Buster Keaton, 126 anni dalla nascita della maschera tragica delle comiche

Il 4 Ottobre del 1895 nasceva a Piqua, in Kansas, uno dei volti più celebri del cinema muto, Buster Keaton, pseudonimo di Joseph Frank Keaton. 

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a cura di Imma Antonella Marzovilli

Il 4 Ottobre del 1895 nasceva a Piqua, in Kansas, uno dei volti più celebri del cinema muto, Buster Keaton, pseudonimo di Joseph Frank Keaton. Figlio d'arte, i genitori erano attori di teatro vaudeville, il giovane Keaton è cresciuto tra palcoscenici, sipari e capitomboli. Soprattutto questi ultimi contribuirono alla sua grande fama, tanto che in Italia è conosciuto proprio con il nome di Salterello.

Tante sono le vicende e le leggende legate alla famigerata figura di Buster Keaton che tutti noi conosciamo come un attore dall'espressività emblematica e dallo spiccato talento per i capitomboli pittoreschi. Scopriamo, quindi, insieme le curiosità della vita e della carriera dell'attore che ha cambiato per sempre la storia del cinema ridefinendo anche il concetto di stunt-man.

https://www.youtube.com/watch?v=GXjhVZPYYRU&t=1052s

Buster Keaton: le origini di un mito

Buster Keaton, come abbiamo già detto, è un figlio d'arte, i genitori erano dei famosi attori di teatro vaudeville che avevano fatto di uno sketch con il piccolo Joseph il loro cavallo di battaglia. Quando l'attore aveva solo tre anni, fece il suo esordio sulle scene insieme ai suoi genitori, in un numero "circense" che entrò nella leggenda. Il piccolo Buster, infatti, sin da piccolo mostrò una spiccata propensione alle cadute. Lo stesso Houdini, che spesso frequentava la casa dei Keaton, rimase sorpreso nel vedere il piccolo cadere in modo da non procurarsi alcuna ferita o infortunio, tanto che fu proprio il mago più famoso di tutti i tempi a dargli il soprannome di Buster.

Ma, a teatro, ciò che fece drizzare i capelli al pubblico fu il numero in cui il padre di Buster Keaton lanciava in aria il piccolo il quale ruzzolava in maniera spettacolare. Nel corso degli anni, le cadute divennero sempre più pittoresche e il piccolo Keaton veniva addirittura lanciato sull'orchestra o sul pubblico, generando stupore e spavento negli astanti. Ogni volta che Buster veniva, però, lanciato, cadeva a terra senza battere ciglio. Il successo della performance era sempre assicurato!

Purtroppo il successo dei Keaton durò fino al 1909, anno in cui alla famiglia di attori fu interdetta l'esibizione nei teatri di New York, proprio per l'utilizzo sulla scena del giovanissimo Buster. I genitori, infatti, furono perseguiti per sfruttamento del lavoro minorile. Buster Keaton, però, nelle sue interviste ai Cahiers du Cinema, ha sempre affermato di essersi divertito in quelle performance, tanto da faticare a non sbellicarsi dalle risate davanti al pubblico in sala.

A partire dal 1917, Buster Keaton comprese che era giunto il momento di intraprendere una carriera per conto proprio. Decise, perciò, di abbandonare la compagnia teatrale dei Keaton per dedicarsi al proprio personaggio. L'inizio della sua ascesa nel mondo dell'arte la si deve a una grande amicizia che lo legò con il controverso attore Roscoe Arbuckle, uno dei più pagati a Hollywood, che lo ingaggio per il film Fatty il Macellaio, dove Arbuckle interpretava il celebre personaggio del cinema muto, chiamato, appunto, Fatty.

L'amicizia tra Keaton e  Arbuckle durò fino alla morte improvvisa di quest'ultimo, e Buster fu l'unico attore di Hollywood a rimanere accanto al corpulento Fatty, anche dopo lo scandalo che lo vide coinvolto nel 1921, quando fu accusato di violenza carnale e omicidio.

Il cinema muto di Keaton tra drammaticità e slapstick 

Quello che è diventato emblematico nei film di e con Buster Keaton sono sicuramente i capitomboli, come già ampiamente detto. Nel web si possono trovare moltissimi video che raccolgono tutte le più esilaranti cadute della star del cinema muto sulla scena. Ma, oltre a questa sua caratteristica, il marchio di fabbrica di Keaton è sicuramente la sua espressione, sempre impassibile. La leggenda vuole che Keaton abbia iniziato a utilizzare la sua caratteristica mimica facciale proprio per evitare di sbellicarsi dalle risate a ogni sua caduta.

