Chi è Morgan Lost? Ritratto di un cacciatore di serial killer

Un identikit approfondito di Morgan Lost, il cacciatore di serial killer di Sergio Bonelli Editore, nato dalla penna di Claudio Chiaverotti.

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a cura di Massimo Costante

Senior Editor

Morgan Lost arriva nelle edicole di tutta Italia nel 2015, ma una continua e sensibile evoluzione lo porterà a raccontarsi in molteplici e oscure sfumature, l’ultima di esse la nuova serie Night Novels approdata nelle edicole con un nuovo #1 dallo scorso novembre. Ma chi è il tormentato e tenebroso personaggio ideato da Claudio Chiaverotti? Per la prima volta, vi proponiamo un identikit completo del cacciatore di serial killer per farvi conoscere al meglio il nuovo ciclo di avventure, rivelandovi parte del suo burrascoso passato e degli incubi che lo tormentano nella caotica New Heliopolis.

Morgan Lost dall’incubo peggiore all’oscurità senza fine

Morgan Lost non è un supereroe e non ha superpoteri, è un uomo semplice al quale capita una tragedia e una perdita che lo farà sprofondare in un tunnel oscuro senza fine, come avviene per molti supereroi dei fumetti. La genesi di Morgan si accosta molto a quella vista in Batman (per ammissione dello stesso Chiaverotti n.d.r.) o in The Crow di James O’Barr (che omaggiando comunque la pellicola con Brandon Lee, Chiaverotti dona a Morgan lo stesso alloggio con una grande vetrata n.d.r.): lui un ragazzo sopra le righe, semplice ma brillante, amante del cinema e della sua donna, la bella Lisbeth, la stessa che gli propone di sposarlo con un anello, pochi attimi prima che quella sera due adoratori di Seth li rapiscono per tatuare loro lo “sguardo di Seth” e ucciderli in sacrificio per l’oscura divinità egizia.

Nei primi numeri, viene narrato che Lisbeth viene uccisa davanti a un impotente Morgan, mentre quest’ultimo viene salvato da un intervento in extremis della polizia. Morgan si è salvato, ma non da quest’incubo che lo accompagnerà per sempre, e l’unico modo per esorcizzarlo è dare la caccia ai serial killer come quelli che hanno distrutto la sua vita.

Ribadiamolo, Morgan non diventa un giustiziere in soccorso dei deboli. Egli è ancora un debole che soccorre e salva sé stesso, divenendo un Cacciatore di Serial Killer, con tanto di esame e licenza rilasciata dalla polizia di New Heliopolis. Quello di Morgan Lost è un identikit complesso e ricco di contrasti che ne definiscono la personalità tormentata da un background tragico.

Morgan sembra un duro, con quella mascherina tatuata in volto che lo fanno apparire quasi come un supereroe mascherato, ma sappiamo bene che non è così, oltre al carattere fragile che lui tiene a bada con analgesici e whisky, Morgan balbetta quando si trova in forti situazioni di angoscia o quando prevalgono su di lui vecchi e oscuri ricordi… e, come se non bastasse, è pure daltonico, un daltonismo che dona al fumetto una colorazione molto inusuale. Infatti, la tricromia che ha reso celebre il fumetto di Chiaverotti, non è una semplice scelta autoriale come possiamo ammirare nel Sin City di Miller, al contrario, si tratta di un modo tutto nuovo di far vedere al lettore un racconto in piena soggettiva dello stesso protagonista.

Per molti versi, il personaggio rispecchia il suo creatore, un grande appassionato di cinema che potrebbe parlare di pellicole sconosciute ai più per ore interminabili; nelle prime pagine della serie ci viene spiegato attraverso dei flashback che Morgan era il proprietario di un cinema d’essai – proprio come avrebbe voluto essere lo stesso Claudio Chiaverotti – e sono ancora tanti altri i punti di contatto tra Morgan e il maestro Chiaverotti, come l’insonnia e i frequenti mal di testa che questa genera, ma che permettono ad entrambi di vivere e apprezzare in pieno la bellezza della notte.

