Cronache della Compagnia Nera: I Libri del Nord, il grim fantasy di Glen Cook
Le Cronache della Compagnia Nera - I Libri del Nord rappresentano una visione differente del fantasy, più oscura e umana.
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a cura di Manuel Enrico
In sintesi
Le Cronache della Compagnia Nera - I Libri del Nord rappresentano una visione differente del fantasy, più oscura e umana
Un medico da campo. Siamo onesti, difficilmente verrebbe da pensare che un dottore possa esser un convincente protagonista di una saga fantasy, eppure Glenn Cook ha voluto che il nostro punto di vista della sua epopea fosse Cerusico, nomen omen, il segaossa della Compagnia Nera, la compagine mercenaria al cento delle vicende raccontate nell’omonima saga. Ciclo fantasy arrivato nelle librerie americane nella prima metà degli anni ’80, che recentemente Mondadori ha pubblicato nella collana Oscar Fantastica con il bel volume Le Cronache della Compagnia Nera - I Libri del Nord.
Le Cronache della Compagnia Nera è stata concepita in un periodo il cui fantasy letterario era ancora fortemente influenzato dalla concezione tolkeniana del genere, che sembrava muoversi secondo una precisa scansione degli eventi, che, per quanto declinata in diversi chiavi, tendeva a ripetersi. Anche altre idee coeve de La Compagnia Nera, come La Ruota del Tempo, provarono a emanciparsi dall’ombra de Il Signore degli Anelli, pur mostrando delle aderenze al concept narrativo tolkeniano piuttosto evidenti, in primis il concetto di viaggio e abbandono, da parte del protagonista e di fedeli amici, della terra natia per affrontare un potente e apparentemente inarrestabile nemico.
Cook, insieme ad altri autori come Moorcock con il suo Ciclo di Elric di Melnibonè, concepì una diversa idea di fantasy, più umana, se vogliamo, che si aprisse a una vena narrativa più graffiante e cinica, meno eroica e pura. Quello che oggi chiamiamo grim fantasy, mondi in cui i protagonisti non sono tutti eroici combattenti, ma uomini capaci di bassezze e mossi da istinti tutt’altro che nobili.
Cronache della Compagnia Nera: I Libri del Nord, un fantasy oscuro e violento
Come la Compagnia Nera, per l’appunto. Ultima delle grandi compagnie mercenarie, questa armata prezzolata sceglie di combattere sotto il vessillo della Dama, misteriosa e potente strega che mira a espandere il proprio Impero, schiacciando la resistenza dei Ribelli. Sin dalle prime pagine, viene subito chiarito come la Compagnia Nera sia al soldo di una forza malvagia, consapevolmente schierata in una lotta che, per quanto possa sembrare poco etica ai membri della compagnia, viene comunque combattuta al meglio delle proprie capacità, mantenendo fede all’onore della Compagnia Nera.
Considerazioni che scopriamo dalle parole di Cerusico, nostro privilegiato punto di vista in questa epopea. Come tutti i membri della compagnia, anche Cerusico non ha un proprio nome ma un nomignolo con cui viene chiamato, una sorta di tabula rasa sul proprio passato, che viene cancellato al momento dell’adesione alla Compagnia Nera. Oltre al suo ruolo di segaossa, Cerusico è anche Annalista, ossia colui che compila gli annali della Compagnia, una preziosa testimonianza scritta della storia di questi mercenari, considerata sacra da ogni componente. Ruolo che si rivelerà tutt’altro che piacevole per Cerusico, quando questa sua funzione verrà considerata dalla Dama utile per scrivere la storia della sua lotta contro i Ribelli, in modo da aver un resoconto attendibile.
La presenza della Compagnia Nera nell’armata della Dama porta i suoi membri a lavorare spesso a contatto con gli Asserviti, potenti maghi appartenenti alla cerchia ristretta della strega, che ben presto manifestano propri piani per l’andamento di questa lunga campagna militare. Alcuni di essi, infatti, non hanno dimenticato che la Dama è ascesa al potere tradendo il Dominatore, suo sposo, e schiavizzando, ove possibile, i più fidati servitori del consorte.
Un tradimento che ancora getta la sua ombra sul dominio della Dama, che deve affrontare sia i Resurrezionisti, adoratori del consorte intenzionati a liberarlo dalla prigione in cui è stato rinchiuso, che i Ribelli, che attendono con ansia il ritorno della Rosa Bianca, leggendaria combattente capace di contrastare questi poteri oscuri. Gli eventi raccontati in Le Cronache della Compagnia Nera - I Libri del Nord vedono Cerusico e i suoi compagni diventare protagonisti reticenti degli eventi principali di questa lotta, una condizione non invidiabile, ma che consente ai lettori di vivere un’avventura spettacolare.
