Il colosso dei giochi da tavolo Asmodee potrebbe essere messo in vendita a breve. Secondo quanto emerso nelle ore scorse il produttore francese sarebbe intenzionato a vendere la proprietà dell’azienda per una cifra da capogiro. Al centro dell’operazione sarebbero coinvolte PAI Partners, il proprietario dell'editore di giochi da tavolo, e Goldman Sachs, una delle banche di investimento più importanti al mondo. L’obiettivo di Asmodee/PAI Partners sarebbe quello di vendere la società per un valore di 2 miliardi di euro.
Asmodee è la casa editrice di diversi studi di giochi da tavolo, tra cui Fantasy Flight Games, Atomic Mass Games, Z-Man Studios, CATAN Studios, Days of Wonder oltre a moltissimi piccoli studi acquisiti nel corso degli anni. Alcuni dei tanti giochi pubblicati da Asmodee, a livello globale, includono CATAN, Ticket to Ride, X-Wing Miniatures Game, Marvel: Crisis Protocol, Marvel Champions: The Card Game, Arkham Horror e Pandemic.PAI Partners è una società di private equity che secondo quanto riferito ha un patrimonio di 13,5 miliardi di euro. PAI Partners ha originariamente acquistato Asmodee nel 2018 per 1,2 miliardi di euro dalla società di private equity Eurazeo.
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I giochi Asmodee sono disponibili per l'acquisto online
Occorre sottolineare che al momento la notizia non è stata ancora confermata e corredata da una dichiarazione ufficiale da parte delle parti interessate. A svelare i piani di Asmodee è stato Stephen M. Buonocore, personalità di rilievo nel mondo dei giochi da tavolo, tramite un tweet.
In attesa di scoprire ulteriori novità circa questa operazione, possiamo affermare che nel momento in cui la transazione tra le parti interessate dovesse concretizzarsi si tratterebbe di un evento epocale, per via del profilo dei soggetti coinvolti. Potrebbero quindi prospettarsi due possibili scenari qualora la vendita di Asmodee andasse a buon fine. Il primo vedrebbe un importante aumento del valore di Asmodee, in grado di impattare positivamente l’intera industria dei giochi da tavolo nel suo insieme, il secondo rappresenterebbe uno scenario più complesso con connotazioni negative, con una possibile riorganizzazione dovuta alla vendita e alla nuova proprietà e un conseguente arresto della produzione e ritardi sulla catena logistica.