Poi, come già successo con Dylan Dog – di cui Chiaverotti ha scritto oltre cinquanta storie – anche le fattezze di Morgan si ispirano a quelle di un divo di Hollywood. Infatti, mentre Dylan ricorda e si ispira a Rupert Everett, Morgan trae ispirazione da Ethan Hawke. Ma il disegno originale di Morgan si evolve passando sempre da suo creatore, che non poteva che rispecchiarlo anche in alcuni tratti più estetici che somatici, come la lunghezza dei capelli comune ad entrambi.

Un particolare della sua cintura, quel simbolo di pace che apparteneva alla sua Lisbeth, è un contrasto abbastanza evidente, mettendo in evidenza come un cacciatore di serial killer, avendo a che fare quotidianamente con gesti di violenza, indossi un simbolo di pace.

New Heliopolis come Gotham City

Ogni supereroe che si rispetti ha la sua Gotham City, e anche se Morgan non è affatto un eroe, New Heliopolis non fa eccezione: come in un romanzo ucronico, Morgan Lost è ambientato in una realtà storica differente dalla nostra, in una metropoli degli anni ’50 ricca di elementi dell’art nouveau e di contaminazioni egizie, come voluto dal suo creatore, Claudio Chiaverotti, da sempre grande appassionato dell’Egitto.

New Heliopolis appare moderna e decadente, con tratti noir di quegli anni, pur sfoggiando moderne tecnologie in un mix che permette al suo autore di affrontare alcuni temi dei nostri giorni, come il mostro della “Burocrazia”. In Morgan Lost, il tema della burocrazia è una costante importante e portata all’eccesso, con un villain rappresentato dal Direttore Generale del Tempio della Burocrazia, un uomo ricco e potente al comando dell’intera città di New Heliopolis, ma ironicamente imprigionato dalla sua stessa natura fatta di potere e solitudine: è costretto a vivere in isolamento in un ambiente completamente asettico, poiché basterebbe un solo germe per ucciderlo.

Un altro elemento in comune con la nostra realtà è la spettacolarizzazione dell’orrore, come spesso avviene nelle nostre emittenti televisive. In Morgan Lost avviene un’ironica e velata critica alla ferocia degli eventi di cronaca proposti al pubblico delle nostre emittenti televisive con la stessa frequenza di un videoclip musicale; e anche questo aspetto viene assolutamente estremizzato nel fumetto Bonelli, con dei serial killer che vengono seguiti e “divinizzati” dal notiziario dei serial killer condotto dalla bella e sexy Lindy Kiss, mentre seguono altre trasmissioni presenti in quasi tutti gli albi delle quattro serie, ovvero le Sexy News (un notiziario con le conduttrici che si spogliano mentre propongono i fatti di cronaca) e un meraviglioso programma musicale notturno condotto da Mary Goodnight.

I serial killer neutralizzati da Morgan, almeno per lui non cessano definitivamente d’esistere, tornando sulle sponde del mare dell’oceano che bagna New Heliopolis: Morgan riesce a vedere tutti i serial killer che ha ucciso o mandato sulla sedia elettrica - affettuosamente old sparky – seduti sulle loro sedie a galleggiare tra le onde del mare, una visione raccapricciante che riesce ad avere solamente lui.

Da questi ultimi due “indizi”, possiamo tranquillamente affermare che, come Gotham City ricolma di esseri grotteschi e pericolosi, anche New Heliopolis è una cittadina (fittizia) statunitense, una versione rivista di New York secondo Chiaverotti, intuibile dall’architettura senza dubbio, ma anche dal fatto che è bagnata da un oceano e dal ricorrente nomignolo “old sparky” riservato alla sedia elettrica, tipico appunto degli stati di New York, Connecticut, Texas, New Jersey e molti altri Paesi americani. E allora la storia degli eurodollari?

