Delta Green: Impossible Landscapes, scritto dall’autore e illustratore Dennis Detwiller e pubblicato da Arc Dream Publishing, è un corposo manuale per il gioco di ruolo Delta Green in cui è contenuta un’alienante campagna che porterà i personaggi dei giocatori a doversi confrontare con l’orrore e la follia rappresentati da Il Re in Giallo, opera teatrale in due atti che fa impazzire chiunque la legga o ne veda la rappresentazione.
Strutturata su quattro avvincenti avventure che coprono un arco temporale piuttosto ampio, Delta Green: Impossible Landscapes è un’opera davvero immensa che saprà regalare ai giocatori mesi e mesi di orrore surreale con cui fare i conti, senza risparmiare i Master che non potranno non sentirsi coinvolti nella struttura della storia e catturati tra le pagine del manuale. Qual è la reale realtà? I folli sono davvero tali o sono forse gli unici sani? Queste e altre domande non potranno che scaturire nelle menti di chi gioca e di chi il gioco lo conduce, ma non sarà sempre saggio cercarne a tutti i costi le risposte.
Delta Green: Impossible Landscapes, così come il gioco di ruolo Delta Green di cui è espansione, è disponibile solo in lingua inglese. Al momento è uscito sul mercato nella sola versione digitale in formato PDF, l’arrivo delle copie fisiche è previsto per il mese di maggio 2021. Preordinando una copia fisica, si riceverà immediatamente quella digitale.
Trattandosi di una campagna estremamente avvincente, in questa recensione eviteremo quanto più possibile gli spoiler, andando a focalizzarci sulle sensazioni e le atmosfere da essa evocate più che sulle vicende di gioco.
Delta Green: Impossible Landscapes, il surreale fa breccia nella realtà
Esistono diverse tipologie di orrore, ognuna delle quali è in grado di evocare molteplici emozioni diverse, tra cui ad esempio paura, terrore, ansia, disgusto, disagio, disperazione. Uno dei generi di orrore più incisivi e disturbanti, però, è quello in cui tutto sembra essere normale e mondano, se si eccettuano quei piccoli particolari fuori posto che lasciano chi lo vive incerto sulla realtà che sta esperendo e sul suo posto in essa, una momentanea convinzione che in qualche modo qualcosa sia semplicemente sbagliato.
Sebbene non sia un orrore dirompente come quello suscitato da una ghost story o da una pellicola splatter, questo tipo di terrore si insinua subdolamente nel profondo, arrivando fino alla bocca dello stomaco, lasciando dietro di sé sensazioni di meraviglia e di straniamento. Nell’animo di chi vi assiste resta una sensazione viscerale che nel mondo ci sia qualche segreto o verità nascosta e che sia in qualche modo possibile, se si tenta con la giusta convinzione, dare una fugace occhiata dietro le quinte della realtà, anche solo per un momento.
Delta Green: Impossible Landscapes accompagna Master e giocatori in un dolce tuffo nel surreale. Momento dopo momento, la realtà lascia il posto al surreale, quasi impercettibilmente, e i partecipanti alla campagna saranno inesorabilmente spinti lungo un’inarrestabile spirale discendente fino a giungere sulle sponde del lago Hali e tra le vie della città perduta di Carcosa, dove tutti i segreti saranno messi a nudo.
È estremamente importa, a nostro avviso, sottolineare anche come la figura del Re in Giallo e tutta la mitologia che gli ruota attorno siano presentati in Delta Green: Impossible Landscapes in modo sostanzialmente diverso e più filologico rispetto a ciò cui la maggior parte dei giocatori è abituata, a causa di altri prodotti che si rifanno per lo più alla visione dei Miti di Cthulhu e di Hastur tramandata da August Derleth, ben lontana da quella di Robert W. Chambers (l’autore de Il Re in Giallo) e Lovecraft.
Per avere un’idea più precisa di cosa i giocatori possono aspettarsi, riportiamo un breve estratto dall’introduzione della campagna:
Delta Green: Impossible Landscapes si concentra su orrori surreali come quelli che si trovano in The OA, The Shining, Twin Peaks, Jacob’s Ladder (Allucinazione perversa, in italiano), Lost Highway (Strade perdute, in italiano) e The Ninth Configuration (La nona configurazione, in italiano). Gli Agenti affrontano mostri, ma i mostri peggiori vengono dalle profondità della mente umana. Queste minacce sono infinite come l'immaginazione e inconsistenti come il fumo. Sono più letali di qualsiasi antico dio lovecraftiano addormentato.
