Il centenario del Milite Ignoto e Lucca Comics & Games

Nel 2021 si festeggia il centenario del milite ignoto. Ecco cosa hanno organizzato per questo anniversario Lucca Comics & Games, Le Ferrovie dello stato e La Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio

Avatar di Manuel Enrico

a cura di Manuel Enrico

Il centenario del milite ignoto. Il Milite Ignoto è una “parola”, un “concetto” che rientra nel nostro vocabolario comune ma al quale raramente ci appelliamo pensando alla sua origine. Quanti di noi conoscono la storia del Milite Ignoto? Nome legato a monumenti, a strade cittadine, ricordi scolastici, il Milite Ignoto è parte integrante della nostra storia nazionale, memento di un momento storico tremendo, quale fu la Prima Guerra Mondiale, ma anche simbolo di una voglia di pacificazione e di rinascita, sentimento questo che oggi stiamo finalmente iniziando ad accarezzare, dopo due anni complessi.

Il centenario del milite ignoto

Ad esempio, sapevate che in questo 2021 si festeggiano cento anni di questa importante figura per la nostra storia nazionale? Memoria risalente gli anni seguenti al primo conflitto mondiale (per l’Italia 1915-1918 ), il Milite Ignoto è una figura nata per ricordare i militari italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale, il cui sacrificio si è consumato nell’anonimato di cruenti campi di battaglia e sepolture che non ne hanno garantito il riconoscimento. Nel 1921, dopo un excursus politico e legislativo, si decise finalmente e in parallelo con quanto si stava facendo in altri paesi coinvolti dal conflitto, di rendere onore a questi caduti senza nome. Il 28 ottobre si tenne quindi una cerimonia nella Basilica di Aquileia, durante la quale la madre di un soldato caduto in battaglia, scelta per rappresentare tutte le madri dei soldati morti in guerra, scelse una salma tra quelle di undici soldati senza identità, e le spoglie dei quali erano state raccolte dagli undici fronti dove il conflitto era stato più sanguinoso.

Quella madre, diventata così la Madre simbolo dell’intera Nazione, si chiamava Maria Bergamas, e quella salma, dopo essere stata portata da Aquileia a Roma su un treno che camminò a passo d’uomo per ricevere l’omaggio commosso di migliaia di persone, venne tumulata il 4 novembre al Vittoriano.

Lucca Comics & Games ed il milite ignoto

Lucca Comics & Games, dopo avere dedicato a Dante questa edizione della manifestazione in occasione della celebrazione dei 700 anni della nascita del Sommo Poeta, ha scelto di aderire anche alle commemorazioni per il Centenario del Milite Ignoto, ribadendo come la nona arte e la cultura POP in generale possano essere un linguaggio contemporaneo capace di raccontare a nuove generazioni aspetti di un passato che non deve essere dimenticato, e facendosi così canale di emozioni e riflessioni che riguardano anche il presente e le nostre sensibilità.

La commemorazione del Centenario del Milite Ignoto vuole quindi essere un’occasione di dialogo e unità, che ci aiuti a comprendere l’importanza di un ritorno alla normalità dopo un trauma condiviso, all’insegna di una voglia comune di ricostruzione e di nuova, condivisa e pacifica vitalità. Ma in che modo rendere attuale e “parlante” la storia del Milite Ignoto, nell’intento di avvicinarvi i giovani che ne ignorano l’esistenza ed i non giovani che ne hanno perso il ricordo?

La Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio, con il Comune di Lucca e il supporto di Lucca Comics & Games, e con la cura di Paolo Vicchiarello e Anna Villari, ha realizzato una mostra immersiva che possa restituire al pubblico di oggi il portato emotivo della vicenda del Milite Ignoto, contaminando narrazione musica, sonoro, e l’utilizzo di tavole tratte da Unastoria di Gipi, uno dei nostri più intensi “narratori” per immagini a fumetti.

Anna Villari ci racconta: Fumetti, musica, narrazioni sonore e intime per raccontare il Milite Ignoto: non sono scelte incongrue, l’illustrazione e una sorta di proto fumetti sono stati la “consolazione” dei soldati nell’ultimo anno di guerra, quando, dopo la sconfitta di Caporetto, dal Comando centrale cominciarono a essere immaginati sistemi per “tenere su il morale delle truppe”, come si diceva allora. Ecco quindi che cominciarono a circolare riviste e “giornali di trincea” alle volte scritti e disegnati da grandi autori del giornalismo e della satira o del costume di allora, alle volte redatti dagli stessi soldati, su carte poverissime e con mezzi di fortuna.  Tra quelle pagine si sono formati anche alcuni degli artisti che sarebbero poi diventati tra i più celebri del ‘900. Ecco quindi la nostra scelta di lavorare con l’opera di Gipi, che ha seguito proprio i canali con i quali ci sentiamo più in sintonia: il dolore che da individuale si fa universale, la ricerca di senso, lo sconquasso che dall’uomo si riverbera nella natura. Fare musica poi, in guerra era il modo più immediato e “caldo” di distrarsi, evadere mentalmente, da soli o con i commilitoni. Una chitarra magari ricavata da un elmetto caduto, una armonica, economica e tascabile... Non a caso abbiamo chiamato a partecipare al progetto Max De Aloe, il più intenso e interessante armonicista italiano, per creare sonorità che abbiano il sapore di allora ma la forza espressiva di una sperimentazione contemporanea. O la narrazione che abbiamo immaginato, che grazie alla voce davvero emozionante di Mario Perrotta sgorga come un dialogo intimo diretto a un amico scomparso, e poi al visitatore... linguaggi di ieri come di oggi, ma oggi amplificabili e messi in alchimia tra loro anche grazie all’utilizzo del multimediale e di una idea forte di storytelling visuale e di narrazione immersiva.  

