Il titolo più atteso della Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe, Black Panther: Wakanda Forever è disponibile da oggi 1° Febbraio su Disney Plus per tutti i sottoscrittori di un abbonamento alla piattaforma streaming di casa Disney. Nonostante la malinconia per l’assenza di T’Challa a causa della prematura scomparsa di Chadwick Boseman, il tono della pellicola diretta da Ryan Coogler si è manifestato al meglio nel trailer mostrato al San Diego Comic-Con, dove abbiamo avuto la conferma di una devastazione che si abbatterà sul regno wakandiano. A portare questa distruzione sarà nientemeno che Namor, alla guida di un esercito che dalle profondità marine si abbatterà sul regno di Pantera di Nera. Un momento centrale che spinge a chiedersi quale possa essere il motivo che porta Namor a guidare le truppe di Talocan in Black Panther: Wakanda Forever contro la nazione africana, in quello che si prospetta un momento centrale nell’evoluzione del Marvel Cinematic Universe.
Il tono emotivo di Black Panther: Wakanda Forever è sicuramente basato sulla perdita, specialmente di una figura amata come T’Challa. Onorando la memoria di Boseman, i Marvel Studios hanno deciso di mostrare anche su Terra-616 la dipartita di T’Challa, anche se ancora non sappiamo in che modo, ma questo lutto viene ulteriormente aggravato dall’attacco di Namor e della sua gente, che apparentemente infliggerà un’altra devastante ferita alla nazione africana.
La guerra tra Wakanda e Talocan in Black Panther: Wakanda Forever potrebbe cambiare il Marvel Cinematic Universe
Da Atlantide a Talocan
Nonostante nei comics Marvel Namor sia il re di Atlantide, in Black Panther: Wakanda Forever il Sub-Mariner non guiderà un’armata proveniente dalla leggendaria città. Sin dalle prime immagini in cui ci è stato mostrato l’aspetto del Namor di Tenoch Huerta si è notato come il design del personaggio non si ispirasse all’originale fumettistico o all’ideale ellenico della tradizione, bensì mostrava una visione che ricorda da vicina le culture centroamericane, come aztechi e toltechi.
Questa scelta ha trovato conferma quando sono emersi ulteriori dettagli sulla trama di Black Panther: Wakanda Forever, sino a che non è stato confermato che il regno sottomarino da cui proviene Namor non è Atlantide, ma è stato ribattezzato Talocan. Il riferimento è quindi alla tradizione mitologica azteca, che vedeva in Tlālōcān il regno del dio delle tempeste, un radicale cambio di prospettiva sul personaggio. Le ragioni della scelta possono facilmente comprensibile, considerato il comparto dei film tratti dai fumetti ha già assistito a una rappresentazione sul grande schermo di Atlantide, grazie al film su Aquaman, in cui il re della mitologica città dei fumetti DC Comics ha portato i fan del genere all’esplorazione di un’Atlantide fortemente legata alla tradizione epica della leggenda della città sottomarina.
Spostare la tradizione narrativa di Namor da Atlantide nel contesto della mitologia azteca può far titubare gli appassionati del personaggio, ma è anche una mossa comprensibile da parte dei Marvel Studios, che, potendo muoversi liberamente all’interno di un franchise che ha già mostrato di saper gestire dei cambi importanti nel trasporre i personaggi dei fumetti della Casa delle Idee, ha quindi voluto osare, offrendo agli spettatori una nuova visione del personaggio e della sua cultura. La presenza di un interprete , Tenoch Huerta, di origine messicana ha il valore aggiunto di dare ulteriore spessore a questo cambio culturale.
Sarà interessante scoprire se questa rivoluzione nel rappresentare la terra natia di Namor manterrà quel senso di similarità tra Wakanda e Atlantide che nei fumetti Marvel era abbastanza evidente. Entrambe le nazioni sono state presentate come fortemente isolazioniste, caratterizzate da una forte sfiducia nei confronti del resto dell’umanità, considerata inferiore e pericolosamente incline a sfruttare le ricchezze di questi misteriosi reami. Entrambi tecnologicamente progrediti e dotate di eserciti dalla potenza devastante, Wakanda e Atlantide si sono, in un certo senso, allontanate dal consesso civile per paura e per preservare la propria identità. Nel Marvel Cinematic Universe, questo aspetto è stato ben valorizzato per il Wakanda, come abbiamo visto in Captain America: Civil War, ma resta ora da capire come verrà inserita all’interno del franchise una civiltà come quella di Talocan.
Le ispirazioni fumettistiche
Rifacendosi alla lunga storia del Marvel Universe fumettistico, non possiamo fare a meno di indicare come questo isolazionismo delle due nazioni abbia comunque condotto a una diversa percezione dei rapporti con il mondo esterno. Sia Wakanda che Atlantide sono state oggetto delle mire sfruttatrici del cosiddetto mondo civilizzato, che si trattasse del vibranio wakandiano o dell’incauto sfruttamento del mondo marino su cui Namor regna. Questo comune disagio ha, però, condotto a due modi diversi di intendere i rapporti con l’umanità, spingendo T’Challa a cercare comunque un punto di contatto e instaurare un dialogo, mentre Namor, complice il suo tragico vissuto di figli di due mondi, ha sviluppato un senso di sfiducia, aggravato dalla convinzione della superiorità di Atlantide rispetto all’umanità.
