Alle volte sembra che l’universo congiuri per farci scoprire qualcosa proprio quando ne siamo inconsapevolmente alla ricerca. Nel mio caso, scorrendo tra i commenti di un post su Facebook di cui neanche ricordo il tema, ho letto di Core Connection: Rise of Atlantis e ho immediatamente capito di essere alla ricerca inconsapevole di giochi da tavolo sui robot e sui mecha giapponesi. Core Connection: Rise of Atlantis soddisferà la mia sete di mecha?[Click here to read this article in English]Core Connection: Rise of Atlantis (CC:RA) è un gioco di carte edito da Japanime Games con meccaniche di deckbuilding per 2-4 giocatori. Con evidenti richiami ai capisaldi del genere dei super robot nei manga e negli anime giapponesi, ciascun giocatore impersona il pilota di un Resonant, un robot gigante, nella guerra contro l’invasione del Vril, le forze del malvagio impero di Altantide. Acquistando equipaggiamento per il proprio mecha e giocando tattiche per compiere azioni combo, ciascun giocatore combatte contro i mostri di Atlantide per sconfiggerli e raggiungere prima degli altri giocatori 20 punti vittoria.
Quest'articolo è parte dello Speciale Mecha di Cultura Pop.
Il tema:
La prima cosa a colpire di CC:RA è indubbiamente il tema: dai disegni ai nomi delle carte, dal testo di contorno alle storie delle protagoniste, tutto richiama i capisaldi del genere dei mecha giapponesi. C’è il topos del pilota teenager, in questo caso delle ragazzine teenager di varie nazionalità, eredi di una stirpe di “antichi re”, che diventano “Awakened” quando il loro mecha viene danneggiato rivelando una forza nascosta; c’è l’antica civiltà, Atlantide, che riaffiora dalle profondità del mare in cui era stata esiliata; ci sono mostri tecno-organici, chiamati Vril con la solita pratica giapponese di mescolare culture e mitologie diverse; ci sono i Resonant, giganteschi robot riesumati da un passato dimenticato.
Costruire un deck per costruire il proprio mecha
La casa editrice, Japanime Games, è famosa per molti giochi importati dal Giappone, tra cui il molto apprezzato Tanto Cuore, e quasi tutti sfruttano la meccanica del deckbuilding.CC:RA non è da meno: a partire da un deck di 10 carte iniziali uguali per tutti, ogni giocatore dovrà comprare nuove carte per equipaggiare meglio il proprio mecha da combattimento e combattere ad ogni turno un mostro dal mazzo del Vril, per reclamarne i punti Energia che servono per la vittoria.
Pulizia del mazzo
CC:RA non offre alcun meccanismo di pulizia volontaria perché nel mazzo non ci sono “pesi morti”. Le carte sono di due tipi, attachment da equipaggiare o tattiche da giocare per influenzare il proprio turno, ma le stesse, giocate dalla propria mano a faccia in giù, funzionano da Risorsa, la moneta che serve ad acquistare ed usare nuove carte. Ogni carta vale una Risorsa, quindi non c’è alcun guadagno nell'eliminare le carte più deboli.
Risorse riutilizzabili e acquisto istantaneo
Rimane il problema di avere un mazzo “snello” per poter usare più spesso le carte più forti, ma in realtà anche questo problema non si presenta frequentemente. Le carte attachment, come dice il nome stesso, sono destinate al proprio mecha e possono essere equipaggiate immediatamente dopo essere state acquistate, a patto di avere le Risorse indicate. Queste Risorse però non vengono mai spese, restano disponibili da quando vengono generate fino al termine del turno e sono quindi una sorta di requisito minimo, più che un costo. Questo spinge a guardare in maniera diversa alle Risorse: se si hanno abbastanza Risorse per comprare una carta, si hanno anche abbastanza Risorse per giocarla nello stesso turno.
Combo!
Non si va lontano se non si costruiscono delle combo: senza modificatori o poteri speciali, si pescano solo 5 carte a turno e quindi si avranno solo 5 Risorse al massimo da spendere. Gli equipaggiamenti più costosi come il trio di armi Godforge, costano da 6 a 9 risorse, quindi è necessario compiere diversi passi per ottenerle, come equipaggiare attachment che forniscono più risorse e più carte per turno e giocare le tattiche giuste per ottenere Risorse sufficienti.Conoscere le carte diventa quindi importante se uno vuole impostare una strategia, e i giocatori esperti avranno un certo vantaggio sui giocatori alle prime partite.