Considerata l’ambientazione, era particolarmente importante dare il giusto spazio alle battaglie. Grazie a un passato militare, conclusosi fortunatamente poco prima della chiamata alle armi per il Vietnam, Cook ha saputo cogliere gli aspetti essenziali e realistici dei campi di battaglia, descrivendo non solo lotte coerenti ma dando il giusto risalto all’emotività dei suoi personaggi, un dettaglio che ha portato la saga delle Cronache della Compagnia Nera a essere particolarmente cara a lettori che condividono il passato militare di Cook, come lui stesso ha raccontato:
“I personaggi agiscono come farebbero nella realtà i soldati. Non viene esaltata la guerra, ma si tratta solamente di uomini che svolgono il proprio lavoro, i miei personaggi sono veri soldati, senza essere l’ideale del militare immaginato da chi non ha mai prestato servizio. Ecco perché i veterani li apprezzano”
Quanto affermato da Cook è veritiero. Contrariamente ad altri personaggi combattenti di altre saghe fantasy, Cerusico e i suoi compagni hanno un atteggiamento dimesso rispetto al loro ruolo di mercenari, lo vedono come un lavoro, spesso faticoso e ingrato, e non ci sono momenti di esaltazione del loro ruolo di soldati.
Un modo differente di vivere il fantasy
Anzi, in più occasioni traspare una riluttanza, il timore di affrontare minacce capaci di ucciderli, portandoli a domandarsi il senso della loro esistenza, con scomode domande per un mercenario. Cook riesce a portare su carta questa complessità emotiva, raccontata in prima persona da Cerusico, lasciando trasparire comunque una nota squillante in questo grigiore, mentre ritrae i rari momenti leggeri di una famiglia fatta di fratelli d’arme, tra lazzi e derisioni, con situazioni divertenti come gli scontri fraterni tra i due maghi, Guercio e Goblin.
Lo sfondo de Le Cronache della Compagnia Nera è un mondo oscuro, meschino, in cui sembrano emergere più le ombre dell’animo umano che non i suoi lati nobili. In più occasioni, le azioni dei protagonisti sono ritratte con spietata lucidità, accompagnate da lievi tremori di coscienza di Cerusico, ma sempre ricondotti in un’ottica di necessità per mantenere saldo l’onore della Compagnia.
Una visione che viene contrasta da dialoghi franchi e aperti a improvvisi, spiazzanti rimorsi e pensieri contrastanti, che mostrano aspetti intimi e insospettabili dei protagonisti. Una definizione emotiva dei personaggi e di coloro che gravita loro attorno che rende Le Cronache della Compagnia Nera - I Libri del Nord una lettura fantasy avvincente, diversa dai canoni classici del fantasy. A osare, la si potrebbe definire realistica, considerato come Cook analizza e ritrae l’emotività dei suoi protagonisti in questa decennale guerra che combattono.
Con Oscar Fantastica amplia la propria visione del fantasy, dopo avere già offerto proposte intriganti come il Ciclo dei Bastardi Gentiluomini. Il volume in cui sono raccolti i tre romanzi di questo primo ciclo della saga della Compagnia Nera, una serie che in lingua originale conta più dieci volumi. Il bel volume di Mondadori, impreziosito da una copertina suggestiva e arricchito di una grafica curata con elementi dall’innegabile sapore fantasy, lascia sperare che presto Oscar Fantastica possa presentare il seguito delle Cronache della Compagnia Nera.
Voto Recensione di La Compagnia Nera - I Libri del Nord
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Un modo diverso di raccontare il fantsy
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- Cook intepreta al meglio l'aspetto violento della guerra
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- Personaggi affascinanti e umani
Contro
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- Non pervenuti
Commento
Lo sfondo de Le Cronache della Compagnia Nera è un mondo oscuro, meschino, in cui sembrano emergere più le ombre dell’animo umano che non i suoi lati nobili. In più occasioni, le azioni dei protagonisti sono ritratte con spietata lucidità, accompagnate da lievi tremori di coscienza di Cerusico, ma sempre ricondotti in un’ottica di necessità per mantenere saldo l’onore della Compagnia. Una visione che viene contrasta da dialoghi franchi e aperti a improvvisi, spiazzanti rimorsi e pensieri contrastanti, che mostrano aspetti intimi e insospettabili dei protagonisti.