Before Watchmen: le origini degli eroi di Alan Moore
Before Watchmen: le miniserie che raccontano le origini degli eroi umani di Alan Moore e Dave Gibbons raccolte in cofanetto.
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a cura di Manuel Enrico
Before è un termine che solitamente va ben oltre il suo significato letterale. Nel suo utilizzo all’interno del mondo dell’entertainment, before viene trattato come un prima non solo cronologico, rispetto a un arco temporale già noto, ma si rivolge principalmente a una caratterizzazione umorale che diventa una chiave di lettura capace di aprire nuovi orizzonti per comprendere al meglio il corpus narrativo principale. Per un’opera cult come Watchmen, un simile approccio non poteva che condurre a un prequel titanico come Before Watchmen, un viaggio alle origini del mondo creato da Alan Moore e Dave Gibbons che consente di apprezzare maggiormente lo spirito autentico di uno dei simboli del fumetto contemporaneo.
Ripensando a quando, nel 1986, Watchmen fece la sua apparizione, il mondo dei comics stava attraversando una rivoluzione. La Silver Age stava lasciando spazio alla Bronze Age, il ruolo dell’eroe ‘classico’ perdeva la sua aura di infallibilità, mostrando una nuova chiave di lettura del superumano, calato nella realtà e incredibilmente, spietatamente umano. Pur apprezzando la forte componente di critica sociale impressa da Moore, non si può negare che il presente di Silk Spectre, Doc Manhattan e compagni fosse basato su un passato accennato, reso quasi una sorta di assioma da accettare senza porsi domande. Eppure, complice l’ingresso di questo mondo eroico nel multiverso DC con Doomsday Clock, il passato di questi eroi complessati e imperfetti si è presentato come un lato da esplorare, da enfatizzare.
Before Watchmen: le origini degli eroi umani di Alan Moore e Dave Gibbons
Un’esigenza che ha trovato forma in Before Watchmen, opera corale non solo per il parterre di eroi coinvolti, ma anche per il nutrito numero di artisti che hanno collaborato alla realizzazione di questi otto archi narrativi che hanno voluto svelare il passato non solo dei protagonisti della storia di Moore, ma anche del mondo in cui sono cresciuti, che li ha plasmati. Le origini di un supereroe, specie quando non sono coinvolti superpoteri, sono sempre legate a un momento estremamente personale, che sia un trauma (come Batman) o una presa di coscienza del proprio ruolo nel mondo (Iron Man docet). I protagonisti di Watchmen non hanno superpoteri, con l’esclusione del Dottor Manhattan, ma sono animati da una componente di eroismo che tende a coprire, in un certo senso, delle pecche caratteriali, umorali.
Gli eroi di Watchmen non sono uomini perfetti. Che si tratti di Night Owl o Rorscharch, il loro scegliere di lottare contro il crimine è frutto di un’elaborazione di brutture interiori, di crepe che l’eroismo cura come il kintsugi, ma che non serve a celare la loro natura. Puntare il dito contro il Comico, sarebbe facile, indicarlo come il lato oscuro dell’eroismo, come il ‘super’ che smette di esser umano e abusa del proprio ruolo, ma se nel passato di questi personaggi fosse nascosta una diversa chiave di lettura? Before Watchmen, con il suo indagare nei meandri della vita di questi insoliti eroi, racchiude un valore profondo, quasi fondante nel mito dei Watchmen.
La lettura del graphic novel è, già di per sé, un’esperienza emozionante, ma poter dare a questo mondo e ai suoi eroi una nuova dimensione emotiva è un’operazione non solo meritoria, ma estremamente appagante. In Watchmen, a bene vedere, eravamo inseriti in un’atmosfera nostalgica per i protagonisti, costretti a rinnegare la loro vita in maschera perché bandita dal governo, incapaci di trovare una normalità da civili all’interno di una società ancora violenta, costantemente terrorizzata dal pericolo nucleare. La fine del ‘sogno americano’, a bene vedere, ma questa loro amarezza era un dato di fatto, non veniva contestualizzata, fondando l’empatia tra lettore e personaggio su un sottotono di accettazione di un rimpianto latente. I rari flashback erano strumenti di mirato approfondimento, ma mancava una radice sociale che motivasse non solo le azioni dei protagonisti in modo coeso, ma che ritraesse la società in cui si muovono questi eroi dimenticati, rinnegati.
