Che si tratti della dimensione fumettistica o di quella cinematografica, al momento di scegliere un erede allo Scudo di Capitan America in molti avevano identificato in Bucky Barnes il successore di Steve Rogers. Un esempio di legacy legato al ruolo essenziale da Cap tanto nei comics della Casa delle Idee quanto nella versione cinematografica, che proprio nello stretto rapporto tra i due sembrava trovare la conferma che sarebbe stato il braccio robotico di Bucky a farsi carico del pesante Scudo di Cap. Eppure, proprio nella storia del caporale Barnes è racchiuso il motivo per cui è stato giusto lasciare a Sam Wilson il compito di divenire la nuova Sentinella della Libertà, consentendo a Bucky Barnes di avere un futuro nel Marvel Cinematic Universe che lo portasse oltre la scomoda ombra di Steve Rogers, liberandolo dal pericolo di essere il nuovo Capitan America.
Lo Scudo non è solamente un’arma, ma è anzitutto un simbolo, come viene più volte ripetuto tanto nei comics quanto nel Marvel Cinematic Universe. Essere Capitan America significa incarnare lo spirito più puro dell’ideale americano, quel Sogno per cui Rogers è anche stato pronto a lasciare lo Scudo, sentendosi tradito da chi avrebbe dovuto invece proteggere la sua essenza. Un ruolo complesso e ideologico, che difficilmente avrebbe potuto trovare in Bucky un erede degno. Non si tratta solamente di forza o di capacità, non è una questione di leadership quanto di carattere e di esperienza che rendono tollerabile il peso di quella stella bianca sul petto. E il passato del Soldato d’Inverno, nonostante la sua sconfitta, influenzerà ancora a lungo il futuro di Bucky Barnes nel Marvel Cinematic Universe.
Da spalla di Cap a leader dei Thunderbolts: sarà questo il futuro di Bucky Barnes nel Marvel Cinematic Universe?
- L’eredità dello Scudo
- Dimenticare il passato
- Il futuro di Bucky Barnes nel Marvel Cinematic Universe
L’eredità dello Scudo
Nel momento in cui Steve Rogers, al termine di Avengers: Endgame, decide di prendersi la sua meritata seconda occasione con Peggy Carter, la scelta di passare lo Scudo a Sam Wilson sembra esser presa di comune accordo con Bucky. Nel momento in cui l’ex Falcon scopre il dono che l’anziano Steve gli ha portato, si vede distintamente Bucky annuire all’amico, consapevole che la scelga fatta sia corretta. Si potrebbe pensare che questo passaggio delle consegne possa esser visto dal Soldato d’Inverno come un tradimento, che ci possa essere una certa gelosia da parte di Bucky, ma la verità è lui stesso è consapevole di come non potrebbe mai esser un Capitan America degno di succedere a Steve. Ruolo che invece viene attribuito perfettamente a Sam Wilson, capace di tenere fede allo spirito originario di Cap: essere un’ispirazione.
Sam Wilson ha combattuto con Rogers, lo ha sostenuto sia nell’abbattere l’Hydra (Captain America: The Winter Soldier) che nell’opporsi agli Accordi di Sokovia (Captain America: Civil War), facendo proprio il senso di ‘giusto’ di Cap. In un mondo che ha perso la cieca fiducia negli eroi, che ha sofferto per il Blip e che affronta una quotidiana lotta in cerca di una nuova normalità, una figura ispiratrice come quella della Sentinella della Libertà deve essere incarnata da un uomo che non ha ombre, ma capace di prendere posizione conscio di come ci siano torti da non dimenticare, per impedire che si ripresentino in futuro. Ispirandosi alla run di Nick Spencer, con The Falcon and the Winter Soldier assistiamo a un passaggio dello Scudo che non sia puramente iconografico, ma soprattutto emotivo. E in questa presa di coscienza di Sam è fondamentale proprio Bucky Barnes, che nonostante la rabbia per l’abbandono dello Scudo da parte di Sam non esita a stare al suo fianco, aiutandolo a comprendere come l’eredità di Steve Rogers sia nelle mani giusta, se sono quelle dell’ex Falcon. Non un attimo di gelosia, non rabbia per non esser stato la prima scelta, ad animare Bucky è la consapevolezza che Sam Wilson può esser un Cap degno, contrariamente a lui, che ha perso questa possibilità a causa del suo passato.
Dimenticare il passato
Capitan America è un simbolo e come tale deve esser impersonato da un uomo che sia prova vivente di ciò che rappresenta, specialmente in un momento duro come il post-Blip. Steve Rogers è stato creato per esser Cap, ma il suo erede non ha questa possibilità, motivo per cui viene inizialmente scelto un eroe di guerra come John Walker. Comprensibile che non si sia voluto puntare su Bucky, che per gran parte del ‘900 è stato un assassino spietato utilizzato da un nemico dell’America e ideologicamente agli antipodi di tutto ciò che Cap ha sempre rappresentato. Come traspare da The Falcon and the Winter Soldier, quando viene scelto John Walker come nuovo Capitan America, la decisione è frutto di una campagna di public relation, più che di una voglia di garantire una continuità ideologica al retaggio di Steve Rogers. E immaginare un uomo con il passato del caporale Barnes, indirettamente anche causa della frattura tra gli Avengers, sarebbe stato un rischio troppo grande.
Ma andando oltre gli incubi dei PR, a tenere Bucky Barnes lontano dallo Scudo è la sua consapevolezza delle azioni commesse, di un passato sanguinario e diametralmente opposto alla adamatina purezza di Steve Rogers; il suo passato come Soldato d’Inverno gli ha precluso questa possibilità, cancellata dall’esser stato un nemico per troppo tempo, per quanto a sua insaputa. Il lavaggio del cervello dell’Hydra non può esser addotta come scusa per cancellare un passato violento, soprattutto le conseguenze delle azioni del Soldato d’Inverno ancora infestano l’anima di Bucky. In The Falcon and The Winter Soldier vediamo chiaramente come Bucky stia ancora cercando di trovare un nuovo equilibrio, ora che è finalmente libero dal condizionamento mentale dell’Hydra, cercando un percorso di redenzione per placare i suoi sensi di colpa.
Il futuro di Bucky Barnes nel Marvel Cinematic Universe
In un certo senso, il futuro di Bucky nel Marvel Cinematic Universe è condizionata dal passato fumettistico del personaggio, dove un breve periodo come portatore dello Scudo è divenuto un momento difficile per il Soldato d’Inverno, al punto che in breve tempo lo stesso Bucky preferì riconsegnare lo Scudo. Lezione appresa dagli sceneggiatori dei Marvel Studios, che hanno saggiamente preferito evitare questo passaggio concentrandosi su un più immediato passaggio delle consegne a Sam Wilson, al contempo dando a Bucky Barnes un futuro nel Marvel Cinematic Universe che fosse più in sintonia con l’anima del personaggio, offrendogli la possibilità di emanciparsi dal ruolo di spalla di Capitan America.
L’annunciato film dedicato ai Thunderbolts, la squadra black ops composta da anti-eroi, potrebbe esser il punto di svolta per Bucky. Una compagine di figure moralmente ambigue, come Ghost e Taskmaster, oppure in cerca di una nuova occasione, come U.S. Agent, i Thunderbolts possono vedere in Bucky un leader esperto, forse il meno compromesso sul piano morale di tutti loro. Un compito che può giovare al percorso personale di redenzione dell’eroe interpretato da Sebastian Stan, tutt’altro che completato e che potrebbe rivelarsi uno dei punti di forza del futuro del Marvel Cinematic Universe.