Cartographers: la recensione

Cartographers - ambientato nel mondo di roll player, progettato da Jordy Adan e illustrato da Lucas Ribeiro edito da Thunderworks Games e proposto nel 2020 per il mercato italiano da Raven Distribution, è un gioco paper-and-pencil.

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a cura di Japo Orbo

Cartographers - ambientato nel mondo di roll player è un filler molto interessante che saprà divertire le famiglie e, viste le dimensioni ridotte, potrà accompagnare anche giocatori più incalliti in trasferte e viaggi. Cartographers è un paper-and-pencil cioè un titolo in cui i giocatori muniti di carta e penna (per l’appunto) dovranno cartografare il Regno di Nalos per conto della Regina Gimnax. Le regole sono semplici, il gioco è composto da solo 41 carte ma la profondità strategia è decisamente intrigante e imparare a giocare al meglio non facile. Le possibilità creative invece sono infinite!

Creatività e matite colorate

In Cartographers i giocatori competono per guadagnare il maggior numero di stelle reputazione vergando le proprie mappe. Le mappe vengono tracciate sulla base delle carte esplorazione pescate, stagione dopo stagione, e in funzione delle carte punteggio estratte. I cartografi in erba dovranno disegnare i migliori pattern di terreni per ottenere quanti più punti possibile. Precisione e colpo d’occhio saranno necessari per abbozzare la mappa vincente. L’uso di matite colorate non è previsto dal gioco ma aiuterà molto per il calcolo dei punti e per la resa finale. Sapere disegnare non è ovviamente necessario per godere del titolo seppure i più talentuosi potrebbero davvero creare delle mappe degne da fotografare, come le foto in rete mostrano.

Cento mappe “in bianco”

Nella compatta scatola di Cartographers sono inoltre presenti ben cento mappe (double-face) che serviranno ad ogni giocatore per disegnare, partita dopo partita, i confini del Regno di Nalos. In quattro giocatori, usando entrambi i lati delle mappe “in bianco” (il secondo lato è più difficile dato che presenta un dirupo al centro della griglia) c’è materiale per ben 50 partite. La preoccupazione che le mappe si possano esaurire è pertanto fuori luogo.

Nostalgia portami via

Il gioco è originale e moderno nel design, eppure Cartographers lascia nell’aria una piacevole atmosfera da gioco di ruolo fantasy degli anni ottanta. Sarà a causa delle mappe in bianco dove è richiesto aggiungere il proprio nome e titolo onorifico, il nome del reame mappato e disegnarne l’araldica. Il modo in cui il foglio è prestampato ricorda molto le vecchie schede del personaggio del mitico Heroquest. Molti giocatori apprezzeranno anche di dover disegnare i terreni su di una mappa quadrettata in modo simile a quando giocavano a Dungeons and Dragons. I disegni dei terreni, molto evocativi, ricordano quelli di Citadels e contribuiscono alla sensazione “amarcord”. L’autore deve esserne consapevole dato che sceglie come carte imboscata Gnoll, Coboldi, Goblin e Bugbear, in puro stile fantasy.

Un solitario con qualche coltello nella schiena

Cartographers è un gioco da 1 a 100 giocatori come segnato sulla scatola. Quindi, come altri titoli paper-and-pencil, ha una bassa interazione fra i giocatori seduti al tavolo. A questo ovviano le carte imboscata che, quando pescate, costringono a dare la propria mappa al giocatore seduto vicino. I pattern di terreno “mostro”, fastidiosissimi perché fanno perdere punti, verranno disegnati dagli avversari! L’interattività è ridotta, ma molto “cattiva” dato che gli insediamenti Gnoll e Bugbear sono in grado di rovinare la mappa del più fine cartografo.

Espansione inclusa: grazie Raven!

L’edizione italiana di Cartographers regala ai madrelingua l’Espansione Abilità e una carta promo per un altro gioco della Thunderworks Games: Roll Player. Si tratta di una scelta azzeccata e apprezzabile fatta dall’editore italiano: la Raven Distribution di Roberto Petrillo. La mini Espansione Abilità è composta da nove carte (di cui una per le regole). I giocatori, ogni stagione, potranno spendere le proprie monete per poter sfruttare una delle tre abilità disponibili.

Longevità e bilanciamento nel regno di Nalos

Ogni partita le carte punteggio vengono estratte a caso fra le quattro disponibili per le quattro tipologie di terreno presenti nel gioco. Questo rende ogni sfida a Cartographers diversa e inedita. Alcuni obiettivi saranno più complessi di altri, ma questo vale per tutti i giocatori, rendendo il titolo perfettamente bilanciato.

Una sfida anche in solitario

È possibile giocare a Cartographers anche in solitario. Il libretto delle regole, ben scritto, illustrato e ricco di esempi e spiegazioni, dedica a questa opzione di gioco l’ultima pagina. Anche da soli il gioco è divertente e difficile da padroneggiare: come si potrà vedere nella foto il punteggio “tonto scarabocchiatore” mostra che parecchia strada deve essere fatta per essere ricompensati dalla regina Gimnax.

Profondità e complessità

Cartographers, a fronte di regole semplici e immediate, pone i giocatori dinanzi a scelte strategiche complesse per un gioco della durata di circa mezz’ora. La profondità del titolo è pertanto molto apprezzabile soprattutto da chi, per ottenere il massimo da ogni “mappatura”, vorrà badare ad ogni dettaglio e cercare di guadagnare quanta più reputazione possibile. Giocare in modo strategico e competitivo non è però necessario: il titolo va bene anche per le famiglie e i bambini seduti attorno al tavolo impareranno forse persino meglio degli adulti come disegnare le mappe più remunerative.

Spin off nel mondo di Roll Player

Come il sottotitolo del gioco fa presagire Cartographers è ambientato nello stesso universo di Roll Player, gioco di dadi della Thunderworks, uscito in USA nel 2016 e edito nel 2018 in Italia sempre dalla Raven. Avere dei titoli che si rifanno allo stesso universo è molto interessante perché premia la profondità dell’ambientazione e accresce il desiderio di collezionare tutte le scatole. In questo senso la carta promo “cartografo” è un perfetto esempio di marketing vincente.

Conclusioni

Cartographers è un filler di valore, “portabile” e profondo adeguato a giocatori aventi un background molto vario. Se da un lato risveglierà la nostalgia dei giocatori di ruolo a la “Dungeon and Dragons”, il design moderno, unito alla non facile sfida di padroneggiare il gioco, appassionerà anche le nuove leve.

I materiali

Cartographers ha dei buoni materiali. La presenza delle matite con gomma nella scatola rendono il titolo immediatamente giocabile seppure non siano necessarie per poterlo giocare al meglio, anzi! Munirsi di matite o pennarelli colorati renderà la mappa del regno ancora più chiara e interessante! Le carte sono telate e di formato standard (magic) e quindi facilmente imbustabili.

Gioco indicato per

Le regole semplici e gli aspetti “carta e penna” rendono Cartographers perfetto per le famiglie. La profondità strategica invece lo farà apprezzare anche i player più esperti. Cartographers è un filler o un gioco breve che potrà stare ottimamente sia nella libreria ludica di un appassionato che nella cassapanca o in un cassetto della cameretta di un bambino. Attenzione però: la comprensione delle regole e delle carte punteggio richiede la supervisione, almeno le prime volte, di un adulto.

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