Ormai il fatto è assodato: nessuno studio cinematografico vuole fare da apripista ai blockbuster estivi. Con le insidie derivanti dalla pandemia, produttori e sale di proiezione non sanno davvero cosa aspettarsi per il prossimo futuro. A livello statunitense è difficile capire quando i cinema riapriranno e in che modalità, ma a livello globale risulta addirittura impossibile fare solidi pronostici su cui basare le strategie di distribuzione. In Italia abbiamo riaperto da poco, ma la line-up dei titoli proposti è "vecchia", piena zeppa di titoli che erano già usciti mesi fa o che abbiamo già avuto occasione di vedere in streaming.
Sin da subito è stato chiaro che avremmo dovuto aspettare almeno agosto prima di poter godere di qualche pellicola d'alto profilo, ma ora anche queste previsioni sembrano tremare. Ieri, venerdì 26 giugno, Warner Bros ha annunciato per la seconda volta di voler far slittare in avanti Tenet, nuovo colossal del popolarissimo Christopher Nolan. Previsto inizialmente per il 17 luglio, mano a mano il film è stato spostato al 12 agosto. Superficialmente sembrerebbe un cambiamento di poco conto, ma la realtà è più complessa: a differenza dei loro omologhi, Nolan e Warner Bros si sono improvvisati promotori del ritorno ai cinema e stanno scommettendo molto sulla possibilità di rientrare in pista in tempi brevi.
Questo passo indietro ha però sottratto Tenet dalla trincea di frontiera. Il live-action di Mulan, previsto per il 24 luglio, è divenuto così il primo mastodonte a scontrarsi con l'ignoto, un primato che, stando a fonti della testata Variety, The Walt Disney Picture è ansiosa di evitare. Ovviamente Disney era anche preoccupata dal non poter raggiungere i cinema cinesi, attualmente tutti chiusi per preservare la sicurezza sanitaria. Visto che la pellicola mira dichiaratamente a sedurre e intrattenere l'influentissima platea del continente asiatico e che non è chiaro quanta esposizione potrebbe ricevere negli States, Mulan è stato rinviato nuovamente, questa volta al 21 agosto.
«Anche se la pandemia ha cambiato i nostri piani per la distribuzione di Mulan, noi continueremo a esercitare flessibilità per adattarci alle condizioni, [la situazione] non ha alterato la fiducia che riponiamo nella forza di questa pellicola e del messaggio di speranza e perseveranza che trasmette», hanno dichiarato Alan Horn e Alan Bergman, rispettivamente co-dirigente e CCO di Disney. «La regista Niki Caro, il nostro cast e la troupe hanno creato un film bellissimo, epico e coinvolgente che propone tutto quello che un'esperienza cinematografica dovrebbe proporre ed è nel contesto cinematografico che riteniamo appartenga — sul palco globale e sui grandi schermi di tutto il mondo, così che tutti possano goderne contemporaneamente».
Un'accalorata dichiarazione di unità e vicinanza globale che crolla nel momento stesso in cui ci si ricorda che, all'alba della pandemia, Disney era ben disposta a rinunciare alle poco influenti sale cinematografiche italiane pur di fare uscire la pellicola il 27 di marzo (cosa che é naufragata quando covid-19 si è esteso sull'intero Occidente).
Lo spostamento di Tenet ha colpito in maniera inaspettata anche Bill & Ted Face the Music, improbabile epilogo di una trilogia comica che ha fatto la storia. Sfortuna vuole che, con il cambio della calendarizzazione di Warner Bros, gli studi MGM si siano trovati a competersi il weekend cinematografico con il blockbuster. Bill & Ted sarebbero infatti dovuti finire sul grande schermo il 14 agosto, a soli due giorni dal mastodontico Nolan, una coincidenza che sicuramente li avrebbe annichiliti e che ha convinto la dirigenza di MGM a spostare la distribuzione del film di due settimane, al 28 agosto.
Potete rimediare all'assenza di Mushu nella nuova iterazione di Mulan mettendo mano al pendente d'argento prodotto da Pandora.