Questo perché egli si divertiva davvero tanto a ricoprire i suoi ruoli ogni giorno sul set. Per questo motivo, potremmo definire Buster Keaton uno tra i primi stunt-man della storia del cinema. La sua destrezza è leggendaria, ma più che l'arte circense è proprio la sua strana espressività a colpire il pubblico degli anni Venti dello scorso secolo che si recava al cinema per assistere a quelle che venivano chiamate "comiche".

https://www.youtube.com/watch?v=_J8XM1_rOTg

Se Charlie Chaplin non esitava ad "ammiccare" verso la donzella di turno che voleva sedurre, o esprimere numerose emozioni attraverso la sua mimica facciale, su tutti la scena del vagabondo e della fioraia in Luci della Città del 1931, Keaton rimaneva impassibile in ogni circostanza, rendendo sempre drammatica la sua interpretazione. La grandezza di questo attore, infatti, sta proprio nell'esprimere qualunque tipo di emozione attraverso i movimenti del suo corpo, il viso è quasi congelato in un sorriso arcaico impenetrabile e indimenticabile, ricordando proprio come le antiche statue greche dall'espressione impassibile.

Ma, se da un lato quella di Keaton è una maschera tragica, dall'altro è un personaggio comico. Con lui si riporta sul grande schermo quel dualismo proprio del teatro, una tragicommedia fatta di gag slapstick e rovinose cadute. Con Buster Keaton, però la commedia assume quel retrogusto amaro della tragedia, proprio grazie all'espressività statica del suo volto. Ad ogni sua caduta corrisponde sempre anche una domanda da parte dello spettatore: "perché non riesco a sbellicarmi dalle risate fino in fondo? Cos'è che mi trattiene?". 

A trattenere lo spettatore da una cascata di risate senza contegno, è proprio quello che Keaton esprime attraverso il suo modo di recitare. La sua statica drammaticità rende impenetrabile anche la situazione comica. Più che sbellicarci dalle risate, ci verrebbe da pensare se la scena sia stata studiata per una comica oppure per un film drammatico.Nel film The Goat, ad esempio, Keaton è sempre impassibile, anche nelle sue più rovinose peripezie. Riesce a sfuggire all'inseguimento della polizia per una serie di fortunati eventi, e non sembra mai felice di riuscire a farla franca. I capitomboli, poi, sembrano quasi un deus ex machina che lo salvano da una fine certa in prigione.

Quello che avreste sempre voluto sapere su Buster Keaton

Oggi Buster Keaton sembra un personaggio misterioso, attorno a cui gravitano misteri quasi incomprensibili e inspiegabili. Nel corso dei decenni si sono accumulate moltissime storie a suo riguardo. Alcune si sono rivelate delle mere Urban Legend, altre, invece, celano un fondo di verità.

Non è un segreto che Keaton abbia sofferto per anni di alcolismo, dipendenza che lo aveva portato al divorzio e alla perdita della possibilità di vedere i figli nati dal suo primo matrimonio. Questo grande dolore, addizionato al fatto che la MGM aveva stracciato il contratto che legava l'attore alla casa di produzione, non fece che peggiorare la sua condizione di dipendenza. Inoltre, l'alcol lo aveva "condannato" a entrare ripetutamente in riabilitazione presso diversi ospedali psichiatrici, spesso senza successo. Finché, da solo, decise di bere l'ultimo drink e rimanere sobrio per ben cinque anni. Dal 1940 riuscì a riprendere in mano la sua vita e a concedersi qualche sporadico cocktail, senza mai più cadere nella dipendenza.

Inoltre, è idea comune che Keaton fosse un analfabeta a causa della vita teatrale condotta assieme ai genitori fin dalla tenera età di tre anni. Questo è in parte vero, perché la madre fu costretta a ritirarlo da scuola per il carattere iperattivo del bambino e dovette lei insegnargli a leggere, scrivere e far di conto. Ma, anche se Keaton era un uomo incolto, di certo aveva molta lungimiranza, soprattutto quando, negli anni Quaranta, iniziò a comprendere la grande portata di un nuovo elettrodomestico che si presentava nelle case di tutti, il televisore. Tra Buster Keaton e la TV fu amore a prima vista, tanto che negli ultimi anni della sua carriera e dopo numerosi scandali privati, l'attore torno sotto i riflettori proprio grazie alla piccola scatola luminosa.

Quella di Buster Keaton è stata una vita travagliata, dolorosa, ma anche ricca di riscatto, soprattutto personale, che lo ha portato nel tempo a diventare una persona migliore e affrontare i propri demoni con orgoglio e fierezza, abbandonando la disperazione delle dipendenze e crogiolandosi, invece, nel profumo del rispetto e dell'amore.

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