ControNatura 1 – Sangue Blu: recensione, il timido ritorno di Leslie
ControNatura 1 – Sangue Blu: il primo volume della nuova serie a fumetti di Mirka Andolfo, sequel di ControNatura, edito Panini Comics.
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a cura di Rossana Barbagallo
In sintesi
ControNatura 1 – Sangue Blu apre il nuovo arco narrativo di Mirka Andolfo con protagonista Leslie: una nuova serie a fumetti Panini Comics.
ControNatura 1 – Sangue Blu è il primo volume della nuova serie a fumetti Panini Comics ideata e realizzata da Mirka Andolfo in collaborazione con Ivan Bigarella, che ci porta ancora una volta nelle vicende di Leslie e Khal e nel loro mondo antropomorfo fatto di strani eventi e crudeli divinità. Nonostante la protagonista di ControNatura e i suoi compagni di avventure siano infatti riusciti a porre fine alle ingiustizie cui erano stati sottoposti negli episodi precedenti, un nuovo male è in agguato nell’ombra e si prepara ad attaccare la discendente dell’antica Bes. Un’avventura fantasy con toni sovrannaturali, sexy e maliziosa, ma anche pregna di suspense, che tuttavia sembra accantonare (almeno per il momento) gli importanti sottintesi che avevano caratterizzato ControNatura finora.
ControNatura 1 – Sangue Blu: la trama
A New Roark sembra respirarsi una nuova aria di libertà, ora che i suoi abitanti possono scegliere come vivere le proprie vite e chi avere al loro fianco senza subire odio ingiustificato e orribili leggi razziali. Anche Leslie e il suo amato Khal possono tirare un sospiro di sollievo dopo aver salvato il mondo, anche se adesso si affannano nel cercare di portare avanti la loro nuova caffetteria e tentano di crescere al meglio la sorella adolescente di Khal, Shea. Tutto sembra tranquillo, se non si considerano i guai in cui si caccia Shea a scuola: a turbarla è soprattutto la mancanza dei suoi genitori adottivi, svaniti nel nulla. Nulla però rimane tranquillo per sempre: Leslie ha ricominciato ad avere incubi riguardanti l’Albino e il suo sangue è tornato improvvisamente blu. E qualcosa, nell’ombra, sta attirando lei e la sua famiglia verso una minaccia che potrebbe essere legata alla sparizione dei genitori di Shea.
Una nuova collaborazione
ControNatura, tra le opere di Mirka Andolfo come autrice unica più belle ed entusiasmanti degli ultimi anni, vede adesso la fumettista affiancarsi a un altro autore: Ivan Bigarella. L’autrice di Sacro/Profano, Mercy e Sweet Paprika cede dunque il passo all’artista vicentino: a lei si deve la scrittura e la realizzazione delle illustrazioni di ControNatura 1 – Sangue Blu relative alle sequenze oniriche, mentre Bigarella cura la maggior parte dei disegni che compongono il volume. Nonostante questo nuovo ingresso, si percepiscono forte coesione e coerenza con l’arte di Mirka Andolfo, che non viene soppiantata, quanto piuttosto adattata con un tratto artistico che, similmente per certi versi al suo, risulta morbido, elastico e fortemente dinamico. Ivan Bigarella sembra in qualche modo ispirarsi anche alle illustrazioni di Juanjo Guarnido in Blacksad nel delineare le figure antropomorfe che popolano il mondo di ControNatura, ma non per questo non dà prova di autenticità: il suo tratto è agile e pulito e riesce a ricreare la ricchezza delle espressioni facciali, rese ancor più variegate dai tratti somatici animaleschi.
ControNatura 1 – Sangue Blu dà quindi un’eccellente prima impressione: il volume che apre la nuova serie di Mirka Andolfo (benché sequel) si presenta con un comparto visivo magnifico, ricco e sempre incisivo. Il merito va anche ai colori di Francesa Carotenuto e Francesca Vivaldi, ben curati, fatti di gradazioni tenui ma non per questo inadatte, ricchi di sfumature. Un mezzo voto in meno per la cura editoriale, in quanto molti balloon sono privi delle lettere accentate, risultando in frasi monche. Ciò che conta, però, è al proprio posto: l’impianto visivo si lega alla perfezione alla sceneggiatura e ai dialoghi di Mirka Andolfo. Sensuale e piccante. Misterioso e avventuroso. Ma anche tratteggiato da un profilo fatto di suspense e tensione, che palpitano in attesa sempre lì dietro una porta segreta o un passaggio nascosto in una chiesa.
