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Black Hammer: Origini Segrete, l'inizio dell'universo supereroistico di Lemire

Una famiglia eclettica, una giovane donna in cerca della verità e un mondo in cerca dei suoi eroi: Origini Segrete, il primo capitolo di Black Hammer

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Una famiglia eclettica, una giovane donna in cerca della verità e un mondo in cerca dei suoi eroi: Origini Segrete, il primo capitolo di Black Hammer

Riscrivere il mito dei supereroi è una delle sfide più avvincenti degli ultimi anni, una ventata di rinnovamento che ha interessato alcuni degli autori più interessanti attualmente in attività. Prendere una figura oramai divenuta cara ai lettori come quella del supereroe è una bella sfida, era necessario fare un lavoro di assimilazione e rielaborazione del canone supereroistico, dando a questo filone narrativo un cambiamento che portasse i super nel mondo moderno. Una missione che Jeff Lemire ha assunto con dedizione, dando vita a Black Hammer, serie supereroistica pubblicata in Italia da BAO Publishing, a partire dal primo volume: Origini Segrete.

Per godersi al meglio la lettura di Black Hammer, bisogna riconoscere a Lemire una grande conoscenza della storia dei comics americani. Dando vita al suo mondo supereroistico, Lemire ha voluto imbastire un viaggio all’interno del mondo dei comics, rispettando quelle che sono state le regole auree dei supereroie. Non è quindi un caso che il primo volume, Origini Segrete, sia una dichiarazione di intenti ai comics supereroistici degli anni ’40, quel periodo incredibile e ricco di genesi storiche che viene oggi celebrato, non a caso, con il nome di Golden Age.

L'umanità sofferente sotto la maschera

In una sperduta fattoria nella campagna americana degli anni ’50 vive una strana famiglia, composta dal burbero patriarca Abe, dalla giovane ribelle Gail e da personaggi decisamente fuori dal comune: l’alieno Barbalien, l’essere cibernetico Talky-Walky e l’inquietante Madame Dragonfly. Questa insolita famiglia sta cercando di ritagliarsi uno spazio nella vita di questa cittadina.

Sin dalle prime battute, è palese per il lettore che questi personaggi non siano comuni esseri umani, ma che di umano abbiano una caratteristica: la disfatta. Nel calarci nella vita di questa strana famiglia, Lemire ci accoglie con un misto di acredine e rimpianto, mettendo subito in chiaro che questi esseri stanno affrontando una crisi personale, che li costringe ad affrontare il nemico peggiore di ogni supereroe: la propria vita.

Perché questa famiglia, nonostante le apparenze, è composta supereroi, finiti in quello che sembra un limbo in cui hanno perso i propri poteri, dovendo ritrovare una nuova strada per la propria esistenza, non più come esseri dotati di poteri, ma come ‘normali’ umani. Ma come è potuto accadere un simile evento?

In Origini Segrete assistiamo a quello che è l’evento scatenate dell’universo di Black Hammer. Durante una battaglia con un loro potente nemico, Abe e i suoi compagni sono costretti ad accettare di avere trovato una sfida superiore alla loro forza, che costringe un membro del gruppo, Black Hammer, a sacrificarsi per non salvare la situazione. All’apice della battaglia, gli eroi sono avvolti da un lampo di luce e si trovano catapultati in questa dimensione più umana e difficile da gestire.

L’unico ricordo della loro precedente esistenza è il martello, l’arma di Black Hammer, intorno a cui questi esuli si ritrovano, nella ricerca di un modo per evadere da questa prigione. Se qualcuno cerca di trovare una nuova vita in questa schegga di esistenza, come Abe o Barbalien, altri non riescono a trovare un equilibrio, faticando ad accettare questa nuova condizione, tra chi scivola nella disperazione e chi tenta, tramite le proprie conoscenze scientifiche, di trovare un modo per lasciare questo luogo di infernale per tornare alla propria realtà: a Spin City.

