Il cinema rimanda il 2020 al 2021: cosa (non) succede nelle sale?

I film del 2020 rimandati al 2021 sono ormai parecchio, lasciando sempre più spazio alla dimensione digitale dello streaming. Una riflessione su quanto sta accadendo nel mondo del cinema in sala e online.

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a cura di Francesca Sirtori

Se dovessimo parlare del rapporto tra l'anno 2020 e il cinema, non potremmo che definirlo annus horribilis dell'intera storia delle pellicole. E non parliamo dei contenuti in sé di quanto è uscito finora, anzi, la vera domanda sarebbe: cosa è uscito finora al cinema? Esattamente, non parliamo di streaming o di uscite in televisione, ma proprio dell'offerta al botteghino, che probabilmente non ha mai subìto delle perdite come quest'anno. Il lockdown ha segnato la fine di un'epoca e l'inizio di un'altra, che ci auguriamo sia solo momentanea: la prima vedeva una buona commistione e alternanza tra streaming e cinema, con sempre più titoli che uscivano con una certa frequenza e nessun altro problema in buona sostanza. La seconda ha visto invece una prima, fortissima battuta d'arresto per via della chiusura delle sale con l'inizio e il dilagare della pandemia mondiale di Covid-19, mentre un successivo momento di "panico" lo sta vivendo ora, quando la riapertura delle sale da fine agosto con Tenet non ha migliorato le condizioni di salute di questo paziente piuttosto acciaccato. Risultato: il cinema vede parecchi film rimandati dal 2o20 agli anni a venire.

I posticipi al 2021 (e non solo) di parecchie pellicole hanno così prestato il fianco alla "vittoria" del suo nemico, la sua nemesi: lo streaming, dove ha trovato spazio alternativo alle sale cinematografiche il discussissimo live action Disney, Mulan, (qui la nostra recensione), non il solo lungometraggio ad aver prediletto la dimensione digitale rispetto all'uscita al cinema, come vedremo. I film (ma anche le serie TV) rimandati e posticipati sono una delle principali piaghe di questo 2020, un fenomeno a cui vogliamo dedicare una riflessione.

https://www.youtube.com/watch?v=n9xhJrPXop4

Cinema e ritardi: i film rimandati del 2020

Rendiamoci conto: potrebbe sembrare un semplice modo di arrendersi di fronte a questa situazione, ma non lo é. Al momento, al di sopra di tutta questa situazione difficile, non vi è un motivo così assurdo. Tutto sta nella condizione della fonte primaria della distribuzione, ossia il mercato statunitense. A ora, non possiamo sapere quando la situazione sanitaria permetterà la riapertura delle sale in sicurezza, il primo e fondamentale passo per consentire la sua naturale conseguenza: l’uscita dei vari titoli, senza ritardi. Molti di essi sono parecchio attesi e dal budget imponente, motivo per cui non possono essere relegati in slot di uscita di nicchia, "risicati" e a rischio flop. L’affluenza massiccia degli spettatori, al momento, non è affatto garantita, non per le tematiche o per il periodo in sé dell'anno, quanto appunto per le norme restrittive imposte per la salute di tutti gli spettatori.

Le major reagiscono all’incertezza del momento rimandando i film di punta, lo stiamo vedendo: in questi giorni, gli ultimi ad aver dovuto cedere alla situazione attuale sono il prossimo film di James BondNo Time To Die, che slitta ad aprile 2021, seguito da Duneche da dicembre 2020 vola direttamente all'1 ottobre 2021. La "fiera dell'Est" di questa catena, tanto sembra ormai una triste filastrocca, vede anche The Batman, le nuove avventure dell'uomo pipistrello che erano già state colpite da vicino dal Covid-19, dopo la notizia delle riprese interrotte perché Robert Pattinson era risultato positivo al virus.

Se questo film si premura di uscire (per ora) addirittura il 4 marzo 2022, non va meglio per altre due pellicole a tema comics: The Flash e Shazam 2 sono rimandati a data da destinarsi. Nulla di più dettagliato. L'unica "buona notizia" in questo mare di lacrime sta nell'anticipazione di Matrix 4 a dicembre 2021, ma la situazione restante è un delicato campo minato che potrebbe saltare in aria da un momento all'altro. E  tutto potrebbe cambiare ancora, soprattutto per quelle pellicole previste nei periodi delle feste, come Wonder Woman 1984, con la sua uscita proprio nel cuore delle feste (25 dicembre 2020), oppure l'alternativa ci sarebbe, come è stato optato per alcune pellicole.

