I giochi in scatola e di società sono una attività ludica universalmente riconosciuta come ottimale per lo sviluppo cognitivo , per la gestione delle skill relazionali e come strumento - se utilizzati da esperti e formatori - per l'analisi del comportamento e delle capacità degli individui.A partire da questo articolo tenteremo di offrire qualche consiglio o trucco sia per non smettere di giocare con bambine e bambini man mano che crescono sia per capire come iniziare a farlo nella maniera migliore, ricordando che giocare è innanzitutto e soprattutto un modo di relazionarsi in maniera divertente e naturale con i propri figli, nipoti e bambini in generale.
Quando giocate con bambini e ragazzi sarete al tempo stesso giocatori ed educatori, compagni e - a volte - genitori. Sarà fondamentale riuscire a tener vive tutte questa anime durate l'attività ludica. Se siete giocatori abituali non c’è niente di più bello che riuscire a condividere in famiglia la propria passione: se non siete appassionati il gioco può diventare un momento speciale di condivisione con i vostri figli.
Per questa prima puntata della rubrica abbiamo preso spunto dal decalogo del Centro Studi Erickson “10 Consigli per giocare con bambini e bambine” e ci focalizzeremo sul rapporto di gioco fra genitori e figli, anche se tutto quello che ritroverete scritto è ovviamente applicabile in un qualsiasi attività adulto/bambino.
Consigli per giocare con bambini e bambine
Come prima cosa è importante abituarsi a giocare insieme ai propri figli: molto più di altre attività il gioco funziona se siamo coinvolti in prima persona. I primi tempi, specialmente quando i bambini sono piccoli, significa adattarsi a giocare qualcosa che potrebbe non corrispondere in pieno ai nostri gusti. I giochi per bambini non sempre sono divertenti anche per gli adulti ma già un bambino di 6-8 anni abituato fin da piccolo a giocare è in grado di giocare una vasta gamma di titoli.
Divertirsi ed esultare
E’ importante saper esaltarsi ed esultare, perché giocare è sopratutto una emozione che dobbiamo imparare a condividere. E’ bello far vedere che si può essere contenti quando si vince o quando la fortuna ci sorride. Esultare, senza lasciarsi trasportare in maniera esagerata, mostra ai piccoli che vi state divertendo, che è un momento bello anche per voi. Divertirsi è fondamentale, perché il momento del gioco è sopratutto un momento di svago, uno spazio speciale che dobbiamo imparare a ritagliarci nella nostra giornata o nella nostra settimana. Molto spesso il ruolo del genitore ci pone in contrasto o in conflitto, ci impone di gestire criticità e a volte intervenire con severità. Lo spazio del gioco può essere davvero un momento in cui vivere il rapporto genitore-figlio in maniera più serena e rilassata. Troppo spesso, quando i figli crescono, deleghiamo ai loro coetanei o ad altri il piacere di giocare con loro.
Complimentarsi
Impariamo ed insegniamo a complimentarsi con chi vince, e a non fare drammi quando si perde: il gioco è anche questo. Imparare a giocare assieme è un cammino lungo, che va affrontato con calma. Se i vostri bambini non sono abituati a giocare scegliete all'inizio giochi semplici, alla loro portata e sappiate fermarvi al momento giusto: è meglio alzarsi dal tavolo con ancora la voglia di giocare che annoiarsi giocando troppo a lungo o con giochi troppo complessi. Molto spesso ai bambini piace scegliere: quando possibile non proponente loro un solo gioco, come se fosse una decisione piovuta dall'alto, ma fate scegliere tra due o tre proposte. Rendeteli partecipi e protagonisti dei vostri momenti di svago. Non dovete avere fretta. Giocare assieme ai propri figli è una cosa che potrete fare per molti anni: godetevi questo cammino passo passo, tanto la gioia di scoprire assieme un gioco nuovo quanto quella di creare tradizioni famigliare scoprendo quali sono i vostri “grandi classici”.
Trasmettere le strategie
E’ importante ricordare che siete voi l’adulto: ogni parola, scelta, gesto, azione o reazione al tavolo possono essere un esempio, buono o cattivo. E’ quindi importante ragionare ad alta voce e trasmettere strategie, perché giocando assieme a loro potete insegnargli come superare le difficoltà, come gestire situazioni critiche, come ragionare in maniera migliore. E’ importante aiutare i bambini e le bambine a superare le difficoltà: tutti devono essere in grado di partecipare e devono sapere quali abilità serviranno loro per giocare.
Trucchi e consigli per iniziare
Pur esistendo sul mercato prodotti adatti già a partire dai 2-3 anni il momento in cui davvero i bambini possono iniziare ad avvicinarsi al gioco da tavolo è attorno ai 4-5 anni, quando inizia a svilupparsi in maniera apprezzabile la loro capacità di rimanere attenti e concentrati e si sviluppano importanti competenze, sia a livello cognitivo che a livello motorio. Conviene iniziare in maniera graduale, magari proponendo uno o due appuntamenti di gioco fissi a settimana. Nei bambini è forte la predilezione per l’aspetto rituale ed è importante far si che il giocare diventi parte della loro routine. In quella fascia di età sono molto interessanti giochi che si basano sul meccanismo del memory o sul riconoscimento, con durata non superiore ai 15-20 minuti. Alcuni titoli che non dovrebbero mancare sono Scaccia i Mostri di Oliphante, Dobble di Asmodee, Zicke Zacke Spenna il Pollo di Mancalamaro, Stone Age Jr. di Giochi Uniti o La Pila degli Animali di HABA. In realtà il mercato dei giochi per bambini è pieno di titoli interessanti e conviene dare un’occhiata ai titoli che negli anni sono stati nominati o hanno vinto il Kinderspiele des Jahres dove spesso di trovano vere e proprie perle.
Concludiamo questo primo breve appuntamento con questi consigli rimandandovi al prossimo mese con un esame più approfondito di alcuni giochi che possono essere il punto di partenza per il vostro cammino di genitori nel mondo del gioco da tavolo