Daniel Craig, in una recente intervista al Sunday Times, ha difeso strenuamente Phoebe Waller-Bridges dopo che la giornalista gli ha chiesto se per caso la sceneggiatrice (e regina indiscussa degli Emmy 2019) non fosse stata ingaggiata per No Time To Die, il 25° film di James Bond, solamente per rendere il franchise più inclusivo.
Guarda, stiamo parlando del sesso di Phoebe e questo è fottutamente ridicolo! Lei è una grande sceneggiatrice. Perché Phoebe non dovrebbe scrivere Bond? So cosa stai cercando di fare, ma è sbagliato. È assolutamente sbagliato.
La domanda ha così indispettito l'attore inglese, volto cinematografico di James Bond dal 2006, da aver continuato:
Lei è una grande scrittrice, una delle migliori autrici inglesi nei paraggi. Ho chiesto, 'Possiamo averla nel film?' Ecco perché è stata chiamata. È semplicemente geniale. La seguo fin dal primo "Fleabag", poi ho visto ciò che ha fatto con "Killing Eve" e volevo la sua voce. È unica, siamo privilegiati ad averla con noi.
Dello stesso parere di Craig, sono i produttori del 25° film di James Bond che, impressionati dalla bravura della sceneggiatrice, vorrebbero già ingaggiarla anche per il 26° episodio della saga:
Il contributo di Phoebe è stato eccezionale, molto più grande di quanto ci aspettassimo. (...) All'inizio nessuno sapeva cosa sarebbe successo, ma ora siamo tutti felici. Sarà un gran legame.
La Waller-Bridges, contattata per rivelare se la nuova sceneggiatura di James Bond sarà influenzata o meno dal suo humour femminista, ha risposto:
Si è parlato a lungo della natura di questo franchise per il modo in cui James Bond tratta le donne. Credo che siano stronzate, credo che sia una saga importante e che crescerà ancora. Deve solo evolversi, la cosa importante è che questo film tratti le donne in modo appropriato. Lui non lo deve fare, deve rimanere fedele al suo personaggio. (...) Sull'umorismo femminista...vedremo, vedremo come posso intrufolarmi...
L'attrice e sceneggiatrice ha inoltre ammesso di essere stata sempre affascinata dalla vita fantasiosa di James Bond,così simile a quella di Villanelle, personaggio ideato dalla stessa per la sua serie tv Killing Eve, anche se:
Quella di Bond è una vita che nessuno di noi vorrebbe mai, ad essere onesti. Non vogliamo andare a mettere un proiettile nella testa di qualcuno per dormire con la gente e avere dei Martini. È una specie di incubo fantasy.
E allora per saggiare le doti creative di Phoebe Waller-Bridges non ci resta che aspettare l'uscita di No Time To Die, ad aprile.
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