Crimes of the Future mostra un futuro distopico in cui nei corpi degli esseri umani iniziano a generarsi nuovi organi dalle funzioni sconosciute. Saul Tenser, interpretato da Viggo Mortensen (Il Signore degli Anelli, The Road), ha fatto dell'asportazione chirurgica dei suoi nuovi organi il fulcro delle sue performance artistiche, che realizza insieme alla ex chirurga Caprice, interpretata da Léa Seydoux (Spectre, No Time to Die). Ma cosa accadrebbe se Saul lasciasse crescere liberamente i nuovi organi che proliferano all'interno del suo corpo?
Crimes of the Future (1970) vs. Crimes of the Future (2022): perché non è un remake
Prima di procedere, facciamo un breve viaggio indietro nel tempo. Siamo nel 1970 e David Cronenberg ha da poco ultimato il suo secondo lungometraggio, intitolato Crimes of the Future. Si tratta di una pellicola della durata di poco più di un'ora particolarmente criptico, in cui alcune scene sono accompagnate da una voce narrante esterna, l'unica che ascolterete in tutto il film: non ascolterete mai, infatti, i dialoghi fra i personaggi, ed è proprio questo che complica la comprensione di alcuni passaggi della trama.
In Crimes of the Future del 1970 vediamo un 1997 distopico caratterizzato dalla morte improvvisa delle donne sessualmente mature, il che porta alcuni uomini a prendere una terrificante decisione che coinvolge, quindi, le ragazzine e le bambine, uniche sopravvissute alla strage delle donne. Ed è proprio ai crimini perpetrati da questi uomini ai danni delle bimbe in questo ipotetico futuro che si riferisce il titolo della pellicola. Gli uomini si sono quindi adattati a questo nuovo mondo in cui ciò che ha ucciso le donne sta iniziando ad affliggere anche gli uomini, facendo crescere nel loro corpo dei nuovi organi perfettamente funzionanti, ma le cui funzioni restano comunque del tutto ignote.
Alla luce di questi particolari della trama del film del 1970 possiamo quindi dedurre che il Crimes of the Future preso in esame in questo articolo non è un remake del film del 1970; tuttavia, David Cronenberg, che ha scritto e diretto entrambe le pellicole, ha scelto di usare il medesimo titolo anche per il suo ultimo film per via di alcuni punti di contatto fra queste due opere: il fatto che l'umanità si stia adattando a un nuovo ordine delle cose e la crescita incontrollata e inspiegabile di nuovi organi nei corpi di tante persone. Per avere un'idea più ampia della trama del film, qui di seguito potete leggere la sinossi ufficiale di Crimes of the Future:
In un futuro imprecisato i disastrosi effetti dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici hanno modificato il corpo degli esseri umani, adesso in grado di attuare continue mutazioni. L’ex chirurga Caprice (Léa Seydoux) sfrutta la capacità del suo compagno Saul Tenser (Viggo Mortensen) di sviluppare nuovi organi per realizzare delle performance artistiche di rimozione chirurgica, in cui la coppia mostra pubblicamente la metamorfosi interna dell’uomo. Questi spettacoli d’avanguardia attirano l’attenzione di Timlin (Kristen Stewart), investigatrice del Registro Nazionale degli Organi, ma anche di un sospetto gruppo sovversivo il cui scopo è portare l’umanità al prossimo stadio evolutivo.
"Finding beauty in the dissonance": il lato artistico del body horror da Orlan a Cronenberg
David Cronenberg è un regista canadese considerato il pioniere del genere conosciuto come body horror, che esplora le implicazioni, sia fisiche che psicologiche, delle mutazioni del corpo umano. Alcuni film del regista che affrontano questa tematica sono La Mosca, remake di L'esperimento del dottor K. del 1958, e Videodrome, per citarne due fra i più conosciuti. David Cronenberg è un regista talmente legato al body horror e talmente iconico che in Rick & Morty i mutanti della dimensione C-137 vengono chiamati proprio Cronenberg. Acquistate i film del re del body horror David Cronenberg su Amazon.
