Ognuno di noi ha almeno un segreto che nessuno conosce e che nessuno deve conoscere. Non per forza qualcosa di scabroso o illegale, ma di talmente grande da non poter essere confessato con facilità. Ma se vi dicessimo che questo segreto potrebbe essere mangiato? La risposta la troverete grazie al gioco da tavolo Con me nella Tomba ideato dall'agenzia di pompe funebri più famosa del web, Taffo Funeral Services, in collaborazione con la casa editrice italiana MS Edizioni. Questo tiolo vi porterà a custodire per sempre una delle confidenze più intime che possiate fare o che vi siano state fatte perché, appunto, la mangerete. Vi spieghiamo meglio come in questa recensione avvisandovi che si tratta di una delle esperienze più strane e curiose che potrebbe capitarvi di fare con un gioco da tavolo.
Con me nella Tomba: unboxing e materiali
La confezione di vendita, di ottima qualità realizzativa, presenta una stampa abbastanza eloquente con una pala e una fossa per una bara e il tutto è confermato dalla forma rettangolare e insolita della scatola che simboleggia una cassa mortuaria. Al suo interno si trovano un bel po' di componenti di gioco nonostante si tratti di un titolo molto semplice e veloce. Vi sono infatti 6 Carte Cimitero, 6 Bare, 1 pennarello per alimenti, 6 Segnalini giocatore, 6 dadi a sei facce, 25 carte commestibili (nonché delle ostie), 28 carte Tomba (14 carte Parola e 14 carte Taffo), 1 Busta dei Segreti, 1 Regolamento e 4 adesivi esclusivi con frasi divertenti ideate da Taffo. La qualità realizzativa è di alto livello sia a livello estetico che per materiali usati. Le bare, ad esempio, sono in cartoncino ben intagliato e decorato e regalano un bel colpo d'occhio, mentre i segnalini giocatore sono in legno di vari colori, gli stessi dei dadi invece realizzati in plastica.
Le carte, invece, non presentano alcuna retinatura o plastificazione, pertanto potrebbero risultare un tantino poco resistenti ai mescolamenti sebbene questi non siano frequentissimi. Inoltre la cura nei dettagli è molto alta: innanzitutto sia il pennarello che le carte commestibili presentano gli ingredienti e i valori nutrizionali già all'esterno della scatola affinché tutti i giocatori siano avvisati per eventuali allergeni, poi tutti i componenti più delicati sono conservati in apposite bustine trasparenti che a volte non si trovano nemmeno nei titoli più blasonati. Infine il regolamento, di appena due pagine, è di facile comprensione e velocissimo da imparare.
Due vincitori, due possibilità di vincere e un solo segreto da scegliere
Con me nella Tomba è un party game ideato per un numero di giocatori che va da 4 a 6 di età minima di 14 anni e dalla durata media delle partita di circa 20 minuti. Gli scopi sono quelli di farvi masticare e ingoiare, letteralmente, un segreto indicibile o di far fare lo stesso a un altro giocatore con un vostro segreto. All'inizio di ogni partita si posizionano sei carte, denominate carte Cimitero, al centro del tavolo e una accanto all'altra creando una fila alla fine della quale va posizionata la Busta dei Segreti. A questo punto si mescolano le carte Tomba e si posizionano vicino alle carte Cimitero. Ogni giocatore deve, poi, scegliere una bara, un colore e quindi il dado e il segnalino giocatore corrispondenti. Dopodiché tutti i giocatori posizionano il proprio segnalino sulla prima carta Cimitero e si sceglie quale giocatore dovrà scrivere con il pennarello il proprio segreto sull'apposita carta commestibile da nascondere all'interno della Busta dei Segreti.
In ogni turno, tutti i giocatori scelgono segretamente un numero da 1 a 6 sul proprio dado e lo posizionano sotto la propria bara col numero scelto rivolto verso l'alto. Bisogna fare molta attenzione alla scelta del numero poiché i dadi di coloro che scelgono lo stesso valore si annullano tra di loro. Una volta che tutti i numeri sono stati scelti, i giocatori rivelano i dadi alzando le bare contemporaneamente. I risultati dei dadi servono a determinare i due vincitori del round, ma solo chi ha il numero più alto pesca una carta dal mazzo delle carte Tomba. Se viene pescata una carta Parola, questa dovrà essere posizionata in faccia in su davanti a sé, invece se si tratta di una carta Taffo, si dovranno leggere le indicazioni scritte nel testo. L'altro vincitore è colui che ha il dado col numero più basso e questo può spostare verso destra la propria pedina. Può anche accedere che nessuno vince il turno, quindi nessuno muove la pedina o pesca una carta, o che vi è un unico vincitore il quale pesca la carta e muove anche la pedina.
Queste azioni si compiono fino a quando non si decreta il vincitore. Ci sono due modi per vincere a Con me nella Tomba: il primo è riuscendo a ottenere per primi quattro carte Parole diverse e completare la frase con me nella tomba sfruttando, eventualmente, anche una carta jolly presente nel mazzo e sostituibile a qualsiasi delle quattro carte Parola. Il secondo, invece, è arrivare per primi alla Busta dei Segreti spostando la propria pedina lungo tutte le sei carte Cimitero. Il vincitore potrà, quindi, prendere il segreto dalla Busta dei Segreti e mangiarlo: se il segreto è quello del vincitore, allora è riuscito a custodirlo, altrimenti sarà riuscito a scoprire una rivelazione inconfessabile (anonima o firmata, su questo non c'è un obbligo), di uno dei partecipanti.
Che sapore ha un segreto?
Con me nella Tomba è un gioco da tavolo molto semplice, a tratti banale e ripetitivo, ma divertente e con un pizzico di strategia che non guasta assolutamente. Nonostante il tema legato alla morte non sia adatto a tutti, le immediate meccaniche di gioco lo rendo facilmente comprensibile sia per i più piccoli sia per coloro i quali non hanno mai giocato a un gioco da tavolo. La presenza di due vincitori a ogni turno, considerando però sia il numero più alto che il numero più basso tra i vari dadi dei giocatori, è una sorta di azzardo molto intelligente che si va a unire anche all'annullamento dei valori uguali e alla possibilità che nessuno vince o che addirittura ci possa essere un unico vincitore. A tal proposito curiosa anche la doppia possibilità di vincita, entrambe di egual complessità e lunghezza (a meno che la fortuna non sia estrema nella pesca delle carte Tomba), che donano al gioco una componente strategica non indifferente.
In tutto questo il colpo di genio sta proprio nel finale, ovvero quando bisogna mangiare la carta commestibile contenente un segreto indicibile. Già l'azione in sé è una caratteristica che non si ritrova praticamente in nessun altro gioco da tavolo, ma poi nasconde una possibilità molto curiosa: il vincitore non è detto che peschi il segreto di un altro giocatore, pertanto potrebbe anche mantenere al sicuro il suo stesso segreto e questo è un aspetto da non sottovalutare perché spinge davvero i giocatori a scrivere la cosa più assurda possibile. Piccola nota dolente è che sia la carta (o meglio le ostie) sia l'inchiostro dei pennarelli sono assolutamente insapori, ma dopotutto che sapore dovrebbe avere un segreto?!
Conclusioni
In conclusione Con me nella Tomba è un party game che consente di trascorrere qualche ora di grande divertimento con amici e parenti di quasi tutte le età e soprattutto che non siano suscettibili dinnanzi al tema della morte. Richiede, inoltre, tanta sincerità affinché i segreti possano essere più piccanti e inaspettati che mai, dopotutto l'eventuale anonimato rende le cose ancora più misteriose. Un aspetto da non sottovalutare e che potrebbe risultare non poco limitante è il numero minimo di giocatori settato a 4 pertanto, prima di acquistare Con me nella Tomba, serve davvero un'analisi del proprio "gruppo gioco" per evitare di rilegarlo in qualche remoto angolo di qualche mobile della casa...o di portarselo con sé nella tomba ancora incellofanato!