Paolo Vicchiarello aggiunge: Il Milite Ignoto è in qualche modo la narrazione di un viaggio, quello di un soldato partito per il fronte e che torna ad una Casa che prima non era casa. E questo ritorno è duplice perché non torna solo il feretro, ma con esso torna – nel viaggio a passo d’uomo che il treno percorre in quattro giorni da Aquileia a Roma – un’intera Nazione fatta ancora di lingue (non semplicemente dialetti), di usi e costumi variegati e distanti, di radici sociali e culturali profondamente diverse, frammentate, spaiate. Chi sopravvive invece torna alla casa che era casa e quindi, presumibilmente, alla normalità, che però non è la stessa di prima. Tornare alla terra lasciata per le trincee, alla fertilità, ai suoni e alla bontà semplice della natura che resiste anche dopo i gas e i veleni, le esplosioni e la mitraglia. Torna in qualche modo anche chi non è mai partito e torna ad una nuova normalità. Tocca, ad esempio, alle donne che hanno sostituito nelle fabbriche, negli uffici e nei campi gli uomini partiti al fronte o quelli tornati dimezzati, allucinati, inabili e alle quali è chiesto di tornare a fare solamente le madri e le mogli dopo aver sostenuto col proprio lavoro e le proprie cure lo sforzo bellico. Tocca all’Italia tutta tornare a ciò che era prima e che come prima non è più. E allora bisogna essere necessariamente resilienti, superare l’oggi senza dimenticarsi di ieri e guardare al futuro, al domani, pensare che si può fare, che nulla è impossibile, difficile sì probabilmente, quasi sicuramente, ma che è possibile. E chi ha il coraggio, da sempre, di guardare al domani senza la paura di ieri? Chi ha la “pazzia” di pretendere di migliorare, di sviluppare l’esistente, di saltare i fossi, scompaginare i quaderni, abbracciare ad occhi chiusi il futuro, chi? C’è una risposta, banale, elementare, quasi monotona nella sua ripetitiva validità, in ogni tempo, in ogni frangente, in ogni condizione: i giovani.

Il Milite in viaggio

Fumetti “esplosi” in grande formato video e animati da morphing, una narrazione sonora, musiche originali, un treno storico. Questi gli ingredienti messi in gioco per parlare al pubblico di oggi. Fulcro dell’iniziativa sarà una mostra itinerante immersiva, allestita all’interno di un treno storico messo a disposizione da Ferrovie dello Stato Italiane e che vede il fumetto come cardine della narrazione. Il fumetto diventa infatti la sostanza visiva di una narrazione intima e universale grazie alla proiezione di tavole di Unastoria, graphic novel di Gipi ambientata nella Prima guerra mondiale, e amplificate dalla voce narrate dell’attore Mario Perrotta, da sempre legato a queste tematiche, accompagnato dalle musiche originali composte dall’armonicista Max De Aloe. Un’esperienza immersiva densa di significato ed emozionante che riconferma la valenza didattica e culturale del fumetto come medium formativo per giovani generazioni.

Una mostra itinerante che, partendo da Aquileia come fece il feretro del Milite Ignoto, viaggiando nottetempo raggiungerà le città di Venezia, Bologna, Firenze, Arezzo, Roma, aprendo il proprio carico di storia ed emozioni ai visitatori. Un’esperienza che i visitatori di Lucca Comics & Games potranno vivere all’interno della chiesa di San Cristoforo, che ospiterà una versione riadattata dell’esperienza preservandone il carattere narrativo multisensoriale e il suo struggente fascino.

Il Milite a Lucca Comics & Games

Ma il Milite Ignoto sarà una presenza attiva nel contesto di Lucca Comics & Games. Tra le diverse attività promosse dall’organizzazione della manifestazione spicca 20 artisti per il Milite Ignoto, che ha visto nomi del mondo fumetto nostrano (Sergio Algozzino, Massimo Asaro, Paolo Barbieri, Lelio Bonaccorso, Daniele Caluri, Linda Cavallini, Giorgio Cavazzano, Ivan Cavini, Carmine Di Giandomenico, Rob Di Salvo, Lorenza Di Sepio, Edvige Faini, Alessandro Mereu, Kalina Muhova, Giulio Rincione, Roberto Recchioni, Maria Laura Sanapo, Laura Scarpa, Yole Signorelli, Luigi Siniscalchi) realizzare opere che reinterpretano, secondo la propria sensibilità, il mito del Milite Ignoto. Venti illustrazioni, una per ogni regione, che saranno visibili appesi a lampioni che costeggiano un percorso che conduce sino a un albero spoglio, che richiama nuovamente l’opera di Gipi.

Un milite: diverse rappresentazioni

Oltre a questi eventi, le giornate lucchesi saranno animate da incontri dedicati alla figura del Milite Ignoto, che assumeranno diverse forme. Dall’esposizione dello storico schizzo originale di Anselmo Ballester, realizzato nel 1921 per un concorso nazionale e prestato dal nipote Francesco Ciampi, all’organizzazione di tornei del gioco da tavolo Ticket To Ride, che la casa editrice Asmodee presenterà in un’edizione da collezione dedicata proprio al Milite Ignoto.

Sul sito di Lucca Comics & Games  sono riportati tutti gli eventi e gli appuntamenti studiati per ricordare al meglio il Centenario del Milite Ignoto, un invito a riscoprire un capitolo della nostra storia nazionale e apprezzarne lo spirito di rinascita.

Leggi altri articoli