Nel tardo pomeriggio di venerdì, DC ha ufficializzato le uscite previste per novembre negli Stati Uniti che, in un clima surreale dovuto alla recente rivoluzione ai vertici della casa editrice e di tutto il conglomerato controllato dal colosso delle telecomunicazioni AT&T di cui vi abbiamo riportato le prime dichiarazioni ufficiali del publisher Jim Lee che trovate QUI. In questo clima rischia di passare inosservata la pubblicazione di un inedito firmato da Alan Moore!
Non si tratta però di una storia a fumetti bensì di un manoscritto per una storia che Alan Moore propose nel 1987 alla DC dal titolo Twilight of the Superheroes. La storia in questione sarebbe dovuto essere il primo grande evento post-Crisi sulle Terre Infinite e avrebbe dovuto raccontare il futuro dell'Universo DC con alcuni eroi teenager che avevano preso il posto dei loro mentori, il supereroismo come status symbol globale e Time Trapper come villain.
Il rapporto fra DC e Alan Moore deteriorò di lì a poco a causa della rinegoziazione dei diritti su Watchmen e V For Vendetta e la storia non vide mai la luce seppure la sua influenza è avvertibile in molti altri eventi DC come Armageddon 2001, Crisi Finale o The Kingdom.
Lo script originale verrà ora incluso nel volume DC Through The 80's: The End Of Eras - un volume curato dall'ex-presidente della DC Paul Levitz - che raccoglie il meglio della produzione DC degli anni '80 precedente a Crisi sulle Terre Infinite.
Diversa la sorte purtroppo di altre 5 serie regolari che chiuderanno i battenti a novembre. Si tratta di Suicide Squad, Young Justice, Teen Titans, Hawkman e John Constantine: Hellblazer.
Queste 5 cancellazioni seguono quella "fantasma" perché non ufficialmente confermata se non nella misura di un cambio di team creativo di Aquaman che vi avevamo riportato QUI.
È interessante notare come chiuda Suicide Squad, pur avendo il film in rampa di lancio ed essendo scritta dal quotatissimo Tom Taylo (Injustice), e John Constantine: Hellblazer che aveva raccolto molti consensi di critica e pubblico.
Per quest'ultima serie è interessante anche notare come lo scrittore Simon Spurrier abbia parlato, sul suo account twitter personale, non di "cancellazione" ma "mancato rinnovo" spiegando che inizialmente erano già previsti 12 numeri con una opzione per eventuale prolungamento che non c'è stato. Lo scrittore non fa menzione del terremoto dirigenziale come causa del mancato rinnovo citando invece la situazione socio-economica causata dal Coronavirus.
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