Dai manuali alla pellicola: i registi di Dungeons & Dragons: L’onore dei Ladri pensano in grande

I registi di Dungeons & Dragons: L’onore dei Ladri raccontano alcuni momenti della lavorazione del film, come i mostri e i dietro le quinte.

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a cura di Mabelle Sasso

Dungeons & Dragons: L’onore dei Ladri è un film che pensa in grande. A parlarne e a spiegare i retroscena dell’attesissimo film su Dungeons & Dragons sono i suoi registi, chiamati anche a rispondere sull'arrivo di un potenziale “Dungeons & Dragons Cinematic Universe”. Interpellati da ComicBook i registi Jonathan Goldstein, John Francis Daley e il produttore Jeremy Latcham hanno svelato alcuni dei segreti del film fantasy basato sul gioco di ruolo Wizards of the Coast.

Dungeons & Dragons: L’onore dei Ladri: dai manuali alla pellicola

Dopo le varie dichiarazioni del cast è il turno di regia e produzione del film, che in un’intervista rilasciata durante il San Diego ComicCon ha condiviso alcuni dei dietro le quinte avvenuti durante la produzione de L’onore dei Ladri e il rapporto che lega Goldstein e Daley, i due registi, al gioco di ruolo.Partendo proprio dall’esperienza del duo con la sfera ludica, i registi hanno dichiarato di essere avidi giocatori e che l’idea di realizzare un film su Dungeons & Dragons era intrigante perché dava loro la possibilità di adattare al cinema un universo narrativo così amato. Nell’affacciarsi alla scrittura del film Goldstein e Daley hanno deciso di non limitarsi soltanto ad un registro comico, poiché l’aspetto emotivo doveva essere al servizio della narrazione e conseguentemente il tono del film poteva variare sensibilmente da una scena all’altra, passando da serio a divertente e viceversa.

Il trailer mostra una serie di mostri iconici, ma i registi promettono che non saranno gli unici a comparire nella pellicola, perché uno degli aspetti caratteristici del gioco è la quantità di mostri e creature che i giocatori possono incontrare.Scegliere quali includere non è stato un compito facile, poiché il gioco è letteralmente composto da interi manuali dedicati soltanto ai mostri, così si è deciso di chiedere un aiuto a Wizards of the Coast, che per tutta risposta ha stilato una lista contenente i mostri più interessanti da includere nel film, ma anche quelli più amati dagli appassionati.In questa lista poi sono state individuate le creature che avessero il giusto potenziale per la storia e la cui resa sullo schermo fosse adeguatamente cinematografica. Inoltre nel portare in vita tutte queste creature la produzione si è affidata ad un processo ibrido che ha coinvolto l’uso di computer grafica, effetti prostetici e creature animatroniche.

Il cast porta in scena un gruppo di avventurieri dalle personalità a volte contrastanti, per aiutare gli attori ad entrare nei vari personaggi la produzione ha organizzato una sessione di gioco speciale preliminare alle riprese, in cui ognuno di loro ha avuto modo di giocare il proprio personaggio del film. In questo modo è stato possibile per gli attori a metabolizzare sia le dinamiche di gruppo del party, sia interiorizzare l’essenza del gioco, in modo da trasportarla con loro sulla scena.I registi hanno poi speso qualche parola sulla crescente popolarità del gioco, individuando in questa esplosione alcuni fattori come i videogiochi, i fenomeni di cultura pop come Stranger Things e anche la pandemia di Covid-19. In particolare su quest’ultimo aspetto i giochi di ruolo hanno il potere di connettere le persone, permettendo loro di esprimere una grande creatività.

Dungeons & Dragons: è in arrivo un universo cinematografico?

Con un film in arrivo e una serie tv in lavorazione (di cui però non si hanno nuovi dettagli) da mesi si rincorrono speculazioni circa un eventuale D&D Cinematic Universe, tuttavia secondo il produttore Jeremy Latcham parlare di un universo cinematografico è prematuro. Latcham sottolinea come l’obiettivo nel realizzare Dungeons & Dragons: L’onore dei Ladri fosse quello di creare un buon film. Per il produttore l’ipotesi di un ipotetico D&DCU è qualcosa da prendere in considerazione in futuro, qualora il successo del primo film consenta di girare altri sequel.

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