È tempo di rimettersi in strada, perché stavolta la regina Gimnax vuole espandere il suo regno nei territori dell'Ovest. In Cartographers Heroes, seguito dell'acclamato Cartographers, gioco draw&write (variante della meccanica roll&write) dello stesso editore Thunderworks Games, da 1 a 100 giocatori dovranno riempire la propria mappa disegnando i territori esplorati per soddisfare gli editti della regina e guadagnare la reputazione necessaria a vincere.
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Cartographers Heroes, attualmente in fase di raccolta fondi su Kickstarter o in preordine sul Dragonstore di Raven Distributions è un gioco che può essere giocato come gioco a sé stante o che può essere combinato con il gioco originale, Cartographers. Usando molte delle stesse regole dell'originale, Cartographers Heroes introduce gli Eroi del titolo, nuovi mostri, nuove carte Editto nuove abilità con la mini espansione Skills 2 e be 3 mappe aggiuntive, ciascuna con delle regole nuove.
I nuovi territori dell'Ovest
Nei territori dell'Ovest, le cose sono leggermente diverse rispetto ai territori del Nord (ambientazione del primo Cartographers). La meccanica di base rimane la stessa del gioco precedente: ad ogni turno, una carta Esplorazione indica ai giocatori che tipo di terreno disegnare ed in che forma; ogni giocatore disegna sulla propria mappa la forma scelta, ruotandola o ribaltandola, e riempiendola del terreno scelto; quando il valore di Tempo totale riportato sulle carte Esplorazione girate è uguale o maggiore del tempo disponibile per una Stagione, si calcolano i punteggi parziali usando le carte Editto specifiche per quella stagione e si procede alla prossima, a meno che non sia Inverno, che segna l'ultimo turno del gioco. Ci sono persino le icone delle Rovine, per rendere la mappa compatibile con il gioco precedente, ma in questo non vengono utilizzate e contano come un qualsiasi spazio vuoto.
Hic sunt leones - di nuovo
Come nei territori del Nord, l'Ovest è una landa inesplorata e pericolosa. Ad ogni Stagione, i giocatori rischiano di subire delle Imboscate da parte dei mostri che vagano per le lande. Quando viene pescata una carta Imboscata, ogni giocatore deve disegnare il territorio di tipo Mostro sulla mappa di uno degli altri giocatori indicato dalla carta stessa. Questo rimane sicuramente uno degli elementi più interessanti: la possibilità di interagire con gli altri giocatori, rompendo i loro piani e, allo stesso tempo, adattando i propri per far fronte alla minaccia dei Mostri.
A differenza del primo gioco, in Cartographers Heroes non tutti i mostri sono uguali: i territori Mostro vengono marcati infatti con una lettera che ne indica il tipo, ed ogni mostro introduce una regola nuova. Dagli Zombies che si espandono sulle caselle libere ad ogni fine stagione ai troll che distruggono un terreno ad ogni stagione. Certo, c'è un po' più di mantenimento al termine di stagione, ma molto più divertimento.
We need a hero...
La nuova meccanica introdotta da questo sequel è quella che dà il titolo al gioco stesso: gli Eroi. Ad ogni stagione, un nuovo Eroe viene aggiunto al mazzo Esplorazione. Quando una carta Eroe viene pescata, i giocatori possono piazzarlo sulla propria Mappa. Oltre ad occupare una casella con un nuovo tipo di terreno, l'Eroe "sorveglia" specifiche caselle distruggendo tutti i Mostri in queste caselle, sia quelli già presenti quando l'Eroe entra in gioco, sia quelli che potrebbero arrivare dopo, in un misto tra piazzamento strategico e tattica. Per certi versi, ricorda il gioco Tash-Kalar di Vlaada Chvátil, ma con forme molto più semplici.
Gli editti dell'incontentabile regina Gimnax
Cartographers Heroes è dotato di un nuovo set di carte Editto, divisi ancora nelle stesse quattro categorie, anche se molti dei nuovi editti portano a giocare diversamente dal passato. Molti dei nuovi editti infatti richiedono una visione più globale della mappa, dal momento che non si tratta solo di costruire gruppi di terreni: dall'ottenere punti per ogni colonna in cui acqua e campi sono in numero uguale, a fare punti per ogni casella libera adiacente ad un villaggio, i nuovi obbiettivi spesso portano ad avere una mappa più frammentata che in passato, con il risultato che inserire nuove forme senza rovinare gli schemi già preparati diventa sempre più difficile. Un nuovo livello di sfida per i veterani di Cartographers.
Nel gioco solitario infatti gli "handicap" da sottrarre al punteggio finale sono molto più bassi, segno che gli autori sono consci che non è facile fare punti con i nuovi Editti.
Un'esperienza incostante
Come nel gioco originale, l'ordine di uscita delle carte influisce tantissimo sull'andamento della partita. Questo non è un grosso problema, visto che l'alea è parte integrante di questo gioco e soprattutto vista la durata contenuta delle partite, ma è innegabile che alcune carte vengono penalizzate fortemente e perdono di interesse se non vengono pescate al momento giusto: pescare un eroe prima di avere alcun mostro sulla mappa, per quanto sia utile, è meno divertente che usarlo subito per sconfiggere qualcosa, e pescare Zombies o Draghi all'ultima stagione è molto diverso che averli in gioco fin dall'inizio.
Nuove abilità
La nuova mini-espansione Skills introduce nuove abilità. Le regole rimangono le stesse: 3 abilità scelte casualmente ad inizio partita e sono a disposizione di tutti i giocatori, che possono spendere le monete guadagnate, perdendone quindi i punti Reputazione, per pagarne il costo ed attivarne gli effetti. Le nuove Skills sono simili alle precedenti, con un paio di eccezioni relative alle nuove meccaniche, come disegnare un eroe o distruggere dei territori.