Spin City, il luogo in cui questi eroi erano venerati. E la città da cui sono stati catapultati in questo limbo, quando durante uno scontro con un nemico apparentemente invincibile questa squadra di eroi ha assistito al sacrificio del più potente di loro, Black Hammer, che al culmine della battaglia si è immolato per fermare la minaccia, non immaginando le conseguenze del suo gesto.

Ma se gli eroi sono in cerca di un modo per tornare alla propria realtà, a Spin City qualcuno non si arrende alla scomparsa degli eroi, non accettando che siano semplicemente scomparsi. E una giovane donna si accanisce per scoprire la verità sulla fine degli eroi, che viene ricordata come l’Età dell’Oro. Ed è una giovane tenace, considerato che si tratta della figlia di Black Hammer, intenzionata a scoprire cosa è accaduto al padre, convinta che ci siano verità che attendono solo di essere finalmente svelate.

Riscrivere il mito dei supereroi

Origini Segrete rappresenta un ottimo inizio per Black Hammer, rispettoso delle tradizioni dei comics americani.

Lemire si lascia ispirare a personaggi noti del mondo del fumetto americano, modellando i propri personaggi su figure note, senza sfociare nel plagio, ma creando un background comune con il lettore, utile per farlo sentire a suo agio con questi eroi in crisi. Difficile non vedere in Barbalien un eco di Martin Manhunter o in Gail una versione femminile di Shazam, affidando a Walky-Talky e Colonello Weird il ruolo di eco dei fumetti fantascientifici tipici dell’era aurea dei supereroi americani.

Come accadeva per il lancio dei personaggi ai tempi della Golden Age, le origini di questi personaggi sono condensati in una storia corale, in cui Lemire trova un felice equilibrio tra la connotazione del presente dei personaggi e la loro vita eroistica. Raccontare le origini dei diversi personaggi non è solamente un modo per spiegare quali siano i poteri dei diversi eroi, ma diventa una visione dell’anima degli uomini che sono ora diventati.

Lemire cura con attenzione queste sue creazioni. In Origini Segrete, l’impatto emotivo dei personaggi è travolgente, grazie ad una caratterizzazione che enfatizza l’umanità dietro la maschera. L’omaggio alla Golden Age del fumetto non si limita alla creazione dei personaggi, ma si estende anche all’impostazione grafica dei personaggi, lavoro che Lemire ha affidato a Dean Ormston.

Ormston non solo realizza delle tavole che enfatizzano l’intenso tessuto narrativo di Black Hammer, ma in Origini Segrete mette il suo estro al servizio di Black Hammer ricreando un’impostazione grafica che rispecchia le tendenze della Golden Age dei fumetti supereroistici americani. Le copertine dei numeri sono ispirate alle pubblicazioni del periodo e il look dei costumi dei personaggi sono figli di quel periodo seminale del mito dei supereroi.

Il primo volume di Black Hammer, Origini Segrete, si configura non solo come l’inizio di una serie, ma con le potenzialità per essere il punto di partenza di un più ampio universo narrativo. Lemire ha confermato di essere non solo un ottimo narratore ed innovatore (come dimostrato per Ascender), ma soprattutto un profondo amante del mondo del fumetto supereroistico. Una passione che emerge anche dalla post-fazione firmato dallo stesso Lemire, contenuta nel bel volume con cui BAO Publishing ha raccolto i primi numeri di Black Hammer.

Voto Recensione di Black Hammer: Origini Segrete



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Rivisitazione convincente della Golden Age del fumetto americano

  • - Personaggi bene ideati e umanamente appassionanti

  • - Punto di partenza ideale per una universo narrativo

Contro

  • - Alcuni passaggi possono essere complessi

Commento

Origini Segrete è il primo capitolo della saga di Black Hammer, un omaggio all'epoca aure del fumetto supereroistico americano, rivisto e aggiornato da Lemire al gusto moderno, unendo celebrazione e innovazione

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