Black Cat di Hideshi Hino, recensione: il viaggio di un randagio

Black Cat di Hideshi Hino arriva in Italia grazie a In Your Face Comix: un racconto del nostro lato oscuro tramite gli occhi di un gatto.

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a cura di Angelo Clementi

Hideshi Hino, fumettista e cineasta incredibilmente prolifico e controverso, si è imposto grazie alle sue opere grottesche nell'immaginario horror mondiale. Black Cat è probabilmente uno dei manga che meglio rappresenta la sua poetica. Hino attraverso uno sguardo severo e senza filtri ci getta addosso i vizi più ignobili degli esseri umani. In Your Face Comix porta in Italia un'opera inedita che dopo tanti anni dalla sua prima pubblicazione ancora non era giunta nel nostro paese.

Il Viaggio di un Gatto Randagio

La storia raccontata in Black Cat da Hideshi Hino racconta il viaggio di un gatto nero e reietto nella società umana. Dopo essere rimasto solo e senza fratelli il gatto decide di viaggiare per scoprire di più su una specie così strana e affascinante. Nessuno vuole adottarlo a causa del colore nero del suo pelo, che secondo gli umani porterebbe sfortuna, quindi si troverà a viaggiare indisturbato di casa in casa alla ricerca di cibo soffermandosi solamente dagli umani che per un motivo o per un altro troverà più interessanti.

Black Cat è un volume autoconclusivo, che tramite un'antologia di racconti separati tra loro ci porterà a viaggiare insieme al gatto di casa in casa, di storia in storia. Un ottimo espediente narrativo che permette all'autore di divincolarsi da grossi limiti narrativi per raccontare di capitolo in capitolo la storia che più lo aggrada. Dopo un primo atto introduttivo che ci presenta la nascita del protagonista gli altri saranno collegati soltanto dal racconto di quest'ultimo che come in un diario narra al lettore le più strane e incredibili avventure che nel suo viaggio ha incontrato.

Black Cat vuole raccontare i vizi dell'uomo da un punto di vista privilegiato quale quello del gatto che, essendo spettatore non partecipe degli eventi, riesce ad estraniarsi e raccontare da una inedita prospettiva racconti altrimenti impossibili da rapportare. Solo uno spettatore ignaro, e in un certo senso estraneo, potrebbe svolgere questa funzione. Hino, con un espediente narrativo magistrale, riesce a dare una nuova interpretazione a dinamiche che altrimenti sarebbero risultate dei cliché del genere.

Un punto di vista privilegiato sui nostri vizi

Hideshi Hino, con la sua vasta produzione caratterizzata da un estremo gusto per l'eccesso, si è inserito nel pantheon degli autori horror orientali più apprezzati anche in Occidente. Il suo stile eccessivo e controverso che non risparmia al lettore nulla, lo ha reso celebre tra gli appassionati del genere. Black Cat non vuole trovare una giustificazione agli eventi che mette in scena, non è l'intento di Hino quello di dare una spiegazione. Il mangaka mette solo in mostra le nostre contraddizioni, la parte peggiore di noi che cerchiamo di tenere nascosta alla vista degli altri, un continuo pugno allo stomaco che non risparmia nulla. Non ci sono veramente personaggi positivi, ognuno ha le sue ombre e i protagonisti dei racconti sono solo coloro che riescono a nasconderli meno.

I protagonisti dei racconti sono sempre outsider che isolati dalla società se ne distaccano completamente attuando comportamenti distruttivi e inquietanti. Il mondo descritto da Hino è senza speranze, nessuno può salvarsi dal pregiudizio, dalla violenza e della crudeltà della vita. Prima o poi tutti cadranno vittima della propria personale follia, non resta che scoprire quando e con quali modalità. Il mangaka non arricchisce i suoi racconti di metafore, allusioni o non detti, sbatte tutto in faccia al lettore, senza nessun tipo di filtro. La narrazione è lineare tuttavia riesce a creare una forte tensione che sfocia sempre nel climax finale, dove tutti i tasselli riuniti formano un terribile mosaico di crudeltà.

I personaggi seppur non approfonditi minuziosamente nel loro passato o nelle motivazioni che li spingono ad essere come sono, suggerisco tramite i loro comportamenti tutto ciò che il lettore ha bisogno di sapere. Avremo la sensazione di conoscere i personaggi assurdi che ci vengono presentati meglio di chiunque altro proprio perché li osserveremo tramite il punto di vista del gatto, che superpartes agli eventi riuscirà a fornirci un quadro molto più oggettivo e distaccato di quello che saremo riusciti ad avere in qualsiasi altro modo. Il design dei personaggi è oltremodo caricaturale, i loro volti sono tondi e deformi con un attenzione particolare alle deformità e ai difetti. Ognuno di loro sarà messo alla berlina e semplicemente descritto per quello che realmente è.

I dialoghi sono minimali, è il disegno a raccontarci tutto quello di cui abbiamo bisogno. Spesso le battute dei personaggi servono solo a completare, farci capire cosa pensano e tutto quello che attraverso i disegni sarebbe impossibile da raccontare.

I disegni rientrano perfettamente nello stile di Hino, che ha ormai reso il suo tratto estremamente caratteristico unico e apprezzato. Dal punto di vista grafico sicuramente non ci troviamo davanti ad un innovatore, le tavole hanno una composizione molto classicheggiante e il vignette regolari sono preferite a virtuosismi particolari. Quasi totalmente assenti sono le splashpage che lasciano il posto ad una struttura della tavola particolarmente ricca di vignette. Le scelte registiche invece sono molto interessanti e lasciano trasparire l'amore che il mangaka ha per il cinema. Spesso ci troveremo davanti a sequenze estremamente cinematografiche che lasceranno il lettore sorpreso e spaesato.

Il Volume

In Your Face Comix ha pubblicato Black Cat in un formato kanzenban 15x21cm senza sovraccoperta ma con alette. Il fronte del volume presenta i primi piani dei protagonisti delle storie raccontate e il Gatto Nero che li collega. Il prezzo di copertina è di € 18 che ben rispecchia le caratteristiche del prodotto attestandosi nella media della sua tipologia.

La carta utilizzata è la usomano scura con una grammatura non troppo elevata, non siamo difronte ad una carta pregevolissima ma sicuramente adatta al suo scopo e permette un’agevole lettura. Dal punto di vista editoriale il volume presenta un piccolo inserto sull’autore e un comparto di note riguardati la contestualizzazione di alcuni termini tecnici o religiosi presenti nella narrazione. Non sono presenti pagine a colori mentre sono molto scorrevoli sia la traduzione che l’adattamento.

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