ControNatura, ma possiamo definirlo ancora tale?
Una caratteristica che ha conferito un certo spessore alla serie ControNatura di Mirka Andolfo, è sempre stata quella dell’inserimento di tematiche sociali rilevanti tra le pieghe della fiction: il calpestamento dei diritti civili, l’intolleranza e l’odio verso coppie omosessuali, la promulgazione di leggi razziali alla stregua dei peggiori fascismi. L’ambientazione fantasy, le scene esplicite o semplicemente le figure antropomorfe non hanno mai deprezzato tali argomenti, ma sono riuscite a veicolarli forse in maniera più semplice ed effettiva. Dalla lettura di ControNatura 1 – Sangue Blu salta però all’occhio l’assenza di determinati contenuti, di un impianto narrativo più stratificato e del suo potente messaggio.
La trama sembra muoversi più sul versante delle tematiche legate a uno scontro generazionale insito naturalmente nella famiglia, soprattutto quando ci sono di mezzo adolescenti. Al momento, però, sembra che ControNatura 1 – Sangue Blu intenda muoversi più sul sentiero della narrazione e della fiction e bisogna ammettere che si sente un po’ la mancanza della Andolfo ricca di riflessioni su ciò che viene considerato contro natura e ciò che invece può essere socialmente accettabile. Non manca, comunque, una delle componenti fondamentali che hanno reso Mirka Andolfo l’autrice di successo che è oggi, tanto in Italia quanto nel resto del mondo: una forte presenza femminile, rappresentata sia dalla protagonista Leslie che dalle comprimarie che popolano il mondo di ControNatura (e persino dalla giovane Shea).
In un contesto dominato per lunghi anni dal testosterone qual è stato il fumetto, Mirka Andolfo si riconferma come una boccata d’aria fresca, che non teme di inserire romanticismo e sensualità, ma soprattutto donne (anche antropomorfe, sì) in grado di farsi strada con coraggio attraverso aggressioni verbali e fisiche, denigrazione e soprusi. Esempi fra tutti: il ritorno dell’Albino, che ha il sentore del riproporsi di una relazione tossica, malsana e violenta, ma anche la “semplice” aggressione verbale di un cliente alla caffetteria per la disattenzione di Leslie. Un grande applauso quindi per questo ritorno al mondo di ControNatura, ma attendiamo gli ulteriori sviluppi che verranno con i prossimi volumi della serie Panini Comics, per pronunciarci pienamente in merito.
Voto Recensione di ControNatura 1 – Sangue Blu
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Un impianto visivo magnifico, coeso e coerente;
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- Sensuale e piccante. Misterioso e avventuroso;
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- Una forte presenza femminile e coraggiosa
Contro
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- Sembrano essere stati accantonati per il momento tematiche impegnati e messaggi più profondi
Commento
ControNatura 1 – Sangue Blu dà un’eccellente prima impressione: il volume che apre la nuova serie di Mirka Andolfo (benché sequel) si presenta con un comparto visivo magnifico, ricco e sempre incisivo. Ciò che conta è al proprio posto: l’impianto visivo si lega alla perfezione alla sceneggiatura e ai dialoghi di Mirka Andolfo. Sensuale e piccante. Misterioso e avventuroso. Ma anche tratteggiato da un profilo fatto di suspense e tensione, che palpitano in attesa sempre lì dietro una porta segreta o un passaggio nascosto in una chiesa. Non manca, comunque, una delle componenti fondamentali che hanno reso Mirka Andolfo l’autrice di successo che è oggi, tanto in Italia quanto nel resto del mondo: una forte presenza femminile, rappresentata sia dalla protagonista Leslie che dalle comprimarie che popolano il mondo di ControNatura (e persino dalla giovane Shea).