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a cura di Walter Ferri

In piena linea con i suoi omologhi, anche il Tribeca Film Festival (TFF) ha dovuto sospendere le date della sua manifestazione cinematografica per sottostare alle normative di quarantena imposte in conseguenza all'esplosione globale del coronavirus. Previsto per il 15-26 aprile, Tribeca ha deciso di sposare – almeno parzialmente – l'atteggiamento già adottato dal Far East Film Festival, ovvero quello di creare sale di proiezione digitali in cui trasmettere via streaming una selezione di pellicole.

Alcuni dei film indipendenti a concorso verranno messi a disposizione della stampa e degli addetti ai lavori sulla piattaforma online nota come Industry Extranet Resource Hub. A parte, i progetti saranno scrutinati anche dai distributori. Particolarmente interessante sarà il Tribeca’s Cinema360, ovvero la proiezione di 15 pellicole in forma di realtà virtuale, visionabili direttamente da casa via Oculus TV.

La decisione di passare al digitale è stata "quasi immediata", ha ammesso la co-fondatrice e CEO del Tribeca Film Festival, Jane Rosenthal. Il cambio di rotta non ha tuttavia ancora una conformazione definita: nelle scorse settimane gli organizzatori si sono trovati a dover rivedere di colpo la programmazione di un intero anno di lavoro e ora tocca loro decidere come ridistribuire le centinaia di film ed eventi che si sarebbero dovuti svolgere in piena New York.

«È deludente», ha ammesso Rosenthal. «Il fatto che non ci si possa riunire, che non si possa stare assieme, non è naturale per gli esseri umani. La parte di me che è attivista, così come la parte che è materna, vorrebbero abbracciare tutti e dire alle persone di non preoccuparsi, che tutto andrà bene. Ma non si può fare».

Rosenthal ha inoltre ricordato che l'industria cinematografica statunitense abbia retto a ogni crisi, superando persino la Grande Depressione. Un ramo produttivo "a prova di recessione" che sicuramente farà da cartina tornasole per vagliare il ritorno alla normalità, una volta terminata l'emergenza.

Il titolo più celebre ad aver vinto il TFF è probabilmente Lasciami entrare, pellicola svedese che affronta il tema della scoperta di genere attraverso una storia di vampirismo. Potete trovarlo su Amazon.
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