Before Watchment risponde a questa vacatio, se ne fa interprete e fornisce le fondamenta al mondo conosciuto nel 1986. Ogni arco narrativo si focalizza su un preciso eroe, si fa interprete della sua esistenza dando al lettore una visione delle sue motivazioni, del suo percorso verso la creazione del proprio alter ego supereroico, fornendo quindi una radice emotiva delle scelte poi fatte in Watchmen, andando, in alcuni casi, anche a ribaltare in parte le nostre stesse percezioni dei diversi ruoli. Non esiste un ordine di lettura ferreo per questi prequel, il cardine attorno a cui ruotano tutti è un momento presentato in Watchmen, il primo incontro dei Crimebusters, la formazione supereroica che avrebbe dovuto ereditare i doveri dei Minutemen, leggendario super-gruppo degli anni ’40. Questo momento che avrebbe cambiato radicalmente l’esistenza dei protagonisti di Watchmen è l’elemento di contatto di queste storie, ma è da considerarsi un legame minimo, necessario a contestualizzare la loro interscambiabilità.
Pur apprezzando la notevole cura di ogni storia, compreso l’ottimo Minutemen, dedicato alla formazione di supereroi degli anni ’40 realizzato dal compianto Darwyn Cooke, particolarmente interessanti sono Ozymandias (storia di Lein Wein e disegni di Jae Lee) e Il Comico (storia di Brian Azzarello e disegni di J.G. Jones), in cui i due personaggi più criptici e oscuri di Watchmen vengono finalmente raccontati in modo vivo, graffiante, seppure seguendo due diversi approcci.
Conoscere il passato per comprendere il futuro
Adrian Veidt, l’artefice del grande inganno di Watchmen, viene sezionato nella sua esistenza, un pariah tra i mortali per via della sua superiorità manifesta e temuta, che tramuta in un compito di guardiano del genere umano. A qualunque costo, al prezzo della propria anima quasi, animato dalla ferrea convinzione di esser nel giusto, eppure tormentato nel momento decisivo dalla propria volontà, come un’ultima resistenza la cui frattura condanna infine la sua umanità rendendola avulso, più alieno dello stesso Manhattan. Una separazione dal genere umano che si ravvedere anche in Edward Blake, uomo che nasconde sin dall’adolescenza la sua oscurità dietro una maschera, ma che rappresenta il meno ipocrita degli eroi della saga. La sua esistenza di violenza è uno strumento per raccontare uno spaccato di America dalla Seconda Guerra Mondiale ai primi anni ’80, mettendo alla berlina tutte le ipocrisie degli States, aprendo dolorose pagine come il Vietnam o alzando finalmente il sipario su momenti ambigui del mito di Watchmen.
Leggere Before Watchmen è un ottimo modo per comprendere al meglio le radici umorali e culturali dei personaggi creati da Moore, anche se affidati ad altri autori. Artisti che hanno colto lo spirito dei personaggi, costruendo a ritroso un ritratto della loro evoluzione spiazzante, capace di passare dallo struggente romanticismo al disilluso cinismo, non mancando di enfatizzare quelle crepe del loro animo che sarebbero divenuto il motore trainante degli eventi di Watchmen.
Panini Comics ha raccolto questi otto archi narrativi in quattro volumi, compiendo un’intelligente opera di associazioni. Ogni volume raccoglie due archi narrativi, uniti secondo una sinergia emotiva che contribuisce a enfatizzare la solitudine del personaggio (come Ozymandias, associato a Il Corsaro Cremisi) o mostrando una continuity cronologica (specialmente con l’accoppiata Minutemen e Silk Spectre). I volumi sono realizzati con la tradizione cura riservata alla pubblicazione della collana DC Library, in cui erano stati presentati anche Watchmene e Doomsday Clock, ossia un cartonato solido, con una buona foliazione in cui i diversi racconti sono frammentati dalle copertine dell’edizione spillata americana. Una lettura che si consiglia caldamente ai fan di Watchmen, che possono sia scegliere di acquistare singolarmente i volumi (al prezzo di €27,00 cadauno) o optare per una più onerosa spesa di 112 euro per avere la collezione completa, racchiusa all’interno di un solido cofanetto impreziosito da una decorazione di Lee Bermejo.
Voto Recensione di Before Watchmen
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Racconti rispettosi della lore di Watchmen
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- Team artistici di prima fascia
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- Edizione in volumi di ottima fattura
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- Cofanetto impreziosito da un'ottima grafica
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- Prezzo del cofanetto onesto
Contro
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- Da leggere conoscendo al meglio Watchmen
Commento
Leggere Before Watchmen è un ottimo modo per comprendere al meglio le radici umorali e culturali dei personaggi creati da Moore, anche se affidati ad altri autori. Artisti che hanno colto lo spirito dei personaggi, costruendo a ritroso un ritratto della loro evoluzione spiazzante, capace di passare dallo struggente romanticismo al disilluso cinismo, non mancando di enfatizzare quelle crepe del loro animo che sarebbero divenuto il motore trainante degli eventi di Watchmen.