Il nemico del mio nemico, a volte è anche mio nemico
Ogni mecha che si rispetti combatte contro avversari altrettanto formidabili, e i Resonant non sono da meno.Ad ogni turno, il Resonant dovrà affrontare un Mostro per reclamarne l’Energia. Il combattimento è un semplice confronto di valori di Attacco e Durabilità, anche il calcolo può complicarsi non poco per Effetti e Tattiche che aggiungono condizioni, azioni prima e dopo il combattimento e modificatori di valori.
La Royal Wavelenght che collega Pilota e Resonant
Ciascun giocatore inizia la partita con un Pilota senza nome e con un Prototipo di mecha con valori base, sul quale montare gli attachments. Una volta raccolta sufficiente Energia però si potrà scegliere un Personaggio ed un Resonant tra quelli ancora disponibili, ottenendo nuovi valori e nuovi poteri.
I materiali
Il gioco è principalmente composto da carte, di buona grammatura ma molto lisce, che quindi scivolano con un po’ di facilità. Le illustrazioni sono decisamente in stile manga, anche se la qualità non è sempre costante (in genere, i Piloti e alcune Tattiche hanno le illustrazioni migliori, mentre i Vril sono meno ispirati). I personaggi sono tutti femminili, ma, con scelta di gran gusto, non c’è fan service, non ci sono vestiti succinti, sguardi ammiccanti e caratteristiche anatomiche troppo esagerate.
Le carte attachment sono organizzate per essere incolonnate, così da visualizzare i valori di attacco melee (ravvicinato), attacco a distanza e durabilità da sommare tra loro. Purtroppo, i numeri non sono così chiari, e con sette o più carte tra Resonant e attachments, non è facile a colpo d’occhio leggere i propri valori, figuriamoci quegli degli avversari. Per semplificare, sono presenti delle plance giocatore sul quale segnare il valore di Energia, e, grazie a 3 dadi a 20 facce, i valori degli attributi del proprio Resonant.Core Connection: Titans Unleashed
Titans Unleashed ha il principale scopo di aumentare la variabilità del gioco base aggiungendo due nuovi Piloti, due nuovi Resonant (uno dei quali, Ennosigaios, è allo stesso tempo il Mostro più forte dell’armata del Vril), nuovi attachments, Tattiche e Mostri.Alcune delle nuove carte sono quasi necessarie a rendere un po’ meno stretto il gioco base e ad accedere più facilmente alle carte più costose. Di altre carte invece non se ne sentiva la mancanza, come la carta “All Bow Before The King” che aggiunge +10 ai già mostruosi 30 punti delle statistiche di Ennosigaios (quello cattivo!)
Tirando le somme
Core Connection: Rise of Atlantis è sicuramente un gioco interessante. Indubbiamente uno dei principali punti di forza è il tema, ma come questo può attirare i fan di manga e anime giapponesi di genere, allo stesso modo potrebbe essere un deterrente per chi non ne è avvezzo.Al di là del tema, rimane un buon gioco, anche se non eccezionale. Ci sono abbastanza elementi diversi dal solito da renderlo un’esperienza nuova anche per chi mastica spesso questo tipo di giochi, a partire dall'interazione elevata fino alla dinamica Pilota-Resonant. Questi elementi nuovi però aumentano la componente fortunosa, che in CC:RA è più difficile da controllare rispetto ad altri giochi simili: non bisogna affezionarsi troppo al proprio mecha con tutti i suoi attachments perché è molto facile perderli, a causa di un avversario, di uno di quei Vril dagli effetti insidiosi o semplicemente perché si viene asfaltati da uno dei terribili boss di alto livello usciti troppo presto dal mazzo dei Mostri, quindi la propria tattica deve adattarsi spesso al cambio delle condizioni. Per essere un gioco che si base sulle combo e sulle interazioni tra le carte, forse aveva ancora bisogno di una limatura per rimuovere quelle poche situazioni ambigue rimaste che alla fine devono essere risolte dal giocatore, alcuni testi poco chiari e istruzioni alle volte ridondanti.
Speciale Mecha – la valutazione
(qui una spiegazione dei criteri utilizzati in questa recensione)Core Connections: Rise of Atlantis gronda di elementi di Super Robot. Armi divine? Ne abbiamo. Super robot che guadagnano forza quando entrano in stato critico? Ci sono. Mostri mistici di una civiltà perduta? Eccoli.