Bubble: recensione del nuovo film anime Netflix

Liberamente ispirato alla Sirenetta, Bubble unisce fantasy e fantascienza in un'opera dal fascino etereo.

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a cura di Lucia Lasorsa

-Redattrice

Bubble è ambientato in un periodo storico non meglio definito in cui, ormai ridotta a città fantasma, Tokyo non è più la capitale del Giappone. Prima degli avvenimenti mostrati, un bizzarro fenomeno si è abbattuto sulla città: all'improvviso, delle strane bolle hanno iniziato a cadere dal cielo. Adesso, bazzicare da quelle parti è diventato molto pericoloso, perché le bolle hanno portato con sé anche delle alterazioni della gravità. Ma questo non basta per fermare alcuni ragazzi dal cercare di divertirsi in un ambiente divenuto oramai così ostile. Proprio durante una di queste competizioni di parkour avviene l'incontro fra Hibiki e Uta. Ma, forse, i due si erano già incontrati prima...

Bubble: un'opera corale

Bubble è stato presentato lo scorso 10 febbraio al Festival internazionale del cinema di Berlino; è un'opera realizzata da WIT Studio (Vinland Saga, L'Attacco dei Giganti - fate i vostri acquisti a tema L'Attacco dei Giganti su questa pagina di Amazon) che nasce dalla collaborazione di artisti molto conosciuti, che hanno dato vita a opere famosissime fra cui Gen Urobuchi (Puella Magi Madoka Magica, Psycho-Pass, Fate/Zero) è lo sceneggiatore; Tetsurō Araki (L'Attacco dei Giganti, Death Note) è il regista; Takeshi Obata (Death Note, Bakuman) è il character designer; Hiroyuki Sawano (Promare, L'Attacco dei Giganti, The Seven Deadly Sins) è il compositore della colonna sonora.

La collaborazione fra queste personalità ha dato vita a una storia che non brilla per originalità in sé, ma che intrattiene piacevolmente, affascina e commuove.

Bubble: come La Sirenetta distopica

Che Bubble si ispiri liberamente alla Sirenetta non è certo un mistero, poiché la celeberrima fiaba scritta da Hans Christian Andersen nel 1837 viene citata testualmente. A tal proposito, quando ciò avviene le parole della favola sono accompagnate da meravigliose illustrazioni della protagonista, ricchissime di dettagli e dalla colorazione brillante. Il cinema, anche quello di animazione, non è certo nuovo a rivisitazioni di fiabe classiche: un altro esempio recente, sempre per quanto riguarda l'animazione giapponese, è rappresentato da Belle, liberamente ispirato a La Bella e la Bestia, l'ultima poetica e meravigliosa opera di Mamoru Hosoda (qui la nostra intervista), di cui trovate qui la nostra recensione.

Anche in questo caso, come per Belle, parliamo di una ispirazione per così dire "di base", che riprende, quindi, solo alcune parti della favola originale, per poi proporre una storia ben diversa. Il racconto che vede come protagonisti la "Sirenetta" Uta e il principe "Hibiki" non è quindi il solo fulcro attorno al quale ruotano le vicende narrate: altre due tematiche presenti in Bubble sono l'amicizia, la competitività e, soprattutto, le strane bolle che hanno invaso Tokyo e la loro misteriosa origine.

Infatti, all'inizio del film la situazione attuale viene mostrata semplicemente per ciò che è, e le persone che vivevano in città, prendendo atto della sua sopraggiunta invivibilità, l'hanno abbandonata. Sembra quasi che le bolle siano state accettate senza cercarne la fonte, ma solo adattandosi alla nuova situazione. Si tratta di un espediente narrativo intrigante che contribuisce a creare quel senso di mistero che affascina gli spettatori. Ma non temete: la scelta di non rivelare immediatamente cosa abbia originato le bolle è stata presa con consapevolezza proprio per creare suspense e il plot twist finale, che non avrebbe certo lo stesso impatto, se si conoscesse tutta la storia fin dall'inizio.

Bubble è quindi un film d'animazione fantascientifico che si inserisce all'interno del sottogenere della distopia, poiché ci mostra uno scenario futuro poco auspicabile. La scelta, quindi, di creare una sorta di versione futuristica della Sirenetta ambientata in un ambiente ostile fa di Bubble un esperimento, se non originalissimo nei contenuti, originale nella commistione di generi.

Visivamente parlando

Come saprete già se siete degli appassionati dell'anime L'Attacco dei Giganti, WIT Studio ne ha curato le prime 3 stagioni, mentre la realizzazione della Final Season è stata affidata allo studio MAPPA. Come avrete avuto modo di vedere in AOT, WIT si caratterizza per le sue animazioni piuttosto fluide e per lo stile grafico essenziale, caratteristiche, queste, che si riflettono anche in Bubble. Naturalmente, trattandosi di un film d'animazione la cura per i particolari è decisamente maggiore rispetto a quella profusa in serie con tempi di realizzazione serratissimi, ma la presenza di scene in cui sia lo sfondo che i personaggi non direttamente coinvolti nell'azione sono statici risalta maggiormente, in un'opera come un film animato.

Nonostante, questi piccoli appunti, però, la visione di Bubble scorre fluida grazie anche alle scene fortemente dinamiche in cui possiamo apprezzare le mirabolanti acrobazie di questi ragazzini alle prese con un parkour che sfrutta non soltanto le superfici solide, ma anche le bolle e le alterazioni gravitazionali all'interno della bolla gigantesca in cui è intrappolata l'intera città di Tokyo (in questo, è riscontrabile, invece, un riferimento ad altre opere che hanno trattato questo tema, come The Dome di Stephen King e I Simpson - Il Film).

Quanto al character design, sapendo che è stato curato dall'illustratore di Death Note si può notare la sua "mano" nei volti e nei corpi longilinei dei protagonisti di Bubble, anche se il suo Hibiki ha una forte somiglianza con Makoto Yuki, protagonista principale del videogioco Persona 3 e dei suoi diversi spinoff. Oltre che di aspetto simile, i due ragazzi condividono anche un dettaglio del loro outfit: entrambi non si separano mai dalle proprie cuffie.

Visivamente apprezzabile nonostante il lavoro nel complesso potesse essere ancor più curato, Bubble è un film d'animazione piacevole, a tratti commovente, fresco e dinamico che racconta una storia semplice inserita, però in un contesto decisamente inusuale. Cosigliato agli amanti della fantascienza e delle storie emotivamente coinvolgenti. Bubble è già disponibile per la visione in esclusiva su Netflix.

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