Le mappe aggiuntive
Cartographers Heroes può essere espanso ulteriormente grazie alle tre mappe aggiuntive, che oltre a modificare la forma della mappa aggiungono nuove carte Esplorazione, nuove meccaniche e nuove carte punteggio:
Nebblis: Plane of Flames
il grande vulcano Astmork incombe sui giocatori in questa mappa dedicata al fuoco. Oltre a trovarsi un vulcano che occupa un quadrato di 2x2 caselle sulla mappa, in Nebblis i giocatori dovranno anche gestire la lava: tre nuove carte esplorazione verranno aggiunte al mazzo e costringeranno il giocatore a distruggere pezzi di territorio.
Questa variante, inclusa nella copia anteprima per la stampa, ricorda da vicino l'espansione vulcano della copia rossa di Le Strade di Inchiostro.
Affril: Plane of Knowledge
La mappa è ora divisa in 6 isole ed i giocatori dovranno esplorarne mano a mano che queste vengono scoperte. I giocatori dovranno infatti collegare le isole a quelle già esplorate pagando il collegamento in monete, altrimenti il giocatore rimarrà presto a corto di spazi in cui disegnare. Visto che la mappa viene radicalmente cambiata, Affril contiene 4 nuove carte Editto del tipo Pattern, dal momento che quelle originali (diagonali, colonne, righe, ecc) non si applicano più.
Undercity: Depths of Sabek
La mappa è divisa tra un Sopra ed un Sotto, visto che questa volta la regina ha ordinato di esplorare la città sotterranea che si trova sotto la capitale, Sabek. Questa mappa aggiuntiva stravolge una delle regole di base di Cartographers, cioè la libertà di disegnare il territorio esplorato in qualsiasi punto della mappa. In Undercity tutti i territori infatti devono essere collegati al Passaggio che segnala il passaggio dal mondo di Sopra a quello di Sotto, immaginando quindi cunicoli ed aree sotterranee come un gigante formicaio. Ovviamente anche in questo caso sarà necessario rimpiazzare le carte Editto originali con quelle speciali.
I materiali
Abbiamo potuto provare solo un prototipo di Cartographers Heroes, ma sappiamo che nella sua versione finale avrà molti punti in comune con Cartographers, a partire dalla dimensione della scatola (molto contenuta) alla buona qualità delle carte. Molto interessante, su Kickstarter, la possibilità di finanziare un box Collector's Edition, non disponibile al di fuori della campagna Kickstarter, che contiene anche le mappe aggiuntive, che altrimenti vengono consegnate senza una scatola dedicata.
Abbiamo potuto provare anche il nuovo playmat di neoprene ispirato alla copertina di Heroes, e sebbene il gioco non risenta alcunché della sua assenza, è di certo un piacere per gli occhi. Unico appunto, la posizione indicata sul playmat per le carte stagione è lontana dalle carte esplorazione ed è vicina agli Editti: è vero che le carte Stagione indicano quali Editti daranno Reputazione alla fine del round, ma servono anche ad indicare il limite di tempo, quindi avrebbe avuto senso averle anche vicino alle carte Esplorazione, per verificare ad ogni nuova carta se il limite è stato superato.
In conclusione: ne vale la pena?
Come scritto nella precedente recensione, Cartographers rimane uno dei più divertenti titoli della famiglia dei roll&write / draw&write, in parte per la soddisfazione di disegnare delle mappe, in parte perché è uno dei pochi giochi che non si svolge come un grande solitario di gruppo. Cartographers Heroes mantiene inalterato questo feeling e si conferma ancora un piacere da giocare. Anche se è un gioco a sé stante, è indubbio che assomiglia ad un'espansione del gioco originale, tanto che è possibile combinare insieme i due giochi, combinando a piacimento gli elementi. Alla domanda "ne vale la pena?" o "per chi è indicato?" proveremo a rispondere facendo dei distinguo.
Per chi possiede già il gioco Cartographers: A Roll Player adventure: ne vale assolutamente la pena!
Cartographers Heroes è un ottimo sequel, che migliora Cartographers su tutta la linea. La meccanica delle Rovine non fa sentire la propria mancanza, i nuovi mostri sono molto più divertenti, i nuovi Editti sono molto più sfidanti e le nuove mappe danno un senso di novità al gioco. Chi ha consumato il primo Cartographers - come chi scrive - ma anche chi lo ha solo apprezzato e cerca di rinnovarlo o espanderlo, troverà tantissimo valore in questo sequel. Consigliatissimo.
Per chi non possiede e non ha mai giocato a Cartographers: forse Heroes non è la via più semplice per entrare in questo mondo.
Il roll&write è diventato molto popolare come genere anche per l'estrema accessibilità: spesso non è richiesta grande esperienza nei giochi da tavoli, e molti roll&write sono considerati ottimi giochi gateway (come l'elegantissimo Le Strade d'Inchiostro, di cui abbiamo scritto qui) visto l'esiguo numero di regole. Cartographers Heroes però introduce alcune dinamiche in più, richiede un po' più di esperienza per seguire tutto quello che accade, con Editti meno lineari di quelli del primo gioco. Entrare nel mondo di Cartographers partendo da Heroes vuol dire cominciare da un livello intermedio di difficoltà, per il quale forse è consigliabile avere un po' di esperienza.
Di certo non è un gioco difficile, però, per cui non è una barriera insormontabile. Cartographers: A Roll Player adventure (il primo gioco, l'originale) rimane il migliore punto di ingresso per questo mondo, ma già dopo poche partite - e dopo aver introdotto le skills per variare un po' - chiunque sarà pronto per fare il salto verso Heroes. Quindi...perché non prenderli entrambi?