Delta Green: Impossible Landscapes, l’opera
Delta Green: Impossible Landscapes si apre con un’interessante prefazione di John Scott Tynes, uno degli autori del Delta Green originale del 1997 e autore dell’espansione Delta Green: The Labyrinth per l’odierna edizione di questo gioco di ruolo, che narra di come questa campagna sia il prodotto di quasi trent’anni di lavoro da parte dell’autore, Dennis Detwiller. Segue poi una fondamentale introduzione di una dozzina di pagine che illustra la struttura della campagna, definisce cosa sia l’orrore surreale e fornisce suggerimenti e strumenti per presentarlo e gestirlo in gioco. Oltre a ciò, presenta anche una nuova meccanica di gioco funzionale alla campagna, di cui non parleremo poiché rappresenterebbe un grosso spoiler. Ci limiteremo semplicemente a dire che è una meccanica davvero ben congeniata e perfettamente integrata all’interno della storia, tanto da risultare pressoché invisibile per i giocatori, Master escluso.
Seguono quindi le quattro avventure che compongono la vera e propria campagna di Delta Green: Impossible Landscapes. La prima avventura, Night Floors, è la riedizione, opportunamente aggiornata e ampliata, dell’omonimo scenario apparso nel 1999 nell’espansione Delta Green: Countdown, per la precedente incarnazione di questo gioco di ruolo. Non temete, però, anche chi avesse già avuto modo di giocarla potrà tranquillamente cimentarsi nuovamente con gli orrori da essa presentati, poiché se è vero che la trama di base rimane pressoché la medesima, la storia è stata talmente ampliata da passare dalla dozzina di pagine della sua prima incarnazione alla settantina di quella odierna.
Quella che in origina era un’avventura ricca di atmosfera e che stravolgeva la realtà, è sempre sembrata in qualche modo incompiuta, senza una vera e propria conclusione soddisfacente. In Delta Green: Impossible Landscapes, Night Floors viene inserita come atto di apertura di una campagna molto più ampia, risultandone l’incipit perfetto.
La seconda avventura presente nella campagna, A Volume of Secret Faces, gli Agenti dei personaggi si troveranno di fronte a uno scenario ampio e profondo. L’avventura è ricchissima di materiale e i Master non dovranno spendere tempo aggiuntivo per rimpolpare eventuali dettagli periferici, poiché possiamo tranquillamente affermare che praticamente tutto è già stato preso in considerazione e che proprio alcuni di quei dettagli marginali si riveleranno essere alcuni dei momenti più da brivido per i giocatori.
Tuttavia, Delta Green: Impossible Landscapes è una campagna al contempo sia lineare che non lineare, di conseguenza, richiederà una certa flessibilità e capacità di improvvisazione da parte del Master, per adattarsi alle scelte dei propri giocatori, oltre a una conoscenza profonda della campagna. Tale impegno sarà comunque ripagato durante le sessioni di gioco dalle espressioni ed esclamazioni dei partecipanti.
Like a Map Made of Skin, la terza avventura, l'azione aumenta e le cose diventano davvero surreali. In un mix di orrore innaturale e di mondana paura data da un combattimento letale, questo scenario, il più breve tra i quattro che compongono la campagna, rappresenta un po’ un punto di sosta per i giocatori, in cui rifiatare prima di procedere fino al culmine della storia, nell’avventura successiva. È l’avventura ideale in cui inserire eventuali missioni secondarie, se il Master dovesse sentirne la necessità.
The End of the World of the End, il quarto scenario, rappresenta il momento in cui tutto ciò che ha contribuito a ostacolare e guidare i personaggi dei giocatori fino a questo punto raggiunge il culmine. I dettagli costruiscono un mondo che sembra al contempo reale e inconoscibile e le vicende e le esperienze vissute dai personaggi porteranno a una diversa rivelazione personale, a un diverso finale o a una diversa comprensione per ciascuno di loro.
A conclusione del manuale, un’esaustiva sezione di appendici in cui vengono descritte in dettaglio tutte le entità, gli artefatti, i tomi e i rituali innaturali presenti nella campagna. Infine, Delta Green: Impossible Landscapes viene fornito anche di un secondo PDF di cinquantasette pagine, pieno zeppo di handout da stampare e consegnare ai giocatori.
Dal punto di vista editoriale
Editorialmente parlando, Delta Green: Impossible Landscapes è un prodotto di livello assolutamente elevato. Avendo al momento potuto visionare soltanto la versione digitale del manuale, non possiamo spendere parole sulla qualità dei materiali e della rilegatura delle trecentosessantotto pagine che compongono il manuale, ma siamo certi che il volume fisico manterrà l’altissimo standard che Arc Dream Publishing ha profuso nelle altre pubblicazioni della linea editoriale di Delta Green.