Ricordiamoci che l’ucronia che veicola l’ambientazione di Morgan Lost, vuole che nella realtà messa in opera da Claudio Chiaverotti non sia mai avvenuta la Seconda Guerra mondiale, quindi è abbastanza possibile che le due economie, quella americana e quella europea, libere dai conflitti che conosciamo, abbiano avuto una maggiore possibilità di fondersi con un’unica moneta che vediamo avere corso nelle storie di Morgan e, soprattutto, a caratterizzare il borsino delle taglie sui serial killer nei notiziari di Lindy Kiss.

Lo star system di Morgan Lost

Chiaverotti dedica tre quarti della copertina del primo numero “L’uomo dell’ultima notte” ai serial killer che si avvicenderanno nella prima serie composta da 24 numeri (formato Bonelli, 98 pagine, tricromia di bianco, nero e rosso), un segnale utile a far capire al lettore che, insieme a Morgan Lost, i protagonisti sono proprio quei serial killer tanto pubblicizzati dal notiziario dei serial killer di Lindy Kiss. Non si tratta di super criminali come quelli che possiamo leggere sui comics americani, i villain di Morgan Lost sono persone “normali” ma psicologicamente estreme e fuori da ogni schema, tanto che il nostro protagonista dovrà spesso avvalersi dell’aiuto della criminologa e profiler, la dottoressa Pandora Stillman (il nostro personaggio preferito in assoluto n.d.r.).

Tra i più noti, ricorrenti e apprezzati dal pubblico ricordiamo la costante presenza del Direttore Generale del Tempio della Burocrazia di cui vi abbiamo parlato poco sopra, i Coniugi Rabbit (prima apparizione nel n. 6 della prima serie e ricorrenti riferimenti fino al n.5 della serie Dark Novels) e l’irriducibile Wallendream, un personaggio che – secondo lo stesso Chiaverotti – prende spunto dal grande Joker di Batman, la rockstar dei serial killer di tutto lo star system di Morgan Lost, che con la sua scomparsa chiude un vero e proprio capitolo della storia principale (ultima apparizione n. 7 serie Dark Novels a pag. 58). Chissà se lo vedremo tornare in qualche modo davvero inaspettato…

Per fortuna Morgan non è solo circondato da serial killer e da cattivi ricordi da affogare nell’alcol, e anche se non ha un personaggio-spalla come altri eroi di Sergio Bonelli Editore, ci sono altre comparse ricorrenti e molto importanti per lui. Oltre alla già citata dottoressa Stillman, vale la pena ricordare la bella Inge l’infermiera che assiste Pandora, Regina Dolarhyde il capitano della polizia di New Heliopolis che lo ha tratto in salvo quando era prigioniero dagli adoratori di Seth che volevano uccidere lui e Lisbeth; Igraine, Jack e Farley, quest’ultimo quartetto sarebbero i “colleghi” Morgan, cacciatori di taglie come lui, ma raramente vedremo un’attiva collaborazione tra il nostro e gli altri cacciatori. Morgan è un solitario, sia nella vita privata che nel lavoro.

Nella vita editoriale di Morgan Lost abbiamo visto anche due team-up che i fan hanno gradito molto, uno con Brendon (nato sempre dalla mente di Chiaverotti) in “La mappa delle stelle” (Speciale di Brendon n.13) e ben 4 albi fuori serie per un’unica storia parallela in un futuro alternativo con Dylan Dog negli albi “Incubi e serial killer”, “Londra in rosso e grigio”, “Il mietitore” e “Il ritorno dell’oscurità”.

Dopo diverse evoluzioni che hanno portato ad un cambio di formato, una nuova colorazione più classica del bianco e nero (motivata con alcuni espedienti narrativi a cavallo delle mini serie n.d.r.) e l’introduzione di ben due mini serie che affrontano la narrativa più oscura e profonda di Morgan Lost con il ciclo delle Dark Novels, poi quello delle Black Novels, dove si va ad eliminare perfino i confini delle ambientazioni e dei “killer canonici”, e infine l'ultima mini serie denominata Night Novels conclusa nel mese di giugno con La mente di ghiaccio. Sembra ormai imminente l'arrivo di una nuova stagione entro la Primavera del 2021, come confermato più volte dal maestro Chiaverotti.

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