Crimes of the Future si inserisce perfettamente all'interno di questo filone, mostrandocelo, però, sotto una luce differente: il body horror come forma di espressione artistica. In questo senso, possiamo ritrovare un importantissimo precedente nell'artista francese Mireille Suzanne Francette Porte, meglio conosciuta come Orlan. Orlan è un'artista e performer poliedrica che opera con diversi materiali, incluso il suo stesso corpo, che ha trasformato in un'opera d'arte grazie alla body transformation: fra le performance di Orlan ve ne sono alcune in cui l'artista ha fatto trasmettere dal vivo gli interventi chirurgici grazie ai quali ha modificato il suo corpo, facendosi inserire degli impianti sottocutanei che ne hanno mutato l'aspetto. Date un'occhiata alla galleria di Orlan che trovate sul suo sito ufficiale!
Le ricerche artistiche di Orlan in questo senso non si discostano da quelle attuate da Cronenberg in Crimes of the Future, anche se con alcune piccole differenze: nel film gli interventi vengono eseguiti direttamente davanti agli spettatori e non trasmessi sullo schermo; inoltre, mentre Orlan ha "aggiunto" delle nuove parti al suo corpo, Saul Tenser se le fa rimuovere.
Le trasformazioni del corpo sono quindi protagoniste delle performance di un'artista reale, anche se il significato degli interventi a cui si sottopone Saul trasmette un messaggio diverso: i nuovi organi sono visti come cancri che potrebbero uccidere Saul, e rimuoverli sublima la paura della morte, in un cupo abbraccio delle tenebre in cui inevitabilmente l'artista sta sprofondando.
Il body horror è però presente anche nei bizzarri dispositivi che Saul usa per potersi facilitare la vita: l'artista soffre per la crescita incontrollata di nuovi organi nel suo corpo, per cui si avvale di un letto e di una sedia che, prevedendo i movimenti del corpo, agevolano posture che limitino il disagio fisico.
Crimes of the Future: "La chirurgia è il nuovo sesso"
Ora che l'umanità sta mutando e il dolore fisico è ormai un lontano ricordo, le persone sono alla continua ricerca di nuovi modi per provare piacere. In un mondo senza dolore, le incisioni chirurgiche vengono impiegate anche per decorare il proprio corpo con scarificazioni e impianti sottocutanei, proprio come fa Orlan, e, inaspettatamente, anche per dare piacere, al punto che nel film Caprice dice:
"La chirurgia è il nuovo sesso".
La discriminazione del diverso
Questa visione così estrema ben si inserisce nella produzione artistica di David Cronenberg, che con Crimes of the Future si arricchisce di un'opera profonda che spinge a riflettere anche sulla tematica della discriminazione: esistono infatti alcuni individui il cui scopo è "portare l’umanità al prossimo stadio evolutivo" abbracciando le mutazioni che invece Saul cerca in ogni modo di contrastare.
L'uomo, abbiamo detto, è afflitto da diversi disagi fisici, che riconduce ai nuovi organi: e se e i suoi disagi fossero causati, invece, dalla rimozione di questi organi? Essendo molteplici, è probabile che, lasciati crescere liberamente, possano formare un apparato del tutto nuovo, e questo si tradurrebbe in un nuovo stadio evolutivo della specie umana. Dunque, forse la mutazione non è un male, e forse non va contrastata, ma, al contrario, deve essere abbracciata.
Conclusioni
Crimes of the Future è un film artistico e concettuale che unisce magistralmente a una narrazione solida, avvincente e ricca di implicazioni profonde una grande cura per l'aspetto più puramente visivo e artistico, dandoci modo di apprezzarne la bellezza anche (e soprattutto) quando è manifesto il body horror, per sua propria natura disturbante.
Grazie a un'ottima regia, una messa in scena visivamente ammaliante e a prove attoriali degne di nota, Crimes of the Future è un film imperdibile per gli appassionati del genere e della filmografia di David Cronenberg. Audace, avvolgente, poeticamente disturbante, sancisce "Il ritorno del Re" del body horror David Cronenberg, la cui mano tiene ancor ben saldo il suo scettro.
Crimes of the Future arriverà nelle sale italiane a partire dal 24 agosto.