il film ha stabilito un record dopo l’altro, guadagnando centinaia di milioni di dollari. Da quando è uscito nei cinema del Nord America, è stato persino in grado di superare Mortal Kombat della Warner Bros. e, con la seconda stagione dell'anime che uscirà sul piccolo schermo entro la fine dell'anno, è chiaro che il franchise diventerà ancora più popolare.

Ma quali sono i motivi dietro a questo strabiliante successo che ha avuto Demon Slayer? Ce li spiega l'utente di Twitter Art-Eater in un divertente mini fumetto.

Demon Slayer: un manga ricco di analogie “paterne”

Secondo Art-Eater Demon Slayer è diventato così popolare in parte grazie a una serie di analogie "paterne" presenti in tutta la serie.

È da molto tempo che i giapponesi sono esausti dalle pressioni sociali e lavorative. Certo, vivono una vita facile sotto molti aspetti, ma per mantenere un certo stile di vita, servono anche parecchi sforzi che spesso vanno a pesare non solo fisicamente ma anche psicologicamente. Talvolta il desiderio di scappare da tutte le responsabilità del mondo adulto è troppo forte e l’unica cosa che si vorrebbe fare è ritornare bambini. In questo caso, Zenitsu è il personaggio più simile a un bambino e forse proprio per questo è uno dei più popolari in Giappone.

Da questo punto di vista Demon Slayer è stato come una ventata di aria fresca per tutti quegli adulti, genitori e non, troppo stressati dalle richieste della società. Nel manga, Tanjiro si comporta come un genitore nei confronti di Nezuko, Inosuke e Zenitsu, spronandoli e non proiettando su di essi i propri desideri e aspettative, anzi, succede spesso il contrario, soprattutto da parte di Zenitsu che cerca in ogni modo di scappare dalle proprie responsabilità di Demon Slayer rifugiandosi dietro la protezione di Tanjiro. Allo stesso modo, in Demon Slayer: Mugen Train, Rengoku si comporta come padre nei confronti di Tanjiro, spronandolo a non arrendersi e lodandolo, insomma, infondendogli tanta autostima.

Negli altri tipi di shounen manga, quali Dragonball, non è raro che nemici sempre più forti appaiano uno dopo l’altro. Al contrario Demon Slayer è un manga in cui personaggi che simboleggiano le figure materne e paterne compaiono uno dietro l’altro. Ogni personaggio è circondato dall’amore di una madre e di un padre, che ricordano costantemente ai protagonisti quanto si sono impegnati, quanto sono stati coraggiosi e quanto essi siano orgogliosi di loro. Insomma, è come se si potesse respirare un aurea confortevole e rilassante.

Quello che i lavoratori e i genitori giapponesi vogliono è qualcuno che sia gentile con loro e che li sostenga nelle fatiche della vita quotidiana. E questo è quello che trovano in Demon Slayer. Quello che i personaggi della storia creata da Koyoharu Gotōge fanno è semplicemente supportarsi a vicenda. Semplificando possiamo quindi vedere Inosuke e Zenitsu come dei bambini che cercano il conforto del padre, ovvero Tanjiro il quale a sua volta però non è solo ma sostenuto da Rengoku il quale a sua volta è confortato dalla madre.

Insomma, Demon Slayer è una manna dal cielo venuta in soccorso di tutti quei giapponesi che non riuscivano più a sopportare lo stress e le richieste della società lavorativa.

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