Gli organizzatori del più celebre film festival francese si sono sempre dimostrati restii ad accettare le imposizioni della quarantena voluta dall'amministrazione Macron per salvaguardare i cittadini da Covid-19. Il suo direttore, Thierry Fremaux, sta facendo di tutto per far sopravvivere la sua creatura, confessando ai microfoni di Variety di star vagliando anche di unire le forze con l'Italia per fondere assieme le manifestazioni di Cannes e Venezia.
Il festival era inizialmente previsto per il 12 maggio, ma a pochi giorni dal suo lancio è stato annunciato il suo slittamento a luglio e, infine, è stato sospeso a tempo indefinito con un comunicato secco e velatamente scocciato. Fremaux, d'altronde, non ha mai cercato di celare la sua spiccata insofferenza all'idea di dover stravolgere la sua scaletta di lavoro, se non altro perchè Cannes è uno dei festival che maggiormente incidono sul mercato della compra-vendita distributive europee.
Non è chiaro se e in che forme il Film Festival di Cannes sarà svolto, quest'anno, ma l'organizzazione garantisce agli autori che continuerà a visionare e valutare le pellicole fino al periodo di giugno, ovvero fino alla data in cui si era valutato di rilanciare l'evento. In ogni caso Fremaux ha dichiarato di essere entrato in contatto con il direttore del Film Festival di Venezia, Alberto Barbera, in modo da "fare qualcosa assieme".
Contrariamente agli omologhi secondari, Cannes e Venezia tengono particolarmente a preservare una presenza fisica e simbolica. Convertirsi totalmente al digitale non è un'opzione a cui sembrano essere interessati. Il confronto tra le due parti è quindi d'obbligo: a meno che il Festival di Cannes 2020 non venga del tutto cancellato, gli organizzatori dovrebbero vagliare se calendarizzare le proiezioni parallelamente o successivamente a quelle veneziane.
Nel primo caso si verificherebbe una concorrenza senza precedenti e che i grandi festival preferirebbero evitare, ma attendere la conclusione della manifestazione italiana potrebbe incidere negativamente sull'industria cinematografica francese.