Il regista di Batman del 1989, Tim Burton, ha recentemente riflettuto sul fatto che i nuovi film che vedono protagonista il crociato incappucciato sono diventati molto più oscuri e grintosi. Burton, che all'epoca era fresco del suo successo con il film horror del 1988 Beetlejuice con Michael Keaton, rese celebre quest'ultimo anche nei panni di una nuova versione dell'iconico eroe della DC Comics. Quel film servì per imprimere nelle menti degli spettatori una nuova storia delle origini del personaggio, seguendolo mentre combatteva contro il Joker (Jack Nicholson) e il suo temibile veleno Smylex creato per far morire dal ridere i cittadini di Gotham. Il film vedeva anche Kim Basinger nei panni di Vicki Vale, Pat Hingle nei panni del Commissario Gordon, e Billy Dee Williams nei panni di Harvey Dent.
Film di Batman più dark? Le parole di Tim Burton
A quel tempo, la pellicola di Burton fu una svolta sorprendentemente oscura per il personaggio, che era meglio conosciuto dalla maggior parte del pubblico come l'eroe scanzonato interpretato da Adam West alla fine degli anni '60. Tim Burton poi realizzò Batman Returns del 1992 per poi passare la palla a Joel Schumacher con Batman Forever nel 1995 e Batman & Robin nel 1997. Il deludente botteghino di quest'ultimo, tuttavia, causò la sospensione del franchise fino a quando Christopher Nolan non decise di risollevarlo con la celebre trilogia. Da quel momento in poi, ogni film con un nuovo Batman è diventato più grintoso, passando da Batman v. Superman di Zack Snyder nel 2016, con Ben Affleck, all'emozionante The Batman, all'inizio del 2022, con Robert Pattinson nel ruolo di Bruce Wayne.
Burton, in questi giorni, ha parlato del franchise di Batman durante una masterclass a Lione per il Lumière Festival. Il regista ha rivelato che molte persone gli chiedono cosa pensa dei nuovi film di Batman ogni volta che escono al cinema e questo a quanto fare lo "fa ridere e piangere". Queste le sue parole riportate da Deadline:
È stato davvero molto emozionante essere all’inizio di questa cosa. È altrettanto straordinario osservare come per certi versi non sia cambiato molto. C'è ancora la visione del supereroe tormentato, i costumi strani, ma per me al tempo è stato incredibile. Una novità, diciamo. La cosa più divertente oggi è che le persone mi domandano “Cosa ne pensi del nuovo Batman?” e io mi metto a ridere e a piangere perché è come finire in una capsula del tempo in cui tutti gli studios dicevano “È troppo oscuro, è troppo oscuro!”. Ora sembra che lo facciano con spensieratezza.