Blue Planet 2, recensione: i segreti dell'oro blu

Non abbiamo mai conosciuto la natura così da vicino e così nel dettaglio come in Blue Planet 2, la seconda edizione del documentario originale della BBC che apre un mondo incredibile e spettacolare di fronte ai nostri occhi.

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a cura di Francesca Sirtori

Siamo lontani dalla giornata mondiale della Terra, ma non c'è tempo da aspettare quando si parla di ambiente. La parola a Sir David Attenborough che ci racconta i misteri inesplorati e poco noti ai più dei fondali dell'oceano in Blue Planet 2, la seconda parte del documentario prodotto dalla BBC, uscito nel 2001 e che giunge finalmente in Italia a quasi due anni dalla pubblicazione originale. Frutto del lavoro di quattro, lunghi anni di riprese, ci tuffiamo letteralmente in una lunga, lunghissima immersione in un ecosistema che ci accorgiamo di non conoscere per nulla a una manciata di minuti dall'inizio della visione. Abbiamo sviscerato per voi ben 6 dischi, ciascuno con 3 episodi diversi e tutti tradotti e doppiati (ed eventualmente anche sottotitolati) in italiano, per un totale che supera i 700 minuti di visione. Ne siamo usciti sani, salvi e incredibilmente stupiti e cambiati da quanto abbiamo scoperto. Tenetevi pronti, avrete bisogno di respirare a pieni polmoni per incamerare l'ossigeno di cui avrete bisogno per sopportare questa nuotata.

Il cofanetto Blue Planet II è disponibile in versione 4K, Blu-Ray e DVD.

Non un semplice documentario

La prima considerazione doverosa è che non si tratta di un semplice documentario, di quelli che ci costringiamo a guardare alle due di notte quando non riusciamo a chiudere occhio, in alternativa a un programma di Gigi Marzullo. No, siamo piuttosto lontani da questo standard, per quanto ore e ore di visione di fondali marini e specie acquatiche tendano a far prendere una brutta piega la curva della nostra attenzione. Di cosa tratta quindi questo lungo documentario? La preoccupazione per l'ambiente che ci circonda e la battaglia intrapresa per difenderlo e preservarlo il più possibile ha sicuramente giocato la sua parte importante nel lancio in Italia di questo prodotto mediatico, permettendoci di esplorare e viaggiare con gli occhi e con la mente in luoghi esotici o comunque lontanissimi da casa nostra, dove invece stiamo a guardare stando comodamente seduti sul divano, dopo aver aperto la nostra confezione in cartone riciclato ed ecosostenibile al 100%, contenente tre Ultra HD Blu-Ray e tre Blu-Ray, un libretto di 24 pagine e sette cartoline con  le immagini degli animali più impressionanti e suggestivi, tratti dal programma.

Un viaggio lungo secoli

Così intraprendiamo un viaggio ipnotico, a tratti crudo e incredibilmente, quanto fortunatamente vero e genuino, alla scoperta di quello che sta accadendo sotto i nostri piedi e a migliaia di chilometri da noi; da un lato osserviamo le abitudini alimentari di un pesce e la sua testardaggine che lo spinge a tentare più e più volte di spaccare conchiglie contro quello che trova sul fondo del mare, dall'altro i fenomeni naturali che si abbattono sul nostro pianeta, analizzandone cause e conseguenze. Fin dalle prime immagini, non possiamo che apprezzare la bellezza della natura, non solo per la qualità notevole della riproduzione del contenuto, ma anche per la cura con cui è stato realizzato il montaggio e la regia, le inquadrature e la colonna sonora dell'irraggiungibile Hans Zimmer, già padre di colonne sonore indimenticabili nella storia della filmografia (da Il gladiatore a Il codice Da Vinci, solo per citare due titoli non proprio trascurabili).

Il tempo trascorso dalla prima edizione di questo documentario è evidente e tangibile proprio in termini di trasformazione del pianeta, dove ormai l'Antartide sta soffrendo sempre più, ora ancor più dell'epoca delle riprese, così come il progresso tecnologico ha concesso una serie di close-up e un'accuratezza nel montaggio tale da farci osservare da vicino tante diverse specie marine e non. Grazie all'uso di droni e strumenti davvero all'avanguardia, il team della BBC ci mostra fin nei minimi dettagli dei primissimi piani delle forme di vita marine, oltre che fornire ricostruzioni precise del mondo osservato dal punto di vista degli animali che andiamo a scoprire nelle varie puntate, tra cui orche, balene, delfini, ma anche uccelli e tante altre specie.

Da un lato il classico e istintuale rapporto preda-predatore, dall'altro il viscerale e altrettanto istintivo gesto di protezione di una femmina di tricheco che cerca di aiutare e trarre in salvo i propri piccoli. Non dobbiamo considerare questa carrellata di sequenze e racconti come una semplice giustapposizione di tematiche a tema naturalistico, talvolta messi uno accanto all'altro senza un vero e proprio nesso, ma come la dimostrazione di quanto Madre Natura sia bella e al contempo imponga regole difficili da accettare, senza poterle mettere in discussione evitando ripercussioni terribili, come una maledizione pronta ad abbattersi su coloro che osano opporvisi.

Madre Natura e i suoi figli

Assistiamo a gesti commoventi e osserviamo immagini spiazzanti quando ci ritroviamo i "miserabili resti" di una preda sconfitta dal suo avversario, ma così è la natura, un equilibrio che è talvolta difficile da accettare, ma la catena alimentare impone leggi che devono necessariamente rimanere al di sopra della nostra volontà e della nostra sensibilità. Se queste specie sono state create in tal senso, così devono rimanere: dopotutto, stiamo osservando con i nostri occhi quanto sta accadendo a un pianeta ormai "iperteso ed esaurito" da abitanti che hanno spinto la sua pazienza oltre ogni limite, e ne stiamo pagando ogni singola conseguenza fino alla fine.

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