Il layout e la grafica del libro sono magistrali e in linea con i prodotti precedenti, con qualche ulteriore abbellimento che conferisce al tutto un'aria di mistero, come se il volume stesso della campagna fosse caduto sotto l'influenza corruttrice del Re in Giallo. È quasi un peccato che i giocatori non possano ammirarlo, se non a campagna conclusa, poiché aggiunge contesto e sapore all'orrore che scaturisce dal testo scritto. Il fatto che Dennis Detwiller, l’autore, sia anche un ottimo artista e abbia curato personalmente l’aspetto visivo dell’opera aiuta non poco. Ogni pagina mostra la precisa attenzione ai dettagli che serve a creare il tono appropriato per la campagna. Ogni pagina nasconde piccoli indizi e dettagli, oltre a bellissime illustrazioni. Tutto ciò, spinge il lettore a immergersi sempre più in profondità nel testo, alla ricerca di più significati, offrendo un’esperienza davvero unica.
Il PDF contenente gli handout è parimenti di ottimo livello, ricco di mappe, indizi di ogni tipo, ritratti di PNG che sembrano fotografie reali e tutto un intero campionario di immagini e documenti per confondere e illuminare i giocatori. Oltre a tutto ciò, Arc Dream Publishing ha anche creato un sito web fasullo, raggiungibile a questo link, consultabile dai giocatori durante la campagna per rinvenire utili informazioni. Se tutto ciò non bastasse, a breve la casa editrice di Delta Green: Impossible Landscapes pubblicherà Delta Green: Static Protocol, un secondo manuale in formato digitale non indispensabile ai fini della campagna ma che fornirà ai giocatori una discreta quantità di informazioni aggiuntive e di inquietante sapore surreale.
Conclusioni
Dalla lettura dell’opera e dal poco che abbiamo potuto raccontare in questa recensione senza rischiare di rovinare la sorpresa a Master e giocatori, Delta Green: Impossible Landscapes è, ad avviso di chi vi scrive, la campagna che mancava relativa al Re in Giallo e il suo Segno, a Carcosa, Hastur e il lago Hali.
Nel secolo e più che è trascorso dalla prima edizione dell’opera omonima di Robert W. Chambers (che a sua volta aveva mutuato alcuni nomi divenuti iconici da alcune opere di Ambrose Bierce), Il Re in Giallo è assurto a mistero inconoscibile e per questo estremamente affascinate, tanto da catturare anche Lovecraft e molti altri autori, fino alla consacrazione televisiva nella prima stagione della serie TV True Detective. Delta Green: Impossible Landscapes è la somma di tutto quanto è stato creato in precedenza attorno a questa conturbante opera fittizia e al personaggio eponimo, elevata all’ennesima potenza.
L'organizzazione della campagna è decisamente soddisfacente, ma data la sua lunghezza e complessità necessita di più riletture prima di essere intavolata. Tuttavia, affrontando il testo non si ha mai la sensazione di sentirsi confusi o persi di fronte a quanto esposto e una volta padroneggiata non sarà affatto difficile da gestire. I risvolti creati dalla meccanica introdotta, che davvero ci spiace non poter descrivere, spesso dettano il passo dello svolgimento della storia e saranno sempre legati alle decisioni prese dai personaggi dei giocatori.
Non crediamo di esagerare nell’entusiasmo nel dire che Delta Green: Impossible Landscapes rappresenta per il gioco di ruolo Delta Green, per mole, bellezza, giocabilità e sensazioni suscitate, ciò che Le Maschere di Nyarlathotep (o I Mille Volti di Nyarlathotep, nella sua precedente pubblicazione) rappresenta per il gioco di ruolo de Il Richiamo di Cthulhu. Consigliatissimo.
Un prodotto rivolto a…
Delta Green: Impossible Landscapes è una campagna realizzata soprattutto per appassionati del gioco di ruolo Delta Green, ma non si rivolge esclusivamente a costoro. Per come è strutturata l’opera, infatti, può essere una lettura estremamente interessante anche per chi è affascinato dalla figura del Re in Giallo e vuole immergersi in una più che interessante (e a nostro avviso filologicamente corretta) versione della mitologia legata a questo personaggio e al libro che porta il suo nome.
Inoltre, poiché i due regolamenti differiscono davvero in pochi particolari, quasi del tutto trascurabili in questa campagna, la campagna di Delta Green: Impossible Landscapes può essere tranquillamente intrapresa anche utilizzando il regolamento de Il Richiamo di Cthulhu, con pochissimi e facilissimi aggiustamenti.