Questa divergenza di vedute si è più volte manifestata, nel comparto fumettistico, in aperti scontri, non solo tra i due, ma anche tra Namor e gli altri eroi marveliani. Seppur reso partecipe del think thank degli Illuminati, Namor ha sempre anteposto il benessere di Atlantide e la sua visione delle cose al centro del proprio operato, condizione che, unita a un carattere tutt’altro che propenso al dialogo, ha reso l’atlantideo un personaggio di difficile inquadramento sul piano morale, con la sola certezza che a guidare le sue azioni sia la sua concezione di quale sia il giusto percorso per preservare la grandezza di Atlantide.
Questo tratto del carattere di Namor, che lo ha spesso spinto a dare vita ad attacchi preventivi contro minacce presunte più che dimostrate, potrebbe essere anche al centro della guerra che metterà in contrasto Wakanda e Talocan. Il passato bellicoso di Atlantide è ricco di eventi, ma ripensando a quale potrebbe l’ispirazione principale per la devastazione che Namor porterà nel Wakanda del Marvel Cinematic Universe, il primo pensiero va alla saga di Avengers Vs X-Men, in cui gli Eroi più Potenti della Terra e i mutanti si trovano su fronti opposti di uno scontro scaturito dalla necessità di controllare la potente Forza Fenice, una battaglia che porta Namor a schierarsi con gli X-Men, scelta che avvalla la teoria mai pienamente confermata che l’atlantideo sia il primo mutante del Marvel Universe (inteso come pubblicazione, non come comparsa nella continuity).
Durante questa saga, Namor accetta di accogliere in sé parte della Forza Fenice, ottenendo un potere devastante che gli consente di attaccare il Wakanda con un devastante tsunami, nel tentativo di stanare i Vendicatori che hanno trovato rifugio nella nazione africana. In una battaglia epocale, Namor e le sue armate attaccano il Wakanda, venendo respinti dagli sforzi congiunti di Vendicatori, Black Panther e dei combattenti wakandiani, una battaglia vinta con grandi sacrifici da T’Challa e alleati.
Per quanto nel Marvel Cinematic Universe siamo abituati a vedere ispirazioni fumettistiche riadattate alle necessità dell’evoluzione della continuity del franchise, appare evidente come questa guerra raccontata in Avengers Vs X-Men non sia riproducibile nella sua genesi sul grande schermo, ma le dinamiche dell’attacco di Talocan al Wakanda possono esser facilmente ricalcate da questo evento del Marvel Universe fumettistico.
Talocan contro Wakanda
Quale che sia l’ispirazione fumettistica per l’attacco di Talocan al Wakanda in Black Panther: Wakanda Forever, al centro della curiosità dei fan del Marvel Cinematic Universe è soprattutto il casus belli di questo conflitto, la ragione per cui Namor decida di colpire così duramente il Wakanda.
Durante il trailer di Black Panther: Wakanda Forever, vediamo che un’installazione scientifica wakandiana sembra esser presa d’assalto da non meglio precisati soldati. Privi di indentificativi, questi militari sembrano interessati ai progetti svolti in questa installazione, al punto da minacciare gli scienziati, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli in meriti. Considerato che l’installazione in oggetto è a bordo di una piattaforma in mare aperto, viene lecito suppore che questo sia parte integrante del futuro conflitto tra Talocan e Wakanda.
Evidentemente, le ricerche svolte dai wakandiani in questa installazione sono di tal importanza da spingere qualcuno, che potrebbe esser un villain manipolatore che agisce nell’ombra, a ordire un machiavellico piano che copra le sue tracce, creando un artificioso conflitto tra due potenti nazioni come Talocan e Wakanda. Pur avendo già confermato la presenza in Black Panther: Wakanda Forever la presenza di Attuma, storico rivale atlantideo di Namor, pare difficile che sia lui la mente dietro questo piano, mentre sarebbe più concreta l’ipotesi di una figura criminale dalla mente affilata, capace di pianificare simili trame. Qualcuno come il Dottor Destino, ad esempio, che potrebbe essere uno dei villain del nuovo corso del Marvel Cinematic Universe, considerato come nel canone fumettistico Victor von Doom abbia mostrato di essere più di un semplice villain, configurandosi altresì come un fine stratega e un ardito pianificatore.
Sempre guardando al canone fumettistico, non sono mancate alleanze tra Attuma e von Doom. Una comunione di intenti che se da un lato consentirebbe ad Attuma di eliminare Namor, potendo quindi far valere le sue mire al trono di Talocan, dall’altro potrebbe dare a Destino la possibilità di destabilizzare ulteriormente il già fragile equilibrio sociale del pianeta, rendendo più facile realizzare i propri piani.
Lo scontro che vedremo in Black Panther: Wakanda Forever tra Talocan e il regno africano potrebbe rientrare, quindi, nella volontà dei Marvel Studios di dare una scossa al proprio franchise, introducendo un personaggio da sempre imprevedibile come Namor e al contempo creando ulteriore confusione in una situazione sociale in cui gli eventi futuri già profilati, come Secret Invasion, potrebbero giocare un ruolo importante.