Si era cominciato ad esempio con Bombshell questa primavera, sbarcato su Prime Video, seguito dal sopracitato Mulan, ma anche con Greyhound e l’ultimo di Robert Zemeckis Le Streghe: parliamo del cosiddetto “dirottamento” in streaming.

Per vedere il live action di Mulan e tanti altri ancora, comodamente sulla poltrona di casa potete accedere al servizio con un abbonamento annuale (con 1 mese in omaggio) o mensile e poi attivare il servizio VIP.

La nemesi del grande schermo: lo streaming

Soffermiamoci quindi su questo aspetto dicotomico, la "doppia vita" di un film o di una serie. Non sono certo sconosciuti i casi finora realizzati di prodotti cinematografici e seriali andati su diverse piattaforme e media, come ha visto già l'anno scorso un caso tutto italiano: la serie Made in Italy ha vissuto una prima messa in onda su Prime Video, per poi sbarcare sulla rete ammiraglia del gruppo Mediaset, Canale 5, segnando dunque un fenomeno abbastanza particolare di commistione e fluidità delle barriere tra un mezzo e l'altro.

Se dunque è possibile che un film in streaming possa vivere nuovamente su un medium differente, non è anomalo temere il peggio per una eventuale chiusura definitiva di parecchie sale cinematografiche, come sta accadendo negli USA e nel più vicino Regno Unito. Non parliamo di fantascienza e di utopie apocalittiche, ma non intendiamo nemmeno dare visioni disastrose ed esagerate della situazione.

"C’era una volta il cinema", potremmo quasi dire, parafrasando il titolo di uno dei grandi capolavori di Sergio Leone, a fronte di questo panorama devastato e totalmente incerto. Il pubblico si trova ormai obbligato a rispettare parecchie norme, e conseguenti rinunce, come quella che vede anche l'allontanamento dalle poltroncine comode e il buio di fronte all'enorme schermo della sala, con il profumo dei pop-corn nei cartoni e lo sgranocchìo del vicino che ci manca, ora più che mai. Se la pandemia ci ha portato a farci valorizzare maggiormente le mancanze effettive, non possiamo non mettere in lista questo passatempo, soprattutto per gli amateurs delle sale che rischiano di sparire, guardando a quelle più piccole di paese o nei quartieri di alcune città dove mandano (o mandavano?) titoli d'autore.

Di fatto, i cinema (per ora) rimangono aperti, ma manca il dio da venerare, non attirando i fedeli. Non si può dire che il cinema sia morto, sarebbe davvero esagerato, ma possiamo dire, come sopra, che si tratta di un paziente davvero sofferente, le cui cure vengono costantemente procrastinate. C'è paura che chiudano le sale dei cinema intanto? Sì, a partire, come è normale che sia, da quelle più piccole e deboli. C'è paura che la cancrena dilaghi, si cerca di contenerla, probabilmente si rimandano anche i lanci e i set di film non ancora annunciati. Del resto, l'unica certezza è l'incertezza.

Cinema über alles

Per quanto si possa essere divoratori onnivori e mai sazi di contenuti streaming e il binge watching su Netflix o altrove sia diventata la prassi e la dieta mediale più tranquilla, onnipresente, sempre a disposizione, il cinema rimane la grande mamma chioccia che sa ancora riunire sotto la sua ala tanti piccoli figli, sempre maggiori. Che sia per culto, che sia per abitudine o semplicemente come punto di ritrovo tra amici e conoscenti, il botteghino ha instaurato una prassi davvero difficile da smarcare dal DNA dei Paesi che ne hanno più accesso. Fino a che non ci sarà una risoluzione netta al male che sta divorando il mondo, sotto molteplici aspetti, è difficile portare avanti baracca e burattini (o per meglio dire, "e botteghini").

Ci ricordiamo ancora qual era il posto migliore in sala per trovare la poltrona più adatta, l'orario per prenotare online o per fare la coda in loco? Abbiamo ancora in tasca o nel portafoglio, o in qualche cassetto il biglietto dell'ultimo film prima della chiusura di questo inverno (o più recente, per chi ha avuto la fortuna di tornarci)? Chissà se anche pezzi di carta di questo tipo stanno rischiando di diventare oggetti ormai caduti in disuso, sempre più rari, come le figurine che ci si scambiava da piccoli ma che in questo caso non scambieremmo senza dubbio alcuno.

Per non perdere il ritmo e continuare a "masticare" i nostri film preferiti, vi consigliamo la trilogia de Il cavaliere Oscuro oppure il